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07/08/2013 05:07:13

Ztl, musica e processioni. I commercianti trapanesi e il sindaco Damiano ai ferri corti

A tenere banco è soprattutto la questione della Zona a traffico limitato che il sindaco trapanese ha voluto ampliare. Giorni fa è arrivata la decisa presa di posizione dell’associazione Trapani Cambia contro il provvedimento di Damiano.

“Leggendo l'Ordinanza Sindacale che prevede la regolamentazione organica e sistematica della viabilità nelle aree pedonali e nella Zona a Traffico Limitato al Centro Storico – scrive l’associazione - assistiamo ad una blindatura di una porzione della città che impedirà da una parte la fruibilità della stessa da parte dei cittadini e, dall'altra parte, assesterà l'ennesimo colpo all'economia di Trapani”.

Ma a protestare sono stati soprattutto i commercianti che si sono sentiti penalizzati dalla decisione di Damiano, in quanto la chiusura al traffico delle vie vicine al cuore della città arrecherebbe danni economici non indifferenti alle loro attività. Damiano ha preso la decisione senza consultare gli esercenti delle vie interessate, e anche questo ha fatto storcere il naso ai commercianti. Damiano in questi giorni ha incontrato una delegazione di commercianti. All’ordine del giorno non c’è stato soltanto il tema della Ztl ma anche un’altra ordinanza del sindaco molto criticata, ossia quella di ridurre il volume della musica nelle ore notturne. Fra le 23 e mezzanotte la musica deve essere abbassata, a seconda se si parla di locali all’aperto o al chiuso, e all’una tassativamente spenta. Pena la chiusura del locale per dieci giorni e 500 euro di multa dopo una prima sanzione di 250 euro. Per il Comune l’incontro di lunedì è stato pacificatore. Il Sindaco, a proposito della Ztl, ha precisato che l'adozione del provvedimento guarda al futuro della città ed alla sua crescita e che lo stesso provvedimento è finalizzato alla creazione di maggiori opportunità per le diverse categorie imprenditoriali, soprattutto se messe in relazione all'imminente entrata in vigore della zona franca urbana. I titolari di negozi e locali invece non sembrano essere soddisfatti. All’incontro c’era anche il consigliere comunale Francesco Salone, che si è augurato che “il Sindaco, per il futuro, possa modificare tale ordinanza od emanarne altre, non “motu proprio”, ma con l’ampia condivisione di quelli che sono i legittimi rappresentanti di tutte le categorie interessate ai vari provvedimenti, perché solamente ascoltandone le esigenze e ampiamente trattando gli argomenti si possono varare ordinanze né contestate né contestabili.
Il consigliere si è augurato anche che quanto dichiarato dal Sindaco riguardo il carattere “sperimentale” di detta ordinanza non possa costituire disagio e danno ai cittadini ed ai commercianti, specie nel periodo migliore dell’anno”.
A mettere altra benzina sul fuoco c’è però un altro provvedimento. In questi giorni la città festeggia i compatroni Sant’Alberto e la Madonna di Trapani. E per i tre giorni di festa, che si concludono venerdì 9, non solo sarà vietato l’accesso a diverse strade del centro storico dove passeranno le processioni, ma i commercianti e i titolari di bar e ristoranti dovranno rimuovere i gazebo posizionati. Una cosa momentanea, soltanto per i giorni di festa, e poi nulla di nuovo. Anche gli altri anni è successo così. Ma questa volta, a far imbestialire gli esercenti è stata la tempistica. “Le ordinanze del comandante della polizia municipale sono state emanate il due agosto, ma sono state notificate soltanto lunedì mattina, ossia il giorno prima dell’inizio dell’obbligo di sgombero”, ha spiegato ancora Salone. Il sindaco Damiano dal canto suo ha detto che non c’entra niente, o meglio, che non ha “seguito personalmente l’iter delle ordinanze. Ma, in fondo, tutti i trapanesi sono a conoscenza che il 7 agosto c’è la processione di Sant’Alberto”.