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11/10/2012 04:07:32

Vendita dei beni immobili del Comune di Marsala. Quanti pasticci....

 Si tratta di uno dei pallini della precedente amministrazione, quella dell’ex Sindaco Carini. Tra l’ex mattatoio, Villa Damiani, e altro, il Comune di Marsala possiede beni immobili, edifici e terreni che stanno cadendo a pezzi, e che potrebbero essere venduti ai privati, ricavandoci su un bel gruzzoletto. Ma, come al solito, quando ci sono tanti soldi in mezzo, e tanti edifici di pregio, sono in molti a muoversi, e non sempre con le migliori intenzioni. La soglia d’attenzione pertanto, da parte di politica e cittadini deve essere alta, per evitare che vengano venduti ai privati beni importanti a prezzi da regalo, ad esempio. Anche perchè, nel frattempo, il Governo ha obbligato i Comuni a vendere i propri beni “non strumentali all’esercizio delle funzioni istituzionali”. E se prima, dunque, la vendita degli immobili comunali poteva essere una discrezione dell’amministrazione, oggi è nei fatti un obbligo. Lo ricorda lo stesso vicesindaco Antonio Vinci: "Non c'è altra scelta. Tra l'altro nel bilancio che abbiamo presentato le entrate previste dalla vendita dei beni sono una voce importante, senza queste saremmo in difficoltà". 
E’ per questo che il Sindaco Giulia Adamo ha chiesto all’ufficio tecnico del Comune di Marsala di fare una ricognizione dei beni, stabilire un prezzo, avviare la procedura di dismissione e vendita.
E qui sta la sorpresa. Il 30 Maggio scorso vengono protocollati, con lo stesso numero due documenti diversi. Vengono tutti e due dall’ufficio tecnico, e sono tutti e 

due firmati dal dirigente del settore dei lavori pubblici. Solo che in una caso è l’ingegnere Francesco Patti, nell’altro caso l’ingegnere Luigi Palmeri.
Qual è l’originale? Chi ha copiato da chi? Perchè ci sono due documenti con lo stesso protocollo su una vicenda così delicata? Per fortuna il valore dei 10 immobili da vendere è lo stesso, perchè entrambe le relazioni sono state curate dal geometra Giovan Vito Di Dia.
Ma c’è di più. Perchè in realtà tutto era già stato scritto e protocollato. C’è infatti un terzo documento, identico, che era stato protocollato il 3 Agosto 2011 (numero 52479), firmato da Patti, che riporta sempre la stessa lista di beni e le stesse cifre.
A proposito, vediamola nel dettaglio.
Il mattatoio comunale di Contrada San Silvestro è di 25.000 metri quadrati. Attualmente libero, potrebbe diventare, se approvata la variante, un deposito per industria o per un’area artigianale. Quindi il suo valore attuale, che è di 894.761 euro raddoppierebbe a 1.557.198 euro.
Villa Damiani, in Contrada Madonna dell’Alto Oliva si estende su 61.000 metri quadrati. La sua destinazione urbanistica attuale è di verde agricolo con attrezzature per impianti sportivi in deroga alle prescizioni del piano comprensoria. Ma in corso di approvazione una variante per creare una struttura sportiva con annesse strutture ricettive ed un campus didattico. Il valore di un milione di euro, salirebbe così a 2.390.000 euro.
In Contrada Colombaio Lasagna il Comune ha un terreno di fronte a delle abitazione. di 1640 metri quadrati. Ricade in zona E2, vale 12.704 euro. Ma se si trasforma in zona residenziale di completamento, il valore sale a 65,600 euro.
Il rudere di Villa Petrosa, ex scuola elementare di Contrada Ventrischi, 2000 metri quadrati di superfice, vale 40.000 euro, che in seguito a variante salirebbe a 67.000 euro.
Il locale dell’ex dazio di largo Pace, è esteso complessivamente 150 metri quadrati. Ricade in zona B2. Con l’opportuna variante urbanistica il suo valore sale dagli attuali 7341 euro a 60.000 euro.
Poi c’è una bottega di via XIX Luglio. Un buco di 25 metri quadrati. Siamo in zona A, centro storico. Se diventa un locale commerciale dai 7000 euro attuali passa a 17.500 euro.
L’area libera per il poligono di tiro in Contrada Colomabio Lasagna ha una superfice di 6060 metri quadrati, vale attualmente 46.000 euro. Ma con l’opportuna variante il suo valore sale a 170.000 euro.
Un’altra area libera, sempre nella stessa contrada, di 2200 metri quadrati, vale attualmente 17.120 euro, che diventerebbo 77.350 euro.
Infine c’è l’area libera di Contrada Bosco. Sono 6000 metri quadrati, valgono 15.000 euro scarsi. Con la variante, diventa zona residenziala di completamento, e il suo valore sale a 144.320 euro.
Infine, la pista ippica di Contrada Scacciaiazzo. 188.687 metri quadrati. Vale 487.000 euro. Con la variante il valore diventa di 5 euro al metro quadro, e pertanto sfiora il milione di euro.