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06/12/2012 17:11:28

Cattolicesimo: la ricetta del Dr Küng

Con questo nuovo saggio, Küng prosegue la battaglia che conduce da anni. Avrebbe potuto, come molti cattolici delusi che si allontanano a poco a poco dalla Chiesa, rassegnarsi ad aspettare che essa crolli da sola. Ma si presenta invece sempre come una sorta di “medico” proponendo all'istituzione “una terapia dell'ultima chance”. Ricorda, con una bella analisi dei rinnegamenti di Pietro, che la Chiesa, fin dall'inizio della sua storia, ha mancato di fedeltà a Cristo. Eppure, Hans Küng crede alla necessità della sua mediazione e al ruolo della direzione pontificia, a condizione che quest'ultima sappia ispirarsi alla figura del pastore a servizio di una comunità di fratelli e sorelle. Soprattutto, rifiuta di vedere il messaggio evangelico rinchiuso in una forma di controcultura, come se la Chiesa dovesse in futuro essere “il bastione della reazione antidemocratica”. Pur soffrendo di una malattia cronica, la Chiesa sopravvive da duemila anni, e forse un po' in malafede, Küng paragona il suo funzionamento ai regimi totalitari del XX secolo, che essa ha però combattuto. Sa di forzare in questo modo la sua critica e che il paragone qui è ingiusto. Ma è per denunciare meglio il sistema di obbedienza e di dissimulazione capace, all'interno della Chiesa, di allontanare le voci discordanti e di alimentare le peggiori corruzioni per preservare un'unità di facciata. Niente viene risparmiato: gestione autoritaria delle carriere ecclesiali, messa a tacere dei casi di abusi sessuali di preti pedofili, spese suntuarie, ecc. Certi aspetti della terapia proposta da Küng sono discutibili. Ad esempio, non è certo che il matrimonio dei preti o l'apertura del sacerdozio alle donne siano nell'immediato dei rimedi appropriati. La Chiesa non dovrebbe cominciare col rinnovare la sua cultura della relazione e della sessualità? Forse ha meno bisogno di una rivoluzione che di un “ritorno alle fonti” nello spirito del Vaticano II, cioè di un ritorno alla sorgente del Vangelo che le permetterebbe di riconquistare le coscienze e di rispondere alle attese spirituali del XXI secolo.
Esiste forse qualcosa di peggio della censura per un autore, l'indifferenza. Speriamo che la Chiesa prenda sul serio il nuovo libro di Hans Küng. Sarebbe il segno che essa assume una cultura del conflitto, finalmente capace di ascoltare le voci più critiche. L'unità, quella vera, c'è solo a questo prezzo.

Nathalie Sarthou-Lajus - “Le Monde des livres” del 7 dicembre 2012 (traduzione: www.finesettimana.org)


Hans Küng, Peut-on encore sauver l'Eglise? (Ist die Kirche noch zu retten?), tradotto in francese dal tedesco (Svizzera) da Eric Haeussler, éd. Seuil. - In italiano: Salviamo la Chiesa, Rizzoli