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26/07/2011 04:10:40

Scomparsi nel nulla 50 Sindaci pro - Sgarbi....

Così annunciò un comunicato stampa di Vittorio Sgarbi. Sulla più che lusinghiera richiesta, temendo e prefigurando forse qualche imboscata, lo stesso però si era premurato a sottolineare: «Potrei prendere in considerazione l’ipotesi di accettare la candidatura solo in uno spirito unitario, e dunque al di sopra di ogni schieramento politico, in rappresentanza di tutti i sindaci siciliani e dunque della Sicilia. Vedremo se nelle prossime ore giungeranno segnali in tal senso. Del resto, si può rappresentare una Sicilia «altra», non dunque quella del piagnisteo e della rassegnazione, anche dallo scranno di un piccolo Comune come Salemi che abbiamo elevato a «grande» nel segno dell’arte e della cultura”. Peccato però che ad essere eletto, per giunta per acclamazione, sia stato il Sindaco di Alcamo Giacomo Scala. Ha vinto quindi ancora una volta la Sicilia del piagnisteo. Dal momento che “acclamazione” significa la totalità dei consensi, sorge spontanea una domanda. Ma quegli oltre cinquanta sindaci che avevano giurato fedeltà a Sgarbi che fine hanno fatto, nel frattempo? E’ possibile cambiare opinione e orientamento nell’arco brevissimo di due tramonti? E’ possibile. E chissà quali giustificazioni e argomenti avranno dato al loro mentore. Si potrà dire quello che si vuole, ma sono questi gli episodi che fanno di questa isola una terra incomparabile. E, visto i tempi che corrono, riteniamo che mai fu attuale come oggi l’affermazione di Sciascia che considerava la Sicilia metafora dell’Italia intera.

Franco Lo Re