Sindrome del colon irritabile

Il colon irritabile � una sindrome dai contorni sfumati e dalla molteplice sintomatologia, che ha molto a che vedere con l�individualit�. Purtroppo si tratta di un disturbo estremamente diffuso, tra gli adulti, specie sotto stress, ma anche tra i bambini e gli adolescenti, che genera ansia e malumore in chi ne soffre, contribuendo non poco a peggiorare la qualit� della vita. Come uscirne? Ce ne parla la dott.ssa Beatrice Salvioli, gastroenterologa dell�Istituto Humanitas di Milano, nonch� ricercatrice presso l�Universit� di Parma.

Intanto bisogna partire dai sintomi principali che ci possono far parlare di colon irritabile. Il primo � il disordine e la difficolt� nell�evacuazione.�Chi soffre di questo disturbo dell�intestino pu� alternare episodi di stitichezza a diarrea, con un senso di sollievo momentaneo, rispetto al dolore, subito dopo l�evacuazione. Per parlare propriamente di sindrome, � necessario che l�irregolarit� intestinale si protragga per almeno sei mesi, associata a senso di gonfiore e pesantezza, magari nausea, spossatezza. Che fare?

Ovviamente, andare dal medico ed effettuare degli esami diagnostici, come ad esempio la colonscopia, che pi� che altro servono per accertare che non ci sia una patologia pi� grave, come ad esempio polipi intestinali e anche un tumore. Se gli esiti sono negativi, quindi non risultano patologie, allora si proceder� ad una biopsia della parete intestinale, che, analizzata in laboratorio, potr� evidenziare una infiammazione, determinata proprio dalla nostra sindrome.

Appurato che il nostro disturbo sia proprio relativo al colon irritabile e non ad altro, come ci si pu� curare? Secondo la dott.ssa Salvioli, bisogna puntare a risolvere quello che � il sintomo pi� fastidioso. Ad esempio, se il problema maggiore � determinato dal gonfiore, soprattutto dopo i pasti principali, bisogna prendere dei provvedimenti per evitarlo. Innanzi tutto con la dieta, quindi aumentando l�apporto di acqua e fibre per regolarizzare l�intestino, e assumendo probiotici e prebiotici.

Inoltre, l�attivit� sportiva aiuta moltissimo, e in generale, bisognerebbe agire sul proprio stile di vita, rendendolo pi� dinamico. Ancora, si pu� far ricorso a tecniche di training autogeno e di meditazione per ottenere una condizione di rilassamento, o l�agopuntura e, in casi estremi, anche la terapia con l�ipnosi. Insomma, fondamentalmente non si tratta di una condizione grave, di cui ci si debba troppo preoccupare, ma per evitare guai peggiori, meglio comunque affrontarla, chiedendo sempre consiglio al proprio medico.