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29/11/2014 06:55:00

Legge di Stabilità alla Camera ecco le misure più importanti. Mazzata per la Sicilia

La Legge di stabilità è arrivata alla Camera. Probabilmente il Governo chiederà la fiducia. Ecco le principali modifiche apportate in commissione Bilancio al testo che approda in aula.
PENSIONI D'ORO. Arriva un tetto per gli assegni previdenziali di medici, professori universitari, magistrati e grand commis, anche «quelli già liquidati» ma «dal 2015». Cancellate invece le penalizzazioni per chi andava in pensione prima dei 62 anni pur avendo raggiunto l'anzianità contributiva. La misura avrà effetto sulle pensioni a partire dal 2015 e si applicherà a quanti matureranno il requisito di anzianità contributiva entro il 31 dicembre 2017.
FINANZIAMENTO PARTITI. Si chiariscono le norme in vigore. Anche candidati ed eletti, e chi versa mensilmente, come vincolato da statuto, una quota della sua indennità al partito, può detrarre il versamento dalle tasse, perché considerato «erogazione liberale».
BANCHE DATI ANTI-EVASIONE. L'Agenzia delle entrate potrà usarle a pieno, senza concentrarsi sulle liste selezionate, cioè solo sui contribuenti a maggior rischio evasione, come era stato previsto dal dl Salva-Italia.
BONUS BEBÈ. Assegno solo per i nuclei familiari che presenteranno un Isee non superiore ai 25 mila euro, che raddoppia sotto quota 7mila.
BUONI ACQUISTO PER LE MAMME. Arrivano 1.000 euro all'anno in buoni acquisto per le mamme che hanno almeno quattro figli e un reddito Isee inferiore a 8.500 euro, pari a circa 32mila euro di Ise, con cui poter comprare prodotti e servizi per i figli.
FONDO FAMIGLIA, ASILI E SLA. Nel 2015 le risorse del Fondo famiglia si riducono rispetto al ddl del governo, perché utilizzate per finanziare varie misure. Il taglio finanzia le non-autosufficienze (il cui fondo sale a 400 milioni) e gli asili: i 100 milioni di euro stanziati nel 2015 vengono presi da qui infatti e non più dal fondo per le politiche sociali.
STOP RATE MUTUI. Tre mesi di tempo per nuove misure per garantire la sospensione del pagamento della quota capitale di mutui e finanziamenti a famiglie e micro e piccole e medie.
POVERI. Arrivano quasi 8 milioni, per il 2015, per distribuire pasti ai più poveri.
BUONI PASTO. Sale la soglia di deducibilità dei buoni pasto elettronici da 5,29 a 7 euro, se elettronici.
AMMORTIZZATORI. La dote aggiuntiva si ferma a 200 milioni all'anno nel biennio 2015-2016.
ECOBONUS. Prorogato, al 65%, a tutto il 2015 non solo per l'efficienza energetica ma anche per gli interventi di consolidamento antisismico.
PATRONATI. Dimezzati i tagli: scendono a 75 milioni. Arriva però anche una riforma del settore: i patronati verranno ridotti a un terzo, vale a dire una decina.
EBOLA. 5 milioni nel 2015 e nel biennio successivo per «potenziare le misure di sorveglianza e di contrasto delle malattie infettive» e quindi anche per la lotta contro l'ebola.
PARTECIPATE. Paletti più stringenti per la razionalizzazione delle società partecipate, non solo degli enti locali, ma anche di «camere di commercio, università e istituti di istruzione universitaria pubblici e autorità portuali».
FREQUENZE TV. Le frequenze del digitale terrestre non affidate in gara dovranno ora essere rese disponibili per le emittenti locali. EXPO. Niente spending review e via libera alle assunzioni anche con forme contrattuali flessibili.
AMIANTO. Benefici previdenziali per i lavoratori che sono stati esposti all'amianto.
WI-FI E HOTEL. Il credito di imposta legato al wi-fi per hotel e alberghi sarà concesso solo se il servizio sarà gratuito e con una velocità di connessione pari almeno ad 1 megabit.
DEFICIT. Recepite le modifiche concordate con l'Ue per ridurre il deficit di 4,5 miliardi (circa 0,3 punti di Pil).
REVERSE CHARGE E SALVAGUARDIA. Estesa la reverse charge a ipermercati, supermercati e discount alimentari e ai ‘pallets', vale a dire i bancali di legno. Serve però l'ok di Bruxelles. In sua mancanza scatterà una clausola di salvaguardia sulle accise della benzina.
SABATINI BIS. Sale da 2,5 a 5 miliardi di euro l'importo massimo del plafond costituito presso Cassa depositi e prestiti, utilizzato per finanziare le imprese.
MADE IN ITALY. Arrivano nuove risorse: 130 milioni di euro nel 2015, 50 nel 2016 e 40 nel 2017.
DEBITI-CREDITI. Proroga di un anno alla compensazione dei debiti con i crediti delle imprese verso la Pa.
AGRICOLTURA. Sconti Irap anche per i lavoratori neoassunti dell'agricoltura.
POLIZIA. Via libera alle assunzioni. Viene autorizzato lo scorrimento delle graduatorie dei concorsi banditi nel 2012 e indetti nel 2013.
SCUOLA. Il piano straordinario di assunzioni non è più limitata ai docenti. Previste novità anche per le commissioni dell'esame di maturità.
E-BOOK. L'Iva passa al 4%, come per i libri cartacei.
COMUNI. Resta il taglio di 1,2 miliardi ma potrà essere coperto anche da riduzioni degli investimenti. Gli enti locali che decideranno di aggregarsi saranno esentati dal patto di stabilità interno per 5 anni. Ai comuni poi andrà una quota pari al 55% delle maggiorazioni dei tributi che arrivano grazie alla lotta all'evasione e relativi a tutte le operazioni che li vedono coinvolti in primo piano.
FONDO EMERGENZE. In arrivo 60 milioni in più nel 2015 per le calamità naturali.

L'art. 12 del disegno di Legge di stabilità (sgravi contributivi per assunzioni a tempo indeterminato), prevede di finanziare la misura utilizzando le risorse del Fondo azione e coesione «non impegnate entro il 30 settembre del 2014». Una mazzata per la Sicilia che su circa 1 miliardo e 900 milioni di euro ha impegnato il 40% di cui 450 milioni di euro per il Piano giovani che, a causa delle note vicissitudini, non sono stati ancora impegnati.
Il rischi , è che con le risorse destinate al Sud si finanzino le imprese del Centro-Nord dove, verosimilmente, si registrerà il maggior numero di assunzioni a tempo indeterminato. Del problema è stato investito dall'Anci Sicilia il sottosegretario alla Presidenza, Graziano Delrio. Ma anche il presidente della Regione, Rosario Crocetta, ha fatto sentire la propria voce. Per Franco Scancarello, del coordinamento dirigenti regionali della Uil, «il governo Renzi non può fare questo scippo alla Sicilia». Ma se prevarrà la linea del voto di fiducia, saranno guai seri per la Regione che con parte di queste risorse avrebbe dovuto avviare la programmazione europea 2014-2020.

“Se l’art.12 della Legge di Stabilità 2015 venisse approvato nel’attuale versione – aggiunge Paolo Amenta, vice presidente dell’Associazione con delega alle Politiche sociali e di sviluppo - abbiamo scoperto che il governo nazionale per garantire gli “Sgravi contributivi per assunzioni a tempo indeterminato” ricaverà la copertura finanziaria necessaria, dai fondi previsti per il Piano di Azione e Coesione che non sono stati impegnati entro il 30 settembre 2014. Di fatto, però, molte delle opere che attingono ai Pac seppure non siano state formalmente affidate sono già in fase di appalto.”
“Voglio precisare che tali risorse, in Sicilia, - continua Amenta - sono assolutamente necessarie per la riqualificazione dei centri urbani, per l’impiantistica sportiva e, soprattutto, per i servizi sociali destinati in particolare ad anziani e bambini. Il governo nazionale ha preso, di fatto, in maniera unilaterale la decisione di tagliare i fondi non utilizzati entro il 30 settembre, non rendendosi conto che le amministrazioni comunali dell’Isola, e in particolare i cittadini, non potranno sopportare un taglio di questa portata che provocherà un ennesimo disastro economico”.
“Se si verificasse il definanziamento dei fondi Pac - conclude Luca Cannata, vice presidente vicario dell’AnciSicilia – sarebbe la dimostrazione pratica di una totale disattenzione nei confronti degli investimenti sul territorio siciliano. Pertanto, potremmo anche dichiarare che il governo regionale sia incapace di adempiere al proprio ruolo di tutela degli interessi di sviluppo della nostra regione”.