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05/01/2015 22:26:00

A Trapani le società partecipate del Comune peccano in trasparenza. Ecco la situazione

 I siti internet delle società partecipate del Comune di Trapani non rispecchiano gli obblighi di legge previsti in termini di trasparenza delle informazioni per come, invece, previsto dal Decreto Legislativo n. 33 del 2013.

E’ per questo motivo che il Movimento Consumatori di Trapani, dopo aver rilevato le diffuse inadempienze, ha scritto, al sindaco Vito Damiano.

«La trasparenza, ovvero la pubblicazione sui siti internet aziendali di tutta una serie di informazioni, secondo la leggespiega Natale Salvo, segretario del Movimento Consumatori ha lo scopo di favorire forme diffuse di controllo sul  perseguimento delle  funzioni  istituzionali e sull’utilizzo delle risorse pubbliche. L’inadempimento delle società partecipate comunali, in sostanza, non è un problema marginale, ma ha una propria importanza nella lotta alla corruzione ed agli sprechi pubblici».

«In particolare - precisa l’avv. Attilio Bonavires, presidente dell’associazione di tutela degli interessi diffusi -, abbiamo rilevato che il sito internet dell’ATM Spa, la nostra municipalizzata dei trasporti, non pubblica alcuno dei dati previsti dal Decreto 33/2013 e lo abbiamo contestato alla Direzione dell’Azienda. Proprio in questi giorni, però,il presidente Giuseppe Randazzo, con una nota indirizzata al Movimento Consumatori di Trapani e, per conoscenza, al sindaco Vito Damiano, ha assicurato che è in corso di costruzione un nuovo sito internet che permetterà l’accesso ed una navigazione più agevole ed, in questo contesto, è già previsto l’adeguamento alle disposizioni di cui al Decreto legislativo n. 33/2013».

«Cosa dovrebbero, fra l’altro, in particolare, pubblicare i siti interne delle partecipate? I Bilanci aziendali; i nominati, i curriculum e le indennità di tutti i consulenti, esperti e revisori; i tassi di assenza del personale; i canoni di locazione passiva ed attiva dell’Ente; le dichiarazioni reddituali degli Organi politici societari», spiega, ancora, Natale Salvo. «In caso di inadempimento, secondo la legge – precisa, infine, il segretario del Movimento Consumatori -, sono previste pure sanzioni pecuniarie che ammontano sino a 10 mila euro».

Ma, purtroppo, anche gli altri siti internet delle Partecipate comunali, purtroppo, non sono da meno dell’ATM. Anche Luglio Musicale, Trapani Servizi, Biblioteca Fardelliana, chi più e chi meno, presentano profonde lacune sul lato della trasparenza delle informazioni. Anche per questi Enti, nei prossimi giorni, il Movimento Consumatori formalizzerà le diffide a regolarizzarsi.