Quantcast
×
 
 
27/08/2014 19:45:00

Francesco Carofiglio, "Voglio vivere una volta sola". La storia di Violette

 Mi chiamo Violette.

I miei genitori si chiamano Emma e Leonard. I miei fratelli Jean e Augustin.

E io non sono mai nata.

Adesso non immaginatevi una storia triste, di figli scomparsi prematuramente e cose del genere.

Tranquilli.

Io non sono mai nata davvero, mai messa al mondo, mai concepita.

Ma fortemente voluta da tutti.

 

La vita di Violette è uguale a quella di tante bambine. Due fratelli, Jean e Augustin, una madre premurosa, un padre completamente assorbito dal lavoro. Un cane, Javert, conosciuto per caso e amato all’istante. E tante case: la prima a Roma, poi a Parigi, infine a Plouzané, in Bretagna, a pochi metri dal mare, il posto migliore per curare le ferite dei sogni non realizzati.

Le giornate di Violette corrono leggere, come quelle di tanti bambini, tra passeggiate, chiacchiere, giochi e letture. Le notti sono diverse. Perché Violette non dorme, cammina al buio, i piedi scalzi, l’abito celeste. Riempie le ore contando i libri dei genitori, tremilaottocentosettantotto per l’esattezza, sistema tutti i ricordi nel ricordario, per non perderli più. E ogni giorno guarda il mondo e lo vede cambiare, le persone vanno a una velocità differente, crescono, invecchiano, spariscono. Invece lei rimane sempre la stessa, le stesse mani, lo stesso viso.

Perché Violette è la bambina che non c’è. Non è mai nata, è il desiderio perfetto di tutti loro, mamma, papà, Jean e Augustin. Eppure vive, ride, corre, esiste, almeno fino a quando qualcuno continuerà a pensarla.

Sulla linea sottile che divide la realtà dal sogno Violette ci racconta un mondo normale e fantastico con una leggerezza pensosa che rende “la frivolezza pesante e opaca”, raccogliendo gli attimi, le emozioni, e i gesti che nessuno riuscirebbe mai a pensare.

 

Francesco Carofiglio ha saputo creare un personaggio incantevole con una voce narrante difficile da dimenticare. Perché ci interroga inevitabilmente su cosa è davvero reale. Su cosa, alla fine, rimane, quando tutto sembra svanire.

 

 

Francesco Carofiglio

Nato a Bari, scrittore, architetto e regista. Oltre a L’estate del cane nero, Ritorno nella valle degli Angeli e Radiopirata (tutti usciti per Marsilio), ha pubblicato per BUR il romanzo With or without you e per Rizzoli, in coppia con suo fratello Gianrico, nel 2007 la graphic novel Cacciatori nelle tenebre e nel 2014La casa nel bosco. Nel 2013, per Piemme, ha scritto Wok, un romanzo di formazione ambientato negli Stati Uniti.