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04/09/2012 11:06:48

Il mercato auto torna agli anni ‘60

Da quasi cinquant'anni non si vedevano questi dati di vendita. Allora erano numeri boom, ora  in Italia è  crisi totale e a farci compagnia c'è anche la Francia, visto il suo dato negativo di -11,4% secondo i dati diffusi dall’Associazione dei costruttori. Un pò di sollievo arriva invece su mercato spagnolo con un +3,4% rispetto ad agosto 2011 dopo tre mesi consecutivi di calo. I dati italiani sono davvero allarmanti parlano di un -20,23% rispetto ad agosto 2011 con 56.447 immatricolazioni. Questo nonostante le forti promozioni ed offerte proposte dalle concessionarie.

Le stime dell’Associazione parlano di 1.370.000 vetture vendute alla fine dell’anno, 630.000 in meno rispetto alla media degli ultimi 5 anni. Una situazione che potrebbe portare alla perdita di circa 220.000 posti di lavori nel settore automotive e nell’indotto.

Situazione completamente opposta in Giappone, che con il +7,3% fa segnare il dodicesimo mese consecutivo di aumento delle immatricolazioni rispetto all’anno scorso, soprattutto grazie agli incentivi pubblici per l’acquisto delle vetture meno inquinanti. Anche il Brasile fa registrare volumi di vendita record, tornando ai dati già ottenuti nel 2010.

 In Italia, nell'ambito dei singoli marchi, Fiat registra una flessione del 17,54%, mentre Lancia/Chrysler lascia sul terreno il 31,69%; male anche Alfa Romeo (-20,49%) e Jeep (-24,48%). I "rossi" più critici arrivano, però dai brand di lusso Ferrari(-62,50%) e Maserati (-71,43%).
In sofferenza i Gruppi stranieri. Non va meglio per i Gruppi stranieri. Il colosso Volkswagen perde il 14,60% passando da 9.678 auto immatricolate a 8.265), seguita nella classifica delle consegne da Psa(-27,69%), GM (-21,05%) e Ford (-35,47%). In netta controtendenza, invece, il Gruppo Hyundai-Kia che cresce del 24,62%: interessante notare in questo caso che il marchio Hyundai perde il 0,28% (1.750 unità) mentre Kia fa segnare un balzo in avanti nelle consegne del +77,67% passando da 864 a 1.464 vetture. Seguono, nuovamente in negativo, Renault (-28,36%), Daimler (-15,48%), BMW(-27,61%), Nissan (-12,58%) e Toyota(-17,59%).

Carlo Rallo