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22/01/2013 05:18:10

La sinistra a Marsala, il fuoco amico su Rosolia, le nostra attenzioni su Sel e dintorni

E’ di sinistra, ma è stimato a destra (se ancora reggono queste categorie della politica).  Parla con tutti, e tutti può guardare, a testa alta, negli occhi. Gli si riconosce il buon senso, e la sua sfortuna elettorale, ogni volta che ha tentato il grande salto, gli ha ritagliato su misura  quella simpatia che hanno i bravi ma perdenti. Elezioni a parte, comunque, Rosolia è un vincente. Silenzioso ma vincente. Da assessore alla cultura ha fatto tantissimo per la città, lo rimpiangiamo anche oggi. Noi, io e molti ex giovani come me che oggi lavorano nel teatro, nello spettacolo, nell’informazione, nella cultura a Marsala e non solo, siamo, in qualche modo, figli suoi, di alcune sue intuizioni come la Scuola di Teatro o il Marsala Doc Jazz Festival, o più semplicemente, figli di un’aria buona, di un clima. Se nel 1995 decisi di non lasciare Marsala e di tentare di costruire la mia vita qui, in Sicilia, fu anche perchè c’era in campo una piccola primavera, e mi sarebbe dispiaciuto perdermi lo spettacolo.
E’ per questo che mi rattristano alcuni commenti debordanti, certo linguaggio da taverna, le offese personali, le velate minacce che leggo qua e là (in una sorta di cortile mediatico, senza una nota ufficiale, una replica) rispetto alla sua forte dichiarazione sullo stato della sinistra a Marsala. Dichiarazione che è innanzitutto un mea culpa. Cioè, comincia con un’autocritica. E che lancia alcuni temi che potevano aprire anche un dibattito serio: che cosa significa oggi essere opposizione, innanzitutto, come mai c’è tutto questo silenzio - a sinistra - sul Sindaco Adamo.
La risposta è stata, come sempre, non nel merito ma contro la persona. Dico come sempre perchè ormai ci ho fatto il callo, a queste scene qua: tu parli di una cosa, anche una cosa grave, e la reazione è che si parla di te: chi ti manovra, chi ti paga, cosa vuoi in cambio, che rancori covi.
E’ sempre il problema di raccontare ciò che si ha accanto. Ci piace tanto Milena Gabanelli, poi però viviamo come un attacco il fatto che un giornale pubblichi una delibera di spesa del Comune. Ci piace tanto Vendola, come parla bene, com'è forbito. Poi però se Rosolia argomenta le sue opinioni allora parla un linguaggio “da intellettuali” (perchè a quanto pare a sinistra la cultura è buona per fare soldi, mica per parlare bene).
Il piano B prevede poi che la colpa sia della stampa. E qui entriamo in campo noi. Dal Pdl a Sel, ogni volta che qualcosa va male, la colpa è della stampa, che manovra, ostacola, censura. E allora scendono in campo gli “esperti” che cominciano a dire che la colpa è di marsala.it . Le voci sono sempre quelle:  cancellano il commento che non piace, non  pubblicano i comunicati, parlano male, lo fanno apposta.... Accuse non originali: le stesse cose che dicono di noi oggi da sinistra le  disse  qualche tempo fa un deputato di Forza Nuova in una conferenza stampa a Marsala, e prima ancora Turano....
Tra l’altro, quando ci accusano di non pubblicare qualcosa per gusto della censura, a me viene un’ansia incredibile. Perchè so quanto la gente ci rimane male quando una nota non è pubblicata (lo stakanovista lettore - commentatore Gaspare Barraco ne fa le spese. Ma gliel’ho promesso: presto avrà una rubrica tutta sua....) e perchè poi gli interessati te lo rinfacciano: ecco, ci censura. Giusto per sgombrare il campo, allora, e per la serenità di tutti, ho chiesto ai miei in redazione di fare una ricerca nel nostro archivio di tutti i comunicati arrivati negli ultimi mesi avente come fonte il circolo di Marsala di Sel e come oggetto l’amministrazione Adamo. Risultati: uno (lo potete leggere cliccando qui).
Dicono: si, magari avremo fatto anche un comunicato solo, ma ci boicottate comunque. Parlate male di noi. Beh, se proprio dobbiamo essere attenti alle cose: questa estate abbiamo organizzato un incontro con Francesco Forgione, oggi capolista di Sel in Sicilia al Senato, a Marsala. Non mi pare che ci fossero gli sbandieratori di Sel a fare da cornice in quel contesto. Ancora prima abbiamo salutato l’elezione del Sindaco Sel di Petrosino, Gaspare Giacalone, come un evento importante, e non solo per la sua città, così come abbiamo detto che ci sembravano una farsa le primarie di un mese fa. Quindi su Sel diamo anche troppa attenzione.
Vuoi vedere che forse il problema è proprio questo?

Giacomo Di Girolamo