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09/10/2013 07:35:00

Da Pantelleria la solidarietà a Lampedusa

 Mercoledì 16 ottobre 2013, Pantelleria onorerà San Fortunato, patrono dell'isola. Una festa religiosa e civile che coinvolge tutta la comunità. Vogliamo dedicare questa giornata all'immigrazione, alla sofferenza di migliaia di vite spezzate, al dolore di tanti fratelli privati di ogni speranza, feriti nella dignità dovuta ad ogni essere umano. Pantelleria vuole esprimere vicinanza e solidarietà alla comunità di Lampedusa, terra di frontiera e di accoglienza. E' questa la proposta che il sindaco di Pantelleria, Salvatore Gino Gabriele, rivolge alla comunità.
“Tutti noi abbiamo vissuto giornate di silenzio e di riflessione, muti e increduli di fronte alle immagini dei 274 corpi recuperati fino ad ora, immigrati morti per difendere la propria vita dalla guerra e dalla violenza che nega ogni diritto. La tragedia di Lampedusa ci mette di fronte alle carenze e alle inadempienze che oggi tocchiamo concretamente in tutta la loro tragicità e assurdità. Vite spezzate da una guerra silenziosa che non trova soluzione nelle politiche per l'immigrazione sia nei governi dei paesi dell'Unione Europea che nella stessa Commissione Europea oltre che nelle azioni del Governo Italiano. Uniamoci alla preghiera di Papa Francesco e rivolgiamoci alla speranza, esprimendo i nostri sentimenti di gratitudine ai nostri amici e concittadini di Lampedusa per lo straordinario lavoro di solidarietà e di impegno che da anni portano avanti in assordante solitudine. Purtroppo le parole non bastano a colmare il silenzio e a fermare la morte: possiamo solo condividere questo grande dolore.
Con forza chiediamo solidarietà e aiuti concreti da parte dell'Unione Europea, affinché queste immani tragedie non portino ulteriori vittime. Troppo spesso, nel corso degli ultimi anni, abbiamo assistito inermi ai tanti drammi consumati nel nostro mare e sulle nostre coste; ci è stato ripetuto che tutto ciò non doveva più accadere... oggi la tragedia si è ripetuta inesorabile. I morti che oggi giacciono a Lampedusa sono figli del mondo e non figli di nessuno, il rispetto della vita è dovuto prima di tutto, oggi abbiamo il diritto/dovere, come Governo Italiano, di chiedere alla Commissione Europea un intervento risolutivo con la nomina di un commissario italiano sui problemi dell'immigrazione fornito di risorse finalizzate allo scopo: un piano europeo per l'immigrazione e la sussidiarietà. Ritengo doveroso candidare Lampedusa a premio Nobel per la Pace, occorre andare oltre adesso e costruire percorsi di collaborazione e iniziative concrete.
Esprimiamo la nostra vicinanza a Lampedusa anche con questo piccolo gesto del 16 ottobre e impegniamoci tutti per un futuro migliore.”