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31/05/2012 10:49:52

La stradella di Sturiano, la nostra curiosità, il giornalismo "educatamente ostile"

 dica quello che non vuole dire,Sturiano è un signor consigliere che fa,e ha fatto soltanto il proprio lavoro portare in consiglio i problemi della città e della cittadinanza!!! il problema è questa stampa che cerca la notizia nella non notizia.Io mi vergonerei di avere questo giornalista in redazione e mi vergogno che questa redazione prende il nome della nostra città,un nome (Marsala) che il sig Timo e tutta la redazione non merita di nominare ne di rappresentare!!

Indignato

Volevo fare un commento a questo video. La strada non è di Sturiano ma del comune. Questa strada è stata fatta dopo un iter burocratico lungo 5 anni, e dopo diverse approvazioni.
La strada era in condizioni disastrose mettendo a rischio l'incolumità degli abitanti.
Enzo Sturiano è stato il consigliere comunale che ha seguito l'iter, perchè è uno dei pochi politici che si adopera per il bene della città e dei cittadini, non ha obbligato nessuno a votargli ma ha solo fatto campagna elettorale.

Maria Grazia

Gentili corrispondenti,
il motore del giornalismo è la curiosità. La curiosità ti porta a seguire un filo, dal filo nasce un ragionamento. Dietro, magari, c’è un fatto. Per chiudere questa benedetta vicenda della stradella e di Sturiano, noi abbiamo solo pubblicato la lettera di un cittadino che ringraziava il consigliere comunale Enzo Sturiano per aver asfaltato la strada di casa sua, e poi, per curiosità, siamo andati anche a vederla, sta benedetta stradella. Anche perchè un ringraziamento di questa portata a ridosso delle elezioni era veramente singolare.
Non abbiamo mai detto o che ci fosse nulla di illegale. Anzi, è, come sempre, tutto in regola. Il fatto che però un’opera pubblica sia in regola non significa che eticamente non ci sia dietro un comportamento deplorevole. Così come vale per i politici, per i quali l’assoluzione da un reato non significa affatto che la loro coscienza sia pulita, allo stesso modo vale per le stradelle o per le varie speculazioni edilizie: il fatto che siano in regola non significa che tutto quadri. Noi lo diciamo sempre: le migliori sconcezze a Marsala avvengono alla luce del sole, nella legalità.
In questo caso, i tempi sono assolutamente sospetti. E il giornalismo serve a questo: a seguire la curiosità, e a sollevare dubbi. E’ un compito poco gratificante (e le vostre sdegnate reazioni ne sono la dimostrazione), ma è il senso del nostro lavoro. Lo scandalo non è Francesco Timo, per me: sono gli altri. Gli altri giornalisti che non avvertono mai la curiosità o lo stimolo di un approfondimento, di un retroscena, di chiedersi il perchè delle cose. Scrivono giornali come se fossero agende: elogi, appuntamenti, buoni propositi. Sono passati dall’elogiare Carini ad elogiare Adamo con estrema facilità, ma avrebbero fatto lo stesso se Sindaco fosse stato eletto Ombra, Rubbino, o Kunta Kinte. Danno del tu a tutti, si prodigano a dare consigli, anzichè a fare domande. Loro seguano pure questa strada. Noi preferiamo seguire altre...stradelle. Siamo "educatamente ostili" con tutti coloro che sono al potere. Che dobbiamo fare, per farvelo capire? Scriverlo sotto la testata?
A proposito di stradelle.  Per risolvere il problema ed eliminare la malafede bisognerebbe fare come per il Presidente della Repubblica: stabilire un semestre bianco per cui a sei mesi dalle elezioni è vietato fare stradelle, rilasciare licenze e concessioni, dare autorizzazioni. Sarebbe una risposta leale e trasparente ai sospetti dei cittadini. Certo, dato che si vota ogni sei mesi, in pratica (le nuove clientele sono già all'opera per le Regionali di Ottobre).  la città sarebbe paralizzata. Ma in realtà la cosa pubblica è sempre paralizzata, dalle nostre parti. Tranne che per gli amici, per i soliti noti. Loro si che noterebbero la differenza.
Grazie dell’attenzione, e continuate a seguirci.
Giacomo DI Girolamo
 



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