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23/12/2011 21:05:22

Idv: "Sosteniamo i lavoratori del cantiere navale di Trapani"

La società datrice di lavoro, Cantiere Navale di Trapani (CNT), è controllata dalla “Satin” ed entrambe le realtà societarie sono amministrate dalla stessa persona, il dott. Giuseppe D'Angelo.
CNT ha eseguito i lavori in subappalto (concessi dalla sua controllante Satin) per la realizzazione di una petroliera, commissionata da “Augusta due”, per un importo pari a 44 milioni di euro.
Quindi, “Augusta due” sta pagando la “Satin” che, a sua volta, sta corrispondendo il prezzo del subappalto alla società “CNT”, la società che di fatto ha realizzato il bene per il committente.
I soldi per pagare i dipendenti “in crisi” di “CNT” subiscono dunque il “filtro” della “Satin” deciso dal medesimo soggetto amministrante.
“CNT” è attualmente sotto procedura fallimentare e l'amministratore “in comunione” vorrebbe mettere in mobilità (leggasi licenziamento) i dipendenti ed ottenere, in favore della società “Satin”, l'affitto del ramo di attività della società “Cantiere Navale Trapani”.
Nel frattempo i lavori sono stati completati e la ditta “Satin” pare essere debitrice nei confronti della società Cantiere Navale Trapani per la modesta (!) somma di 3,3 milioni di euro.
“Augusta due” per ultimare i pagamenti chiede la consegna della petroliera ma i lavoratori a rischio di mobilità si stanno opponendo poiché non capiscono per quale ragione “Augusta Due” abbia pagato la commessa mentre la società che ha eseguito i lavori (CNT) è in crisi ed è inoltre orientata ad affittare l'attività a condizioni agevolatissime alla “Satin”, sua debitrice.
Esistono strumenti legali ed atti istituzionali attraverso cui potere verificare se debbano essere i lavoratori a pagare con il proprio stipendio il prezzo di queste operazioni? La risposta è sì; specialmente in periodi di grande crisi la politica ha il dovere d’intervenire per tutelare i più deboli.
Lo Stato stesso e le sue disponibilità finanziarie sono attualmente esausti ed il processo di ristrutturazione che intende attuare il dottor D'angelo incide pesantemente sui conti dell'INPS, dal momento che in situazioni di questo tipo è possibile, a determinate condizioni, derogare al versamento del contributo d'ingresso, previsto in materia di mobilità, in favore dell'istituto di previdenza che in questa specifica circostanza ammonta a circa 320 mila euro.
Italia dei Valori Sicilia intende intervenire in modo deciso e nelle adeguate sedi istituzionali.
 

Il responsabile del dipartimento “Politiche territoriali per l’educazione alla legalità” Avv. Giuseppe Gandolfo
Il responsabile del dipartimento lavoro e welfare dott.ssa Lidia Undiemi