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02/07/2014 00:44:00

L'obbligo senza sanzione di pagare utilizzando le carte di credito o di debito

di Leonardo Agate In questi giorni scatta per gli artigiani, i commercianti e i professionisti l'obbligo di accettare i pagamenti, di importo superiore ai trenta euro, con il Pos, che é quello strumento dove si possono inserire le carte di credito o di debito. Il pagatore può anche pagare con assegni o con bonifici. Il tutto ai fini della tracciabilità. Si tratta di un provvedimento stabilito sotto il governo Monti, la cui esecuzione é slittata fino ad ora. In Italia c'é un'enorme evasione fiscale, qualcosa come 130 miliardi di euro, come tre finanziarie insomma. Mentre il differenziale tra i titoli tedeschi e i nostri é progressivamente diminuito, l'evasione é rimasta stabile negli anni, o é aumentata. Nonostante tutti i provvedimenti escogitati dal ministero delle Finanze, gli evasori continuano a prosperare. Il fatto che lo Stato pretende molto dal contribuente, e non dà in cambio servizi corrispondenti, spinge chi può a ingannare lo Stato nella dichiarazione delle proprie entrate. A mali estremi, estremi rimedi.
Anche l'entrata in vigore di quest'ultima decisione governativa lascerà il tempo che trova. Infatti, il legislatore ha dimenticato di applicare una sanzione a chi sgarra. Se un commerciante, un artigiano o un professionista non si dota del Pos, benché ne ha l'obbligo, non sarà sanzionato. E' una norma che prescrive un obbligo senza sanzione. E' come se non ci fosse sanzione per il divieto di sosta, o per l'eccesso di velocità. Naturalmente tutti posteggerebbero nei luoghi vietati o userebbero le strade, se gli andasse, come circuiti di competizioni sportive.
Come possa il nostro Paese avere credibilità a Bruxelles, in modo da ottenere quell'allentamento dei limiti di indebitamento periodicamente richiesto dai nostri governi, é un mistero. E' sicuro, invece, che i partner europei commenteranno ancora una volta che del nostro Pese non ci si può fidare.
Quest'ultima ridicola decisione, dell'obbligo senza sanzione, non é nuova, ma si alimenta di un modo di ragionare tutto nostrano, de noantri. Tutti, andando in treno, abbiamo letto gli adesivi sugli sportelli. "E' severamente vietato aprire la porta mentre il treno é in movimento". Perché, mi chiedo, se fosse solo vietato, potremmo aprirla?
Un allibito signore, rispettoso di tutte le norme, si trovò un giorno a viaggiare a Napoli su un'auto guidata da un napoletano. Poiché il conducente entrava spesso nei sensi vietati, timoroso glielo fece rilevare. Quello gli rispose che il rosso dei semafori era in verità rossetto, e poteva non fare ostacolo alla necessità di abbreviare il tragitto. Con le tasse che lo Stato, poi, mette sul carburante, bisognava in ogni modo adattarsi. Nemmeno la previsione delle sanzioni ci scoraggia dal violare la legge. Figuriamoci di una prescrizione senza sanzioni.
In questo Bel Paese siamo fra gli ultimi europei nell'utilizzo delle carte di credito e di debito. Né la situazione migliorerà di molto se non sarà prevista un'adeguata sanzione a chi, commercianti, artigiani e professionisti, non si adeguerà all'obbligo di impiantare ed utilizzare il Pos.