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13/09/2012 04:48:26

Regionali 2012. Massimo Russo agita ancora il Pd. Tre liste per Miccichè

 E il Pd rischia di essere travolto dalle polemiche.  Proprio l’assessore alla Salute, che ha dato la disponibilità a candidarsi a sostegno di Crocetta per poter continuare quella che lui definisce  "l’opera riformatrice", è al centro dello scontro: alcune componenti del Pd chiedono a Crocetta di non disperderne l’esperienza; altre, però, si oppongono decisamente.
«C’è un pezzo della coalizione che sostiene Crocetta - ha detto Cracolici - che sembra muoversi sul solco del settarismo e dell’autosufficienza. Non mi piace questo modo di fare che considero miopia politica: ci sono persone come Russo che possono degnamente essere al nostro fianco per cambiare la Sicilia. Con la stessa franchezza - ha aggiunto - dico che, se qualcuno pensa che dopo il 28 ottobre si potrà tornare indietro sulla sanità, così come su altre questioni dirimenti per la nostra Regione (l’eolico o i rifiuti), troverà in me non un avversario, ma un nemico».
La difesa a oltranza di Russo e della riforma sanitaria è, invece, criticata dal segretario regionale del Pd, Lupo, al quale Russo ha replicato: «Preoccupa la demagogia pre-elettorale di Lupo che rischia di ergersi a paladino di un passato che per fortuna, almeno nella sanità, abbiamo cancellato. Pur di rimarcare a tutti
i costi la discontinuità dal governo Lombardo, Lupo mi attacca per i provvedimenti sui punti nascita, sull’aggregazione dei laboratori d’analisi e sui ticket».
Russo ha ribadito che tutte le scelte sono state concertate con il governo nazionale e che, in caso contrario, la Sicilia avrebbe perso alcune centinaia di milioni. Replica Lupo: «A fare demagogia e disinformazione è proprio Russo. Sa bene che le sue scelte scellerate non sono state imposte da Roma. Si assuma le sue responsabilità, piuttosto che nascondersi dietro motivazioni infondate».
Ma al fianco dell’assessore alla Salute si è schierato un altro pezzo del Pd, la corrente Innovazioni, con una presa di posizione del senatore Papania e del deputato
regionale Gucciardi: «Russo è una risorsa molto importante per la Sicilia e per sostenere il percorso d’innovazione e cambiamento che abbiamo messo in campo con Crocetta. Russo - hanno continuato Papania e Gucciardi - è un uomo delle istituzioni, serio, coraggioso e determinato, indispensabile per sostenere il
cambiamento necessario alla Sicilia».
Scontri dai quali Crocetta cerca di tenersi lontano: «Io voglio andare avanti nella riforma sanitaria, altro che indietro. Ma i problemi politici li lascio ai partiti».
E sull’assessore alla Salute: «Rispetto Russo. Chi ha mai detto che non è una risorsa? A me piace che tutto avvenga alla luce del sole. Oggettivamente, diventa difficile che un assessore in carica possa essere designato da un presidente candidato in alternativa al precedente governo».
Russo non sarebbe l’unico assessore in carica a sostenere Crocetta.
C’è anche il caso di Spampinato che sarà candidato dell’Api. «Per Spampinato, che ha deciso di candidarsi a mio sostegno con la condivisione del suo partito, il
problema si pone. E’ una candidatura letta in chiave lombardiana. Con Russo l’incomprensione è frutto di forzature mediatiche. Mi piacerebbe parlargli e chiarire.
Non considero immobili le persone. A Ragusa ho litigato con mezzo partito per difendere Dipasquale. A Orlando che sta candidando mezzo Mpa con Lo Monte,
nessuno dice nulla». Ma Mattarella non ha lasciato spazi di manovra: «La direzione del partito ha stabilito che alle elezioni del 28 ottobre il Pd non sarebbe stato né con Lombardo né con i lombardiani».

TRE LISTE PER MICCICHE'. «Il nostro sostegno alla candidatura di Miccichè, non è mai stata in discussione. Anche perché siamo stati i primi a lanciarla. In queste ore stiamo discutendo sul numero delle liste che dovranno affiancarlo in campagna elettorale e di come dovranno essere composte, tenendo conto della distribuzione geografica e delle prerogative delle forze in campo». Così Savona, presidente del Movimento popolare siciliano, stronca le indiscrezioni che lo volevano in avvicinamento al candidato del centrodestra, Musumeci.
Verosimilmente, saranno tre le liste che appoggeranno Miccichè nella battaglia per la conquista di palazzo d’Orléans: il Partito dei siciliani (ex-Mpa), Grande Sud, il partito dello stesso Miccichè, e una lista formata da Fli e Mps. Lista che potrebbe avere anche «innesti» significativi con esponenti della società civile che la metterebbero al riparo dal rischio di non superare lo sbarramento del 5%.  Per motivi di tattica elettorale, sembra accantonata per questa tornata elettorale la proposta lanciata da Briguglio di dare vita a una unica lista della coalizione che appoggia Miccichè e la cui candidatura Fli ha ratificato, lunedì scorso, alla presenza del presidente del partito, Bocchino.

Nel corso di una conferenza Stampa, Sturzo, candidato alla presidenza della Regione, del movimento Italiani liberi e forti, ha svelato di avere avuto contatti con
il movimento dei Forconi di Ferro e con il capo di Ali allaSicilia, Giacalone, per valutare la possibilità di dare vita a un’unica lista per l’Ars. Ma solo uno dei tre potrà essere candidato alla carica di presidente della Regione. Le trattative sono in corso e dovrebbero concludersi nelle prossime ore. Sturzo ha rivelato, inoltre: «Ho avuto decine di offerte per svendere la mia anima alla vecchia Casta. Mi hanno promesso cose mirabolanti: da un posto di assessore regionale alla Famiglia a vicepresidente della Regione con annessa carriera al Parlamento nazionale. Ho detto di no. Lo denuncio perché sia un fatto chiaro».