Rifiuti. Aimeri non paga l'affitto: sfrattata dalla sede di Marsala. Ieri la manifestazione degli operai
La società che gestisce la raccolta dei rifiuti a Marsala e nei comuni della parte nord della provincia di Trapani da tempo non ha i soldi in cassa per pagare gli operai. Più volte in questi mesi l'Ato Tp 1 è dovuta intervenire per pagare gli stipendi in sostituzione di Aimeri. Ma ora i problemi aumentano. Così, è stato reso noto che è sempre più probabile, per morosità, lo sfratto ad Aimeri dalla sede di Marsala. L'immobile, in contrada Ciancio, è di proprietà dell'impresa Calandrino. Lo sfratto doveva essere notificato ieri, lunedì, ma dopo un vertice pomeridiano si è deciso di dare alla società tre ulteriori giorni di tempo. Aimeri deve ben 10 mesi di mensilità. L'azienda, dal canto suo, vanta crediti in giro per la Sicilia per circa 50 milioni di euro, da parte di Comuni che non hanno pagato le ultime rate del costoso servizio. Ricordiamo che solo Marsala versa nelle case dell'Ato ogni anno, per pagare i servizi di Aimeri, ben 14 milioni di euro. Il costo della gestione della raccolta dei rifiuti a Marsala, dal 2009, da quando l'Ato è diventata operativa ed è partito il servizio di Aimeri, è in pratica raddoppiato (prima si attestava intorno ai 7 milioni di euro).
Comunque l'ultimatum è stato lanciato: venerdì l'azienda dovrà lasciare i locali di Contrada Ciancio. E dove andrà? Secondo indiscrezioni, per evitare conseguenze sulla raccolta dei rifiuti (il rischio è che a Marsala, come già accaduto da altre parti la raccolta dei rifiuti si interompa da un momento all'altro) Aimeri si appoggerà, temporaneamente, al centro comunale di raccolta dei rifiuti di Contrada Cutusio. Proprio vicino al nuovo cimitero.
E' tutta la situazione del Trapanese sul fronte della raccolta dei rifiuti ad essere critica. I sindacati denunciano che "oltre agli investimenti, manca la programmazione". Ed è per questo che ieri c'è stata una manifestazione di protesta degli operai dell'Ato Tp 2 "Terra dei Fenici", di Trapani Servizi, e di Aimeri davanti la Prefettura. Hanno denunciato le condizioni precarie in cui lavorano, con mezzi fatiscenti, per i quali non si fa la manutenzione, e, come abbiamo visto nel caso di Marsala, risorse esigue. Condizioni che mettono sempre più a rischio il servizio in tutti i Comuni della Provincia. I sindacati denunciano ancora una volta le interferenze della politica: "Purtroppo - dicono - i commissari sono nominati dai politici, in particolare dagli amministratori dei Comuni pù grandi, e questo non sempre porta alla scelta di persone competenti".
Sulla manutenzione, il caso più eclatante è quello di Trapani Servizi. Solo nel 2102 sono stati spesi per riparare i mezzi obsoleti ben 900.000 euro.
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