I carabinieri chiudono due rifugi per cani abusivi a Erice e Valderice. Mazara invasa dai randagi
Da controlli eseguiti dai militari dell’Arma, sarebbe emerso che i due rifugi erano sprovvisti di autorizzazioni. Alcuni cani, peraltro, sono risultati sprovvisti di microchip e, quindi, sconosciuti all’Azienda sanitaria provinciale. Inoltre, i due rifugi, ai quali sono stati apposti i sigilli, ospitavano cani in numero eccessivo rispetto a quello consentito dalle normative in vigore.
Il canile di Erice, realizzato in contrada Rigaletta, nei locali dell'ex calzaturificio che fu di proprietà della Regione Siciliana, da tempo era stato dato in gestione, dal Comune, alla locale sezione della Lega per la difesa del cane. Sulla vicenda è intervenuto il coordinatore nazionale di «Animalisti italiani onlus», Enrico Rizzi. «Vorrei chiedere al sindaco Giacomo Tranchida - dice - dove è stato lui, i suoi vigili ed i suoi amministratori, visto che quel rifugio esiste già da molto tempo e nessun provvedimento era mai stato preso. Chiederò, quindi, ai carabinieri del Nas di accertare responsabilità civili e penali anche nei confronti dello stesso sindaco in quanto autorità sanitaria locale e responsabile del benessere degli animali che vivono nel territorio da lui amministrato. Invito il sindaco Tranchida a revocare, immediatamente, la convenzione al rappresentante locale della Lega nazionale per la difesa del cane, visto che il presupposto minimo per chi usufruisce di contributi pubblici attraverso convenzioni, è quello di rispettare e garantire il rispetto delle leggi a maggior ragione se si tratta di un'associazione che ha come scopo la tutela degli animali. Al sindaco di Valderice chiedo le stesse identiche cose e lo invito a predisporre tutte le azioni necessarie affinché quel rifugio possa essere messo prima possibile a norma visto che, anche a Valderice, il randagismo e un problema molto serio».
Il sequestro dei canili aumenta il problema del randagismo, perchè anche il canile di Trapani è sequestrato. Il 26 novembre 2012, infatti, l'ASP n.9 di Trapani poneva a sequestro cautelativo il canile municipale di Trapani a seguito delle gravi irregolarità presenti all'interno della stessa struttura. Come denuncia in un'interrogazione il consigliere comunale di Trapani, Francesco Guarnotta, l'Amministrazione Damiano «ad oggi non risulta abbia preso alcun provvedimento per permettere il dissequestro della struttura comunale, quali la realizzazione di migliorie ed opere di ammodernamento delle strutture del canile secondo le indicazioni dell'ASP». A causa di tale disservizio «è stata notevolmente rallentata l'attività veterinaria di sterilizzazione dei cani randagi, considerato che gli stessi non possono essere ricoverati all'interno del canile posto a sequestro cautelativo» denuncia come, quindi, di fatto, «gli animali randagi sono presenti in ogni angolo della città, con evidenti accoppiamenti tra gli stessi visto e considerato la presenza di numerosi randagi non ancora identificati, sterilizzati e censiti dalla competente ASP veterinaria e l'emergenza randagismo è evidente».
Allarme randagi anche a Mazara del Vallo. Anche lì il canile municipale ancora non è stato aperto. Andrea De Simone, attivista del Wwf Italia, ha scritto: "Nonostante l`associazione "Animali del Cuore" propagandi, grazie all`impiego di volontari e a donazioni e raccolte solo da privati, la cultura della sterilizzazione e microchippatura degli amici a quattro zampe, nella speranza di arginare un pò il fenomeno, ci sono molti cani per strada, spesso denutriti, malati o feriti, abbandonati a se stessi. Da 12 anni il nostro comune ha una convenzione col canile di Caltanissetta, così un` autovettura due volte a settimana viene a Mazara a "prelevare" quei due o tre cani che sono stati segnalati dai cittadini come cani mordaci o pericolosi e li porta a Caltanissetta, dove sono mantenuti a spese della nostra amministrazione per una cifra di circa 3,50 euro al giorno; inspiegabile inoltre il fatto - ha sottolineato De Simone - che solo dalla nostra città prelevano circa 200 cani annui ma puntualmente l`anno successivo hanno sempre gabbie vuote atte ad ospitarne di nuovi". Dal 2011 è pronto il canile comunale che dovrebbe ospitare circa 80 cani, prelevati dalla strada, sterilizzati e se tranquilli, reimmessi dopo pochi giorni di degenza nuovamente sul territorio. La struttura è ancora chiusa perché le gare di appalto vanno a vuoto. Nessuna ditta infatti ha risposto al bando di gara "a procedura aperta" indetto dal comune nel 2011 per la gestione triennale del canile di via Rosario Ballatore, in contrada Affacciata. Probabilmente è stato giudicato eccessivo l`importo a base d`asta per l`aggiudicazione del servizio, cioè 211.000 euro. Pertanto l`amministrazione comunale ha deciso di gestire il servizio in proprio. Il sindaco dice "che il canile presto entrerà in funzione".
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