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20/05/2011 09:18:46

E' morto Roberto Morrione. Una vita in Rai e per Libera

E' stato direttore di Rainews dalla nascita della prima all news italiana in casa Rai fino al passaggio di consegne con l'attuale direttore Corradino Mineo.
Incessante e instancabile, anche una volta in pensione, il suo impegno accanto a Libera di don Ciotti e a una fitta rete di organizzazioni pacifiste per la libera informazione sulle mafie.

Ultimo saluto lunedì in Palazzo Valentini in Roma, commiato pubblico alle 14.

A Mara, sempre al suo fianco, alle figlie e alla famiglia di Roberto il pensiero affettuoso e grato di tutta la redazione di Rainews.

Una carriera in Rai
Conosceva la Rai come pochi altri in Italia. Nell'azienda aveva speso un'intera carriera, segnata da soddisfazioni, sucessi, scoop e anche da momenti di amarezza e difficoltà. Un'esperienza iniziata nel lontano '62, con Enzo Biagi, in "Rotocalco Televisivo" prima, con "Servizi Speciali" poi. L'approdo al prestigioso "TV Sette" con Brando Giordani gli apre le porte del Tg1, dove resta con responsabilità crescenti (dall'amatissima 'cronaca', fino alla videdirezione) dal '69 al '92.
Passa al Tg3, dove firma editoriali, servizi speciali sulla mafia, reportages e dirette dalla Francia e dalla Spagna, nonché la conduzione della rassegna stampa notturna.

Nel '94-'95 è vice direttore al TG2, quindi direttore di Televideo.
Il mutato quadro politico, sempre riflesso nei delicati equilibri ai vertici Rai, sembra 'emarginarlo' definitivamente nel '96, con la nomina alla direzione di Rai International. Ma Morrione non ci sta, e il rilancio della testata, che passa anche dalla maggiore diffusione dei palinsesti RAI nelle Americhe e nell'area del Pacifico, lo riporta sotto i riflettori. E' lui che nel febbraio '99 Rai affianca Michele Mezza per dar vita alla prima allnews italiana, Rai News 24, dove resterà alla direzione per 7 anni.

L'esperienza a Rainews
Con Morrione Rainews esce dall'incubatrice e prende le distanze dall'iniziale progetto di piccola rete di post produzione tv per alzare il sipario, con un'inchiesta finita sulle pagine del New York Times, sull'uso del fosforo bianco nei bombardamenti americani su Falluja, in Iraq, aggiudicandosi il prestigioso riconoscimento di migliore allnews satellitare con il premio Horbird Tv Awards.

Le dirette tv sui grandi eventi, dagli attentati dell'11 settembre 2001 alla manifestazione contro la guerra in Iraq del 15 febbraio 2003 diventano un tratto caratterizzante di Rainews e ne attestano la crescita e l'affermazione nel panorama dei media italiani, dove fa scalpore la trasmissione dell'ultima intervista a Paolo Borsellino. Attento alla vocazione multimediale del canale, Morrione ne promuove la presenza sul web: Rainews è la prima testata Rai a offrire news, video, aggiornamenti e focus su internet grazie ad una redazione ad hoc.

Gli appuntamenti dedicati all'Africa e in generale al Sud del mondo, l'attenzione alla cooperazione internazionale, alla disoccupazione, all'immigrazione, sono il patrimonio editoriale che Morrione lascia a Rainews e che porta con sé anche negli ultimi anni, quelli che lo vedono combattere due aspre battaglie: quella contro la malattia, che lo aggredisce con un'improvvisa accelerazione una volta in pensione, e quella contro le mafie, al fianco di Libera di don Ciotti.

Gli amici di Articolo21
"Roberto ha incarnato l'articolo 21 della Costituzione e di Articolo21 è stato uno dei fondatori e dei principali animatori dell'associazione", ricordano con commozione Giuseppe Giulietti, Federico Orlando, Tommaso Fulfaro e Stefano Corradino. "Per oltre due anni mentre combatteva contro la malattia non ha
mai smesso di partecipare in prima persona a iniziative, campagne, mobilitazioni. Lo ricordiamo in apertura sul sito di Articolo21 attraverso uno dei suoi ultimi articoli scritti sul nostro giornale on line. Articolo scomodo su rapporti tra politica e mafia che sul sito di Articolo21 e Libera subì un grave attacco di hacker"