Il Sindaco Ciro Caravà, arrestato lo scorso Dicembre e poi sospeso, non si vuole dimettere. Niente elezioni, dunque. E solo lo scioglimento per mafia garantirà, tra un anno e mezzo minimo, ai cittadini la possibilità di tornare alle urne. A Campobello è un continuo via vai di commissari. C'è bisogno di un commissario ad acta nominato dalla Regione per ogni atto, in pratica. E in questo via vai di pubblici ufficiali è sorprendente come il sistema Caravà – quel coacervo di interessi privati in cose pubbliche, di utilizzo del Comune per esigenze di pochi – potrebbe continuare a funzionare.
Ne è la prova la sopresa che hanno avuto alcuni agenti della Guardia di Finanza quando, nei giorni scorsi, durante un’operazione di controllo del territorio, hanno trovato degli operai del Comune di Campobello di Mazara che lavoravano a casa dell’architetto Ignazio Graziano.
Ignazio Graziano è dirigente del Comune di Campobello, attualmente è responsabile, tra l’altro, anche del settore “Servizi alla città”. Ha utilizzato, secondo la denuncia che è stata presentata, degli operai del Comune per sistemare il giardino della propria villa nella località turistica di Tre Fontane. Non solo gli operai del Comune lavoravano per lui, ma avevano anche a disposizione una pala meccanica dell’ente. Per Graziano è scattata la denuncia per abuso d’ufficio e truffa.
Ma chi è Graziano? E’ uno dei più fidati collaboratori del Sindaco in carcere, Ciro Caravà, ed è al momento al Comune colui che si occupa oltre che dei servizi alla città dei principali appalti.
Non è uno che passa inosservato. A Campobello lo conoscono tutti. Fu assunto come dirigente a contratto dall’ex Sindaco Mangiaracina, arcinemico di Caravà. Ma è stato proprio quest’ultimo ad assumerlo a tempo indeterminato, dopo che inizialmente, nel 2006, non gli aveva rinnovato il contratto.
Graziano è molto legato all’ex consigliere comunale Antonio Di Natale, attualmente sotto processo a Marsala, sempre con Caravà e con un altro ex consigliere comunale, Giuseppe Napoli, per concussione: nel Maggio del 2010 i due consiglieri comunali furono arrestati in flagranza dalla Guardia di Finanza, per il reato di concussione mentre intascavano una tangente. I due politici avrebbero preteso da un imprenditore mazarese, Vito Quinci, una mazzetta di 21.000 euro per il rilascio di una concessione edilizia relativa alla società "Il faro srl". Solo a Dicembre si apprese che coinvolto nell'inchiesta era anche il Sindaco Caravà. Proprio per questa vicenda il Sindaco, Di Natale e Napoli sono stati rinviati a giudizio dal Gip di Marsala, Saladino.
Graziano in passato è stato assolto dall’accusa di peculato. L’indagine era partita quando era stato trovato con l’auto del Comune a Selinunte, nel territorio di Castelvetrano. Ma nel processo Graziano fu assolto. A proposito, va segnalato che abitualmente Graziano ha come autista personale Andrea Bonafede, un dipendente comunale che è nipote dell’anziano boss di Campobello Leonardo Bonafede. Bonafede è stato arrestato insieme al Sindaco Caravà proprio nell’operazione Campus Belli dello scorso Dicembre.
Il nome di Graziano ritorna spesso nella relazione della commissione della Prefettura di Trapani sul Comune di Campobello e nell’altra inchiesta della magistratura contabile, la Corte dei Conti , cha ha aperto un dossier sulle consulenze illegittimamente elargite durante l’amministrazione del Sindaco Caravà e su altri incarichi poco chiari. In particolare alcuni provvedimenti sotto esame da parte della Procura della Corte dei Conti, e che riguardano la gestione dei rifiuti, sono stati approntati proprio da Graziano.
Nonostante la denuncia presentata dalla Guardia di Finanza, Graziano continua a presiedere gare per il Comune di Campobello. L’ultima è stata abbastanza singolare. Il Comune di Campobello ha fatto una gara a trattativa privata per l’acquisto di …. conigli. A cosa servono? Testualmente si legge nel verbale redatto da Graziano che si tratta di “conigli da lanciare nel territorio comunale per incrementare il numero di soggetti giovani”. Ha vinto la gara una ditta di Partinico, vendendo i conigli al Comune a 14 euro l’uno, più Iva. Se fossero venuti a Marsala, all'isola di Mozia, glieli regalavano gratis...