Si tratta, come raccontato sul numero di marzo di Wired Italia, di un progetto diindicizzazione e digitalizzazione della storia e della cultura italiana, un modo per portare a galla tutto quanto c’è nel Web che riguarda il nostro Paese, chiamando al contempo i cittadini a digitalizzare i materiali scritti, audio, foto e video di cui sono in possesso per integrare gli archivi digitali di giornali ed enti in una grande enciclopedia navigabile grazie a un motore di ricerca tutto italiano. Perché? Perché “ Google è un prodotto standard, ci racconta poco e ci mostra il suo punto di vista sull’Italia - ci ha spiegato Renato Soru, fondatore di Tiscali ieri e istella oggi - E se i motori di ricerca stranieri smettessero di funzionare? L’Italia deve essere autonoma. Dobbiamo mantenere un contatto con la cultura e le imprese”.
Per questo il motore di ricerca di istella non vuole solo indicizzare ciò che trova in Rete, ma scavare sotto quanto emerge nel Web, grazie al materiale già digitalizzato dagli archivi storici di fondazioni, ministeri, quotidiani nazionali e associazioni, giusto per fare un esempio. istella affianca a questo materiale i contenuti prodotti dagli utenti, che hanno a disposizione una board simile a quella di Pinterest su cui caricare i documenti di cui sono in possesso, lasciando all'utente la responsabilità per i diritti di autore e qualità. I materiali archiviati su istella assumo una licenza Creative Commons e possono essere condivisi direttamente sui social media. Se poi trovi un utente che pubblica contenuti di tuo interesse, puoi anche seguirlo, come se fossi su Twitter. Anche i contenuti prodotti dagli utenti vengono indicizzati dal motore di ricerca e proposti nei risultati delle query. “ La Rete è solo la punta dell’iceberg delle conoscenze italiane - sostiene Soru - Molte cose non sono indicizzate da Google”.
" Abbiamo deciso di riprendere un filo interrotto nel 2002, quando decidemmo con una scelta sbagliata di cancellare la nostra tecnologia, scegliendo Google per svariati milioni di euro - si rammarica Soru -Era una scelta importante per la trimestrale, ma non a livello industriale. L'Italia ha cancellato qualunque monopolio, ma oggi assistiamo alla nascita di monopoli esterni e più pericolosi come quelli della ricerca on line o dei social network. La search è il servizio più importante di Internet, che oggi è luogo di lavoro, mercato, istruzione e crescita. Il fatto che sia tutto all'estero e in mano a una sola fonte ci interroga tutti". Presto quindi istella sostituirà Google all'interno del portale Tiscali, oggi visitato da 14 milioni di utenti unici al mese. " Questo è forse il servizio a cui voglio più bene, perché essere nati qui di da sensibilità diversa".
Il fondatore di Tiscali ci ha spiegato di averci lavorato per due anni. istella, presentato oggi a Roma, debutta dalle 14 di oggi. “ Non possiamo affidare l’immagine dell’Italia ad altri, dobbiamo costruire un’alternativa. Per questo istella è un progetto dedicato all’Italia, ma non è solo sull’Italia”. Compito di istella è “ raccontare la Rete italiana e cose che interessano agli italiani” ed è anche per questo che ha tutta una sezione dedicata alle news. Non c’è però solo l’Italia. Il motore di istella indicizza altri 180 paesi, ma è l’Italia che è in primo piano.
Ci sono anche le mappe, realizzate in collaborazione con Nokia e la Compagnia Generale Riprese Aeree. Chi vuole può andare indietro nel tempo alla scoperta di com’era il paesaggio fino a cinquant’anni fa. L’obiettivo di Soru è coinvolgere la pubblica amministrazione per sfruttare l’onda degli open datae portare tutto quanto è disponibile all’interno di istella. Partner del progetto sono già realtà come l’agenzia foto-giornalistica LaPresse, il Sistema archivistico nazionale e del Centro archivi italiani facenti capo al Mibac, l’ Istituto Centrale per il Catalogo unico del ministero dei Beni culturali, e la storica Guida Monaci che raccoglie informazioni su imprese private, pubblica amministrazione, servizio sanitario, istruzione e finanza. L'idea è chiaro: “ Stiamo lavorando a un grande progetto di valorizzazione e condivisione dell’intero patrimonio nazionale di conoscenza in tutti i campi del sapere”.
istella è un progetto che richiede 500 server e indicizza 4,5 miliardi di pagine Web. Il business model è basato sulla pubblicità per parole chiave, l' accesso ai dati per gli operatori commerciali (per gli enti di ricerca è gratuito) e attività orientate al business come quelli di giornali e pubblica amministrazione che utilizzano sistemi di ricerca.
In fondo però la prima impressione è che istella sia un sostituto del motore di ricerca di Mountain View, di cui riprende funzioni come instant search, ricerca per esempio dei film o le schede di Google Now. "Non siamo solo un'alternativa a Google - replica Soru - Abbiamo trovato una ragione diversa per questo servizio. Noi chiediamo agli utenti di essere protagonisti perché, come dice Calvino, ogni vita è un'enciclopedia. Ogni storia è interessante, da quella della propria famiglia a quella della società a sportiva". L'obiettivo di istella però è lavorare sulla qualità: il risultato della query è determinato più da questa che dalla rilevanza.
Fonte: http://daily.wired.it/news/internet/2013/03/19/istella-soru-libreria-digitale-motore-ricerca-675826579.html