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22/12/2012 21:51:19

Sanità a Mazara, sempre più confusione: il reparto di cardiologia per ora non si muove

L'ultima notizia viene dal fronte regionale, perchè l'assessore alla sanità, Lucia Borsellino, ha bloccato il  trasferimento del reparto di cardiologia dell’ospedale Abele Ajello di Mazara del Vallo a Castelvetrano. Lo ha deciso a seguito dell’incontro  presso l’assessorato con il comitato permanente costituito qualche giorno addietro a Mazara e promosso dai deputati trapanesi del Movimento 5 Stelle, Sergio Troisi e Valentina Palmeri, nonché dal deputato trapanese del Psi, Nino Oddo. Incontro al quale hanno preso parte, tra gli altri, Toni Scilla, Nicola Giacalone, Filippo Mirasolo, Giorgio Macaddino, Pietro Marino e Sergio Tancredi. Incontro nel corso del quale la delegazione mazarese ha ribadito la richiesta di assicurare alla città, in attesa che venga ristrutturato l’Abele Ajello, una struttura che garantisca anche posti di degenza. Alla luce, dunque, di quanto emerso stamattina, “l’assessore Borsellino”, si legge in una nota diffusa da Grande Sud, “ha sospeso l’ordine di servizio dell’Asp di Trapani, che prevedeva il trasferimento del reparto di cardiologia dal nosocomio mazarese a quello di Castelvetrano”. Contestualmente, l’assessore Borsellino ha annunciato che sarà a Mazara l’8 gennaio, per effettuare un sopralluogo presso l’area di emergenza-urgenza di via Livorno. Dunque, l’area non entrerà in funzione tra Natale e Capodanno, così come annunciato, lo scorso 14 dicembre, dal commissario straordinario dell’Asp, Fabrizio De Nicola. Lo stesso aveva sottolineato che per l’apertura dell’area si era in attesa di ricevere dall’assessorato regionale per la salute l’ultima certificazione autorizzativa. A tal proposito, però, così come reso noto in un comunicato congiunto dai deputati Oddo, Troisi e dal deputato grillino Stefano Zito, nel corso dell’incontro sarebbe emerso che “da un primo esame degli atti inviati” dai vertici dell’Asp trapanese all’assessorato guidato dalla Borsellino, gli stessi non rispetterebbero alcuni parametri di legge. Circostanza, questa, definita “estremamente grave” dai tre deputati regionali.