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24/10/2013 14:30:00

Mercato auto, l'Italia scivola al diciannovesimo posto mondiale

Il mercato italiano dell'auto è arretrato per la prima volta al diciannovesimo posto a livello mondiale, perdendo sette posizioni rispetto a quella occupata fin qui nel 2013. A scorrere la graduatoria dei mercati automobilistici più significativi al mondo, elaborata da focus2move, si scopre che in agosto l'Italia è stata scavalcata da Thailandia, Australia, Messico, Argentina, Indonesia, Turchia e Arabia Saudita. Il nostro, in verità, non è l'unico Paese europeo-occidentale ad aver ceduto posizioni nel mese estivo, tradizionalmente il più debole dell'anno dalle nostre parti: anche il Regno Unito, dove pure le vendite vanno a gonfie vele, è temporaneamente sceso dall'ottavo al quindicesimo posto nella classifica mondiale. Globalmente, le vendite di auto nuove sono cresciute del 3,4% rispetto ai primi otto mesi del 2012, raggiungendo i 54,8 milioni di esemplari, cifra che costituisce il nuovo record assoluto: a fine anno, secondo le proiezioni, il mercato mondiale dovrebbe arrivare a valere circa 83,2 milioni di unità. In agosto, nello specifico, sono state commercializzate 6,4 milioni di auto, il 4% in più dello stesso mese dell'anno scorso, e la crescita sui dodici mesi nel loro complesso dovrebbe arrivare al +4,8%, stante la tendenza attuale. Come da molti mesi a questa parte, la vera locomotiva dell'automotive è costituita dalla coppia Cina-Stati Uniti, sempre più sola in cima alla classifica mondiale: in agosto, il primo mercato al mondo è cresciuto dell'11,1%, e negli Usa il progresso ha raggiunto addirittura il +16,8%. Il mercato giapponese, terzo da inizio anno, ha perso in agosto l'1,1%, rallentando il declino registrato nei primi sette mesi, che era oltre il -9%. Anche i Paesi ai piedi del podio sono arretrati rispetto allo stesso mese dell'anno scorso: il Brasile, quarto assoluto, ha registrato un -22,9%, la Russia (quinta in agosto, sesta sugli otto mesi) è al -10,4%. Restano nella top ten di agosto due Paesi europei, la Germania - sesta, temporaneamente scavalcata dalla Russia, ma davanti sugli otto mesi -, e la Francia, decima in agosto, nona nei dati da inizio anno.