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24/02/2013 05:52:41

Satiro di Mazara a Londra. Tremila visitatori in meno per il museo

I DATI UFFICIALI - “Si comunica – recita la lettera a firma del direttore del museo interdisciplinare regionale (Pepoli e museo del satiro), Valeria Li Vigni – che i dati relativi agli ingressi del periodo compreso tra settembre e dicembre 2011 è stato di 8 mila 264 unità. Il raffronto con lo stesso periodo per l’anno 2012 è stato di 5 mila 209 unità”.
SENZA IL SATIRO NESSUN APPEAL - Il calo di 3 mila 55 ingressi, in soli quattro mesi, è dovuto all’assenza del prezioso bronzo che ha fatto le valigie, per l’ennesima volta, da settembre a dicembre del 2012. Il satiro è stato, infatti, protagonista a Londra per la mostra ‘Bronze’: rassegna internazionale tenutasi dal 15 settembre al 9 dicembre alla ‘Royal Academy of arts’ e dedicata alle più belle opere di settore del mondo.
UNA TRASFERTA PIENA DI ASPETTATIVE - Il Satiro – si leggeva in una nota stampa emanata dall’amministrazione comunale prima della sua trasferta in Inghilterra – “sarà l’attrattiva principale della mostra ‘Bronze’”. Ed il sindaco, Nicola Cristaldi, così giustificava la nuova trasferta: “Abbiamo acconsentito alla partenza del Satiro a Londra, certi di ricavarne una bella immagine internazionale, poiché non si espone semplicemente il Satiro, ma il Satiro Danzante di Mazara del Vallo. Abbiamo ottenuto – proseguiva il primo cittadino – che in cambio del prestito del nostro Satiro si realizzino in Città grandi eventi culturali:la mostra ‘l’Islam in Sicilia’; cinque grandi opere del nostro grande concittadino, il compianto scultore Pietro Consagra, saranno, inoltre, collocate nel nostro sistema delle piazze. Ospiteremo, infine, nei primi mesi del nuovo anno, alcuni capolavori dell’800 inglese, provenienti dalla ‘Royal Academy’, i famosi preraffaelliti”.
Due cose, intanto, sono certe: la perdita economica per il Comune derivante dalla quota (30%) che percepisce sui biglietti d’ingresso al museo (6 euro); non si hanno notizie, a metà febbraio, sul quando arriverà in Città la mostra dei ‘preraffaelliti’.

Ma una direttiva regionale vietava l’espatrio. Una direttiva assessoriale (23 maggio 2007) regolava l’esportazione, fuori dalla Sicilia, dei beni culturali più importanti a livello strategico. Essa stabiliva – fino al 31 dicembre del 2008 – che i ‘magnifici’ 21, tra i quali anche il satiro danzante, non potessero andare in prestito fuori regione. “Va considerata – si legge nella direttiva a firma dell’allora assessore al ramo, Nicola Leanza, ma ancora presente nel sito web dei Beni culturali siciliani – come lesiva per l’integrità del patrimonio culturale siciliano l’uscita dalla regione dei beni suddetti, anche se solo temporanea; essa va in ogni caso inibita per i beni che costituiscono il fondo principale di un museo, oltre che per i beni suscettibili di subire danni nel trasporto”. Ed il satiro danzante rientra in entrambe le categorie. “Non vi è dubbio – continua la lunga e dettagliata direttiva – che la valorizzazione del patrimonio culturale siciliano va individuato nell'azione di tutela del patrimonio stesso e nella conservazione ‘in situ’ delle collezioni museali”.

Alessandro Accardo Palumbo