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23/08/2014 06:50:00

Il salemitano Dario Rizzotto, accusato dell’omicidio della compagna, fa scena muta

 Sono gli avvocati marsalesi Stefano Pellegrino e Vito Cimiotta a difendere il 35enne pregiudicato salemitano Dario Rizzotto, arrestato dai carabinieri di Fiorenzuola (Piacenza) con l’accusa di aver ucciso la compagna, la 37enne sarda Daniela Puddu, gettandola dalla finestra al terzo piano del suo appartamento. Sarebbe stato quello, la sera del 14 giugno scorso, il drammatico epilogo di una lite scoppiata per gelosia. Rizzotto, che ai carabinieri aveva detto che la donna si era suicidata, si sarebbe, infatti, accorto che questa inviava messaggi, tramite facebook, all’ex fidanzato, un indiano che abita in Valdarda. Quella sera, il pregiudicato avrebbe assunto droga e alcool. Sospettato sin da subito, Rizzotto, durante i primi interrogatori è caduto più volte in contraddizione. Sia per quanto riguarda le modalità con le quali avrebbe comprato la droga a Milano, sia su come si fosse procurato alcune ferite al collo. Tutti elementi che, insieme al ritrovamento della collanina spezzata della donna e alla posizione al suolo del corpo della vittima, sono sfociati nell’accusa di omicidio. Intanto, per chiarire meglio la dinamica della caduta, la Procura piacentina ha disposto una perizia di un esperto dell’università di Pavia. Adesso, davanti al gip di Piacenza, nell’interrogatorio di garanza dopo l’arresto, si è avvalso della facoltà di non rispondere. Ha fatto scena muta. Tipico comportamento di chi sa che parlando potrebbe solo aggravare la sua posizione. Gli investigatori spiegano che Rizzotto è ‘’noto per avere una personalità violenta’’. Ha, infatti, precedenti penali e di polizia per maltrattamenti in danno dell’ex moglie. In seguito a ciò ha ricevuto un provvedimento di non avvicinamento all’ex tetto coniugale. Lo scorso anno, inoltre, la Procura di Marsala gli ha notificato un avviso conclusione indagini per lesioni gravi, minacce e furto in danno di un venditore ambulante tunisino, al quale furono danneggiati anche i mezzi (furgone e bancarella) con cui stava svolgendo la sua attività. Indagati anche Francesco Graffeo e Michele Rizzotto. I fatti contestati si sono svolti, a Salemi, nel 2011. La vittima è Fathalah Azzouz, al quale sarebbero stati rubati diversi capi di abbigliamento esposti sulla bancarella e custoditi nel furgone. Il nordafricano, che poi denunciò tutto ai carabinieri, fu preso a calci e pugni e insultato con frasi a sfondo razzistico. La vittima, per nulla disposta a subire, poi raccontò tutto ai carabinieri di Salemi.