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30/05/2014 19:24:00

Consiglio comunale di Marsala. Una valanga di interrogazioni (ma il sindaco non c'è mai)

Cinque atti deliberativi approvati (tutti relativi a riconoscimento di debiti fuori bilancio e precisamente quelli ai punti 9, 44, 10, 11 e 12 dell’odg dei lavori), un’altra valanga di comunicazioni e interrogazioni rivolte al sindaco e alla giunta, alle quali ha dato risposta in aula l’assessore alle Finanze, Antonio Provenzano. Tutta qui, in sintesi, la seduta di giovedì sera del Consiglio Comunale di Marsala, tornato a riunirsi dopo la riunione assai movimentata del giorno precedente, che si è chiusa con l’approvazione a maggioranza di un atto di censura nei confronti dell’amministrazione comunale e dei dirigenti per la reiterata assenza in aula in occasione dei lavori consiliari.
Presenti, oltre all’assessore Provenzano, i dirigenti Aldo Scialabba e Gian Franco D’Orazio e il funzionario Giuseppe Valenti, la seduta è ripresa dal punto relativo alle interrogazioni.
Ad intervenire in aula: Salvatore Di Girolamo (che ha segnalato come l’orologio di Palazzo VII Aprile sia di nuovo fermo e ha lamentato inoltre che Marsala Schola ha introdotto per il Giardino d’Infanzia una tassa di iscrizione di 5 euro ad alunno senza informare il Consiglio Comunale); Michele Gandolfo che ha chiesto “come mai sia stato pubblicato un bando di gara di circa 90 milioni di euro per la pubblica illuminazione che influirà su tanti bilanci senza che lo stesso sia stato portato a conoscenza del Consiglio Comunale”; ed ancora Arturo Galfano, che ha informato i colleghi in aula sul fatto che “sabato scorso tutti i musei italiani dovevano restare aperti, mentre il Baglio Anselmi non ha potuto assicurare l’apertura”. Altri temi affrontati da Galfano quelli relativi al rischio che chiuda il Decumano Massimo “in quanto il Comune non avrebbe assicurato il servizio di pulizia” e “la scarsa considerazione in cui viene tenuto il Fossato Punico che si vorrebbe adibire addirittura a parcheggio per le auto malgrado l’amministrazione sia brava a riempirsi la bocca che punta e guarda al turismo”.
Da parte sua, il consigliere Enzo Russo ha denunciato in aula che la Sovrintendenza quando esegue lavori (come sta avvenendo nei pressi del Baglio Anselmi) non espone alcun cartello, previsto dalla legge, indicante il lavoro che si sta effettuando, il nome del direttore dei lavori, l’importo a base d’asta degli stessi, ed ancora che gli risulta che, anziché collocare le tegole tipiche delle nostre zone realizzate artigianalmente (le cd “coppe” fatte a mano), si stanno usando per la copertura tegole “industriali”. Russo ha stigmatizzato il fatto che “da parte di chi è preposto ai controlli si usano spesso due pesi e due misure visto che, al povero cittadino che ha magari il muro del prospetto di casa screpolato e non può riprenderlo o rifarlo perché non ha la disponibilità economica, viene elevata una multa per questioni di decoro urbano, mentre poi ad altri soggetti si consentono scempi come quelli della collocazione di tegole industriali.
Il consigliere Giuseppe Fazzino ha segnalato la presenza di erbacce e buche in Via Ciancio e Via Salemi, in particolare nei pressi dell’autolavaggio e lamentato il fatto che l’isola ecologica di Amabilina è diventata una discarica.
Il consigliere Giuseppe Carnese ha lamentato che “i vigili urbani non hanno più da tempo divise decenti, mentre si spendono decine e decine di migliaia di euro per gli incontri con i cittadini, banchetti e feste, casette e via dicendo”. Ha aggiunto che ci sono tutte le strade piene di buche ed erbacce; che ad Amabilina s’è creata una discarica a cielo aperto; che il sindaco ha il primato delle ordinanze fatte e subito dopo revocate ”.
Il consigliere Antonino Augugliaro ha informato l’aula che negli ultimi tempi l’aeroporto di Birgi ha perso ben 5 linee e che gli risulta che altri ‘tagli’ sono in arrivo. Ha auspicato che presto si mettano a concorso, e vengano assegnati a disoccupati che ne facciano richiesta, i posti-box liberi all’Antico Mercato, si è occupato della stabilizzazione dei precari e ha chiesto i motivi per cui l’Enoteca Comunale è oggi chiusa e non si riesce a darla in gestione, auspicando in tal senso che in futuro possa essere data in affitto.
Il consigliere Guglielmo Anastasi ha iniziato il suo intervento chiedendo scusa ai suoi elettori per averli fatto votare per questa amministrazione che ha definito scellerata per il modo in cui sta operando compiendo spese inutili. Ha riferito di avere appreso dall’ingegnere Palmeri, responsabile dell’Ufficio Tecnico, da lui invitato in commissione, che non sarà possibile realizzare nessuna delle opere inserite nel Piano Triennale, ma ha denunciato il fatto che diversi progetti, per non dire tutti, sono stati affidati a professionisti esterni, amici magari dell’assessore di turno, ai quali il Comune ha pagato e dovrà pagare gli onorari per la progettazione, come nel caso di quello per la riqualificazione di Piazza Mameli che costa ben 25 mila euro.
Il consigliere Walter Alagna, nel rimarcare ancora una volta l’assenza in aula del sindaco, ha lamentato il fatto che “l’Amministrazione continua a non informare il Consiglio delle sue scelte che incidono sul bilancio che dovrà presto essere portato all’esame dell’aula, chiedendosi dove si dovrà andare a finire , cosa si sta facendo per migliorare l’offerta turistica ed ancora se il Comune s’è dato un Piano Urbano del Traffico.
Tra gli altri interventi, nel corso della successiva votazione in aula dei punti relativi ad alcuni debiti fuori bilancio, quello del presidente Enzo Sturiano “che ha ringraziato i consiglieri di opposizione per la loro presenza in aula (i 12 che hanno mantenuto il numero legale sono stati: Sturiano, Fici, Maggio, Walter Alagna, Cordaro, De Maria, Ingrassia, Augugliaro, Rodriguez, Eleonora Milazzo, Russo e Galfano), stigmatizzando invece “la latitanza quasi sistematica di diversi rappresentanti della presunta maggioranza e, in particolare, dei consiglieri Accardi e Fazzino, consiglieri di riferimento dell’assessore Lo Curto, la quale –ha detto Sturiano- ieri sera, prima della votazione dell’atto di censura, voleva impartire “lezioni di dignità e di etica” ai consiglieri in aula”.
Alle interrogazioni presentate in aula ha risposto l’assessore alle Finanze Antonio Provenzano. In particolare, sulle nuove divise dei vigili urbani Provenzano ha detto che l’Ufficio contratti, dopo la gara, definite le contestazioni sollevate da una ditta, potrà finalmente provvedere alla consegna. Riguardo l’Enoteca Comunale ha riferito che, sin qui, chi l’ha gestita ha avuto grosse difficoltà e pochi introiti per cui l’Amministrazione sta sperimentando di gestirla “in house” con i propri dipendenti. Sugli incarichi dati a progettisti esterni ha detto che il Comune, in pianta organica, all’Ufficio Tecnico dispone di un solo ingegnere (Palmeri) e che i progetti cui si riferiva Anastasi andavano predisposti in tempo, per cercare di ottenere finanziamenti nazionali ed europei per come è avvenuto per altre opere.
Riguardo le ordinanze firmate e poi revocate o modificate, l’assessore Provenzano ha chiarito che, a volte, può succedere, specie dopo un confronto democratico con i soggetti interessati che portano avanti le loro ragioni. Sulla stabilizzazione dei precari sollecitata dal consigliere Augugliaro, ha riferito che non tollera alcuna strumentalizzazione e che bisogna attendere come si muoverà la Regione, fermo restando che l’A.C. sa bene qual è l’importanza, nei vari uffici, dei cosiddetti contrattisti.
In precedenza, sul non funzionamento dell’orologio “storico” di Palazzo VII Aprile ha risposto lo stesso presidente del Consiglio comunale Enzo Sturiano, il quale ha detto che la gara è stata espletata, ma “per motivi di sicurezza e di assunzione diretta di responsabilità non farà salire nessuno sul cornicione dove si trova il meccanismo dell’orologio, se prima non verrà ufficializzato l’incarico con apposita determina”.
 



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