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11/05/2012 04:39:12

Mafia. D'Alì chiede il giudizio abbreviato. Escluse molte parti civili

stamani, nel corso dell’udienza preliminare, ha chiesto personalmente al GUP, Giovanni Francolini, la definizione del processo con la forma del rito abbreviato, ritenendo che gli atti a disposizione del giudice siano assolutamente sufficienti a provare la sua estraneaità ai fatti contestatigli.

Il GUP, Francolini, che ha ammesso tutti gli atti difensivi, ha fissato un calendario di udienze per consentire la conclusione del processo entro il 18 di ottobre.
Il giudice ha accolto, con la sola esclusione per l’Antiracket di Alcamo, le eccezioni della difesa riguardo il difetto di legittimazione delle associazioni richiedenti la costituzione di parte civile (“Libera”, “Io non pago il Pizzo e tu”, “Centro Pio la torre”, “Antiracket Marsala”, “Antiracket Castellamare”), non ammettendo, allo stato le relative richieste di costituzione.

09,00 - Altro round della lunghissima vicenda giudiziaria che vede coinvolto il senatore del Pdl Antonio d’Alì. Oggi si tiene l’udienza preliminare, d’Alì è accusato di concorso esterno in associazione mafiosa da un’indagine partita dalla Dda di Palermo. 

Il dibattimento preliminare si sta concentrando sull’ammissione delle parti civili. Durante l’udienza scorsa, l’associazione antimafia Libera si è costituita parte civile, con l’avv. Enza Rando, e si unisce alle altre associazioni che si sono costituite per il procedimento: Antiracket di Marsala, Mazara e Alcamo, rappresentate dall’avvocato Giuseppe Gandolfo, e il centro Pio La Torre, dall’avvocato Davide Bambina.
Le associazioni hanno risposto alle contrarietà mosse dai legali di d’Alì, gli avvocati Gino Bosco e Stefano Pellegrino, sostenendo l’assoluta pertinenza della presenza della società civile in un processo del genere. Altre associazioni ed enti locali però non si sono fatti vedere, a differenza degli ultimi processi di mafia che in certi casi hanno visto accolta la richiesta di costituzione di parte civile. C’è però tempo fino alla prima udienza per costituirsi parte civile al dibattimento, sempre se si arriverà al rinvio a giudizio o al rito abbreviato. E proprio oggi i difensori del senatore trapanese avanzeranno la richiesta di procedere col rito abbreviato, come è stato anticipato la scorsa udienza. Ossia il procedimento verterà sui fascicoli e gli atti già acquisiti. Potrebbe essere la svolta insomma, dopo una serie di rinvii. Tra gli altri fatti contestati a d’Alì c’è il trasferimento dell’ex prefetto di Trapani Fulvio Sodano ad Agrigento, trasferimento avvenuto dopo l’opposizione di Sodano alla vendita di società sequestrate a Cosa nostra. Ci sono poi alcuni appalti che sarebbero stati pilotati a favore di imprese al centro dell’asse mafia-politica. Così come tra i fatti contestati c’è la vendita fittizia di un terreno ai Messina Denaro.