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06/11/2011 16:40:03

Torna a Santa Ninfa la "Madonna Orante", sparita durante il terremoto del Belice

Era scomparso durante il terremoto del Belice del 1968. Adesso sara’ restituito alla Chiesa e ritornera’ al suo posto nel comune del trapanese. La tela, in realta', era stata presa e portata via da un giovane emigrante siciliano. Si tratta di Peter Tesoriero. Rientrato nell'Isola subito dopo il terremoto, la vide e la porto' via con se' in Australia per regalarla alla madre. Il ritrovamento dell'opera (un olio su tela) e' avvenuto per caso nel 2008, quando il presidente di Extroart, Ludovico Gippetto, si trovava a Melbourne per una conferenza sulle opere scomparse. Fu lo stesso Tesoriero che, dopo averlo avvicinato, racconto' la sua storia e restitui' l'opera.

«Dopo quell'episodio, pero' la Madonna Orante e' rimasta in Australia per altri 4 anni, nonostante i rilievi fatti dal Nucleo tutela patrimoniale dei carabinieri e nonostante fossero stati informati il ministero dei Beni culturali e la Farnesina - raccontato Ludovico Gippetto -. Il motivo e' semplice: nessuno ha di fatto finanziato il rientro in patria». A farsi carico delle spese per il viaggio di ritorno a Milano – circa mille euro - e' stata invece la Fondazione Nino Sanciolo di Melbourne. Era l'estate appena trascorsa. Ma per l'arrivo definitivo del quadro in Sicilia si e' dovuto attendere una decina di giorni fa, quando lo stesso Gippetto ha pagato la tassa di sdoganamento, altri 97 euro. Al momento, e per qualche altro giorno ancora, la tela sara' ospitata e visitabile, dalle 10 alle 13, nell'oratorio di Santo Stefano Protomartire, a Palermo. Da li' sara' quindi trasferita nella Cappella Palatina per arrivare finalmente il 12 novembre a Santa Ninfa, in occasione della festa patronale durante la quale sara' consegnata al vescovo e al sindaco. «La Madonna dell'emigrante, cosi' come e' stata ormai ribattezzata, verra' collocata – spiega Gippetto - in una teca all'interno della chiesa madre, dove fedeli e turisti la potranno ammirare».

La tela di Santa Ninfa non e' pero' l'unico oggetto che Tesoriero aveva portato con se' in Australia come ricordo del suo viaggio. Durante una sua visita alle isole Eolie, infatti, alcuni pescatori gli avevano regalato una lucerna a olio in terracotta, proveniente da un ritrovamento in un'area archeologica che ospitava i resti di una villa romana. Anche questa lucerna e' stata restituita assieme al quadro. «Il museo delle Eolie ha gia' visionato il reperto e ha subito deciso di prenderlo per uno studio approfondito – dice Gippetto -. La sua particolarita' infatti risiede nella raffigurazione a sbalzo di un asinello. Un fatto singolare, visto che in genere sulle lucerne c'erano solo raffiguazioni scalfite o dipinte, ma non di questo genere». Ancora ignoto e' invece il nome del pittore della Madonna. Ad aiutare gli esperti nell'attribuzione dell'autore c'e' una scritta riportata sul retro della tela «Sac. D. Vincentius Giulli» e una data: 1778. (Fonte Italpress).