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22/09/2011 10:25:01

Clamoroso. Per cause tecniche rischia di scomparire il Marsala

A rivelarlo è Tre Bicchieri, il quotidiano on line del Gambero Rosso che ricostruisce la faccenda:

Tutto è iniziato da un decreto del gennaio scorso (pubblicato sulla G.U. n.17), che dando applicazione alle nuove regole di rappresentatività dei Consorzi (quelle stabilite dalle norme europee sulle DO e recepite nella legge 61 del 2010) “ha dimenticato però – scrive Tre Bicchieri - di considerare la specificità dei Consorzi dei vini liquorosi e degli spumanti, prodotti per i quali la componente industriale (rispetto alla produzione agricola) è prevalente. Per farla breve: si è esteso ai consorzi dei vini speciali gli stessi criteri di rappresentatività che valgono per tutti gli altri, vale a dire il 51 per cento calcolato solo sulla base della produzione agricola, mentre in passato per Marsala (e spumanti) il criterio - stabilito dalla vecchia legge 164 del 1992 - era il 40 per cento del totale delle bottiglie prodotte”. Insomma, il Marsala, se le cose da qui a gennaio non dovessero cambiare, rischia di non esistere più. Quello del Marsala è il Consorzio di tutela della più antica (risale al 1963) e prestigiosa Doc siciliana. E il caso è border line. “Una decina di industriali (tra cui i quattro leader di mercato, Florio, Lombardo, Pellegrino e Intorcia) fanno l'80 per cento della produzione certificata e rappresentano quindi il Consorzio (secondo la vecchia legge). Ma gli stessi industriali, secondo la nuova legge 61 che va a regime a gennaio prossimo, - si legge sul quotidiano del vino - non sono certo il 51 per cento della Doc e quindi non rappresentano nessuno”. Secondo Federvini, se non si riscrive il decreto, il Consorzio diventa un club ristretto di produttori di Marsala senza alcun valore giuridico. “Ma senza Consorzio, stricto jure, non può esistere neanche la Doc: insomma un rompicapo che il Mipaaf deve risolvere. Così come deve risolvere la questione della certificazione delle Igt, affidate all'Icqrf per tutto il 2012 e per le quali la filiera e gli enti di certificazione non hanno trovato un 'intesa sui piani di controllo (tracciabilità o rintracciabilità?).