Lo ha detto al Giornale Radio Rai il procuratore capo di Palermo, Francesco Messineo, che ieri a Roma a Palazzo Giustiniani ha ascoltato, insieme agli aggiunti Antonio Ingroia e Nino Di Matteo, due presidenti emeriti della Repubblica, Oscar Luigi Scalfaro, nel ’93 capo dello Stato, e Carlo Azeglio Ciampi, che era presidente del Consiglio. «Hanno dichiarato di non essere stati informati dell’intenzione dell’allora ministro della giustizia Giovanni Conso», ha aggiunto Messineo, «di non rinnovare il regime del carcere duro a un certo numero di detenuti».
IL PATTO - Alla domanda se a questo punto dell’inchiesta sulla cosiddetta trattativa Stato-Cosa nostra per fermare le stragi, si può dire che c’è un collegamento tra il provvedimento che alleggerì le condizioni carcerarie ai mafiosi (sottoposti al regime del "41 bis") e l’ipotesi del «patto», Messineo ha risposto che «in linea ipotetica questa attinenza c’è e che l’inchiesta è fatta di tanti tasselli».
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