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24/10/2013 18:45:00

Cristaldi e il caso del lampeggiante

 Potrebbero esserci strascichi di tipo sanzionatorio per il presunto uso illegittimo del lampeggiante, posto sul tettuccio dell’auto di rappresentanza, del primo cittadino, Nicola Cristaldi. Si è appreso da fonti investigative, infatti, che la questione sia passata nelle mani della Procura delle Repubblica di Marsala. Ad avviare il procedimento, un atto dovuto, è stata la lettera del sindacato ‘Confsal Diccap’ (Dipartimento Autonomie Locali Polizie Locali) alle forze dell’ordine: Polizia, Carabinieri e Polizia Municipale in data 16 aprile 2013 e firmato dal coordinatore provinciale, Donato Giglio. La missiva fu inviata per conoscenza anche al Consiglio comunale e presidenza dello stesso.


LA DENUNCIA - “Come è notorio – scriveva Giglio ad aprile scorso – ad oggi l’amministrazione comunale in persona del suo sindaco utilizza una vettura di rappresentanza, con allocato perennemente sul tetto un dispositivo lampeggiante, ed utilizzando anche un vigile urbano, tra l’altro, quale autista personale. È mia opinione – continuava il sindacalista – sempre che il tutto non costituisca più grave reato, che tale costume sia in violazione dell’art. 177 codice della strada che cosi recita: “l’uso del dispositivo acustico supplementare di allarme e del dispositivo supplementare a luce lampeggiante blu è consentito ai conducenti dei mezzi di polizia, antincendio e di protezione civile, individuati dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti (…), a quelli delle autoambulanze e veicoli assimilati (…), solo per l’espletamento di servizi urgenti di istituto. I predetti veicoli devono avere ottenuto ‘il riconoscimento di idoneità al servizio’ da parte del Dipartimento per i trasporti terrestri”.
Quello provocato dalla segnalazione del Diccap è, tuttavia, un passaggio dovuto. L’illecito in sé infatti è poca cosa, visto che può provocare una semplice sanzione amministrativa (art. 177 comma 4 : “chiunque, al di fuori dei casi di cui al comma 1, fa uso dei dispositivi supplementari ivi indicati è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da 68,25 a euro 275,10”). Non si sa, invece, se e cosa potrebbe produrre l’istallazione abusiva del lampeggiante su un’auto di rappresentanza non autorizzata ad averlo.
Dopo pochi giorni dall’invio della lettera del sindacato il lampeggiante sparì definitivamente, dopo quasi quattro anni di onorato servizio, e ad oggi non è ricomparso.

L’Audi A6 del sindaco Cristaldi, è più volte balzata agli onori delle cronache del QdS, e non solo. Era il novembre 2012 quando, in Consiglio comunale, tra Gianluca Messina e lo stesso primo cittadino scoppiò un putiferio. Nell’occasione il consigliere segnalò al primo cittadino il parcheggio abusivo dell’auto blu, nello stallo riservato ai disabili, in Via Carmine. Da lì le immagini dell’alterco vennero diffuse sul web e riprese da altri media a livello nazionale. Il veicolo di grossa cilindrata è disponibile, come auto di rappresentanza comunale, dal 16 marzo 2010 (l’atto dirigenziale del Comune è dell’8 settembre 2009) – pochi mesi dopo l’elezione di Cristaldi – e sarà pagata con un leasing, dal costo complessivo di 58 mila euro, per meno di cinque anni. Le somme che si spenderanno non determineranno l’acquisto dell’auto alla scadenza ma ovviamente sono soldi pubblici e perciò a carico dei cittadini mazaresi. Ricordiamo che, a gennaio 2010, furono consegnate al Comune tre autovetture ibride, acquistate con fondi regionali per circa 65 mila euro.

Alessandro Accardo Palumbo