Nel 2013 il 39,5% degli studenti italiani si è recato a scuola (o all’università) in automobile. In questa percentuale sono inclusi sia gli studenti che hanno utilizzato l’auto come conducenti (4,6%) sia quelli che l’hanno utilizzata come passeggeri (34,9%). Negli ultimi venti anni, e cioè dal 1994 al 2013, la quota di studenti che si recano a scuola in auto ha guadagnato 8,1 punti percentuali, passando dal 31,4% al 39,5%.
L’elaborazione da cui derivano questi dati, realizzata dal Centro Studi Continental su dati Istat, presenta anche un prospetto regionale. La regione in cui gli studenti utilizzano maggiormente l’auto per recarsi a scuola è la Toscana, dove l’auto è utilizzata dal 55,2% degli studenti e vi è stato anche un sostenuto incremento rispetto al 1994 (+18,3 punti percentuali). Alla Toscana segue l’Umbria (51,9%, con un aumento di 13,7 punti percentuali). Il podio regionale si chiude con l’Emilia Romagna (50,7%; la crescita sul 1994 è stata di 9,3 punti percentuali). In coda alla classifica delle regioni italiane troviamo la Puglia (29,5%), la Liguria (28,1%) ed il Trentino Alto Adige (19,9%).
Non tutte le regioni hanno fatto registrare una crescita della quota di studenti che vanno a scuola in auto: vi è una regione in controtendenza, e cioè la Puglia, dove si è passati dal 31,4% del 1994 al 29,5% del 2013. Un’altra doverosa segnalazione va fatta per la regione che nel corso dei vent’anni presi in considerazione ha fatto registrare il maggior aumento della quota di studenti che vanno a scuola in auto: si tratta del Molise, dove l’aumento è stato di 19,7 punti percentuali.
La crescita della quota di studenti che utilizza l’automobile per andare a scuola, registrata negli ultimi venti anni, conferma il ruolo fondamentale che l’auto gioca nel nostro Paese per la mobilità privata. Questa situazione sembra destinata a durare ancora a lungo, visto che le alternative all’uso dell’auto sono poco efficienti, e visto anche che la situazione di crisi economica non permette di effettuare gli investimenti necessari per ammodernare la nostra rete di trasporti e portarla allo stesso livello qualitativo di quella dei maggiori paesi europei.
Studenti che si recano a scuola o all’università in automobile
REGIONE |
1994 |
2013 |
Toscana |
36,9 |
55,2 |
Umbria |
38,2 |
51,9 |
Emilia-Romagna |
41,4 |
50,7 |
Piemonte |
35,2 |
47,1 |
Friuli-Venezia Giulia |
29,9 |
42,7 |
Abruzzo |
30,4 |
42,5 |
Marche |
37,8 |
41,8 |
Lazio |
29,8 |
41,2 |
Veneto |
32,5 |
40,9 |
Valle d’Aosta |
35,4 |
40,3 |
Molise |
20,4 |
40,1 |
Sicilia |
33,7 |
39,7 |
Basilicata |
20,4 |
39,7 |
Calabria |
27,6 |
39,5 |
Sardegna |
24,3 |
39,4 |
Lombardia |
33,8 |
37,4 |
Campania |
25,1 |
30,5 |
Puglia |
31,4 |
29,5 |
Liguria |
25 |
28,1 |
Trentino-Alto Adige |
17,9 |
19,9 |
Italia |
31,4 |
39,5 |
Fonte: elaborazione del Centro Studi Continental su dati Aci |
Da: Auto