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30/05/2013 04:43:21

Da Segesta al Satiro, calano ingressi (e incassi) nel 2012. Aumentano i visitatori a Marsala

Nel corso del 2012  i siti museali e le aree archeologiche di Sicilia hanno registrato un calo di visitatori e d’incassi da record, segnando rispetto all’anno precedente un meno 6 per cento di biglietti venduti (3,6 milioni quelli totali) e un meno 10 per cento d’incassi (13 milioni di euro gli introiti lo scorso anno). Nel 2011 c'era stata la vicenda paradossale della Villa Romana di San Biagio a Terme Vigilatore: 14 dipendenti, 600 euro di incasso. Per evitare questo imbarazzo nel 2012 l'ingresso è stato reso gratuito, perchè i costi della gestione della biglietteria erano maggiori dei miseri ricavi.

Non tirano nemmeno le nuove punte di diamante, come la Venere di Morgantina o il Satiro di Mazara: sul primo fronte, il museo di Aidone è sceso da 48 a 43 mila
visitatori, quello di Mazara del Vallo da 35 a 31 mila. E ancora si deve fare i conti con il fatto che per il 2013 il Satiro è stato per gran parte all'estero.

In provincia di Trapani, il parco archeologico di Segesta passa da 312.000 visitatori a 307.000 visitatori. E' la meta archeologica preferita in provincia di Trapani. Supera il parco archeologico di Selinunte, il più grande d'Europa, che passa da 254.000 a 239.000 visitatori. In controtendenza il parco archeologico di Marsala, che passa da 51.000 a 53.000 visitatori. In provincia di Trapani anche uno dei siti archeologici meno visitati in Sicilia, il Castello Grifeo di Partanna che passa dai 1800 visitatori del 2011 ai 1500 del 2012. 

In giro per la Sicilia, comunque, i siti che hanno registrato il minor numero di visitatori sono il museo di Marianopoli (634 ingressi per 317 euro d’incasso) e l’area archeologica di Acicatena (789 biglietti per 173 euro di incasso).

In provincia di Palermo i visitatori sono stati 446 mila (meno 11 per cento) per un incasso complessivo di un milione di euro (meno 14 per cento). Il duomo di Monreale ha registrato 193 mila visitatori contro i 201 mila del 2011, per 579 mila euro di incassi. Il Castello della Zisa è passato dai 45 mila biglietti venduti nel 2011 ai 39 mila dello scorso anno. In leggera controtendenza Palazzo Abatellis, che ha incrementato i visitatori di mille unità. Sul fronte incassi, in generale le cifre sono irrisorie. Il museo di Palazzo Mirto incassa appena 31 mila all’anno, l’area archeologica di Solunto 6 mila euro, l’Antiquarium di Himera a Termini Imerese 1.969 euro, il museo di Terrasini 4.666 euro.

Per quanto riguarda i grandi siti siciliani, è in calo il Teatro antico di Taormina, passato dai 613 mila visitatori del 2011 a 479 mila per un incasso di 2,9 milioni di euro, ma anche la Valle dei templi di Agrigento, da 583 mila visitatori a 531 mila, per un incasso pari a 2,8 milioni di euro. In flessione Segesta e Selinunte, mentre in crescita sono invece il Teatro antico di Siracusa e l’area archeologica della Neapolis: qui gli ingressi sono saliti da 487 mila a 507 mila, per 2,4 milioni di euro di introiti.