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09/04/2015 12:13:00

Infestazione da ossiuri (enterobiosi o elmentiasi)

L'infestazione da ossiuri è una delle parassitosi intestinali più comuni nelle zone temperate. Caratterizzata da prurito perianale, l'infestazione da ossiuri è causata dal verme Enterobius vermicularis (ossiuro) che alberga nell'intestino dell'uomo. Circa il 20% dei bambini è colpito da infestazione da ossiuri, un tasso che aumenta in condizioni di promiscuità. Le uova del verme possono essere inalate o ingerite con la terra dove sono state lasciate da animali che hanno defecato. Spesso il passaggio avviene per trasferimento delle uova del parassita dalla zona anale agli oggetti di uso comune, come giocattoli, lenzuola, indumenti intimi, asciugamani e poi di nuovo alla bocca. Il passaggio attraverso le dita è anche all'origine dell'auto-infestazione perché le uova possono resistere all'esterno anche per alcune settimane. Oltre alla promiscuità, un fattore di rischio è la disbiosi intestinale. Il ciclo vitale e la riproduzione del parassita dipendono dalla specie coinvolta; la maggior parte dei vermi (elminti) depone le uova nella parte terminale dell'intestino, altri nella colecisti o nell'appendice. Per limitare il rischio di trasmissione è utile lavare meticolosamente le mani e tenere ben pulite le unghie. L'infestazione da ossiuri può anche essere asintomatica, tuttavia spesso si palesa con un prurito anale dopo circa un mese dall'ingestione delle uova che si schiudono nell'intestino tenue. Con il passaggio nell'intestino crasso le larve maturano e il verme si attacca con la testa alle pareti interne dove inizia a proliferare. A distanza di alcune settimane i vermi femmina migrano verso il retto dove depositano migliaia di uova. La presenza di vermi può anche alterare la qualità della flora batterica senza gravi conseguenze. Il grattamento nella zona peri-anale peggiora durante le ore notturne e può provocare escoriazioni, eczemi e infezioni batteriche anche a livello vaginale nelle femmine. Sintomi quali insonnia, irrequietezza, dolori addominali possono essere associati alla parassitosi sebbene non esista un nesso causale comprovato. La presenza del verme femmina, in forma di filamenti bianchi e mobili della lunghezza di circa 1 cm visibili a occhio nudo negli escrementi e nella regione perianale, è la prova dell'infestazione di ossiuri. Di notte, i vermi adulti possono essere visti sulle lenzuola o intorno al retto. Le uova vanno ricercate al mattino presto nelle pieghe perianali con una striscia di nastro adesivo trasparente che verrà analizzata al microscopio dal laboratorio. L'infestazione da ossiuri si eradica nel 90% dei casi con una singola somministrazione di vermifugo (sciroppo o compresse) da parte del soggetto colpito e dei familiari. Potrebbe essere necessario ripetere il trattamento dopo due settimane. Per ridurre il rischio di re-infestazioni si consiglia anche di cambiare spesso la biancheria e l'intimo.

 

 

Dott. Angelo Tummarello

Pediatra di famiglia

Consigliere regionale della Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale

Ricercatore e divulgatore scientifico

Marsala

Cell.360409851

Email: dott.a_tummarello@libero.it