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05/06/2015 06:27:00

Massimo Grillo: "Cresce l'entusiasmo intorno a me. Il mio avversario accetti il confronto"

 Massimo Grillo, candidato Sindaco per Marsala, al ballottaggio per un soffio. Come va?
Bene. Tantissimi amici mi hanno mostrato il loro entusiasmo. Comincia un confronto a tu per tu e lo vincerò.
Le piacerebbe un faccia a faccia con Di Girolamo?
Non credo si possa sottrarre. Sarebbe una mancanza di rispetto per i cittadini. Non può non esserci un confronto elettorale, non si è mai verificato da nessuna parte.
Lei era convinto di essere avanti, alla vigilia del voto.
Avevamo certezza di un evidente rimonta, che c’è stata. Quando abbiamo cominciato un mese e mezzo fa la campagna elettorale, loro partivano, secondo i sondaggi, dal 63%. Li abbiamo invece portati al ballottaggio: una flessione, quella di Di Girolamo, evidente.
E come se la spiega?
Più il cittadino conosce il candidato Di Girolamo, più lo sente parlare, più Di Girolamo perde voti.
Il problema riguarda la persona o il programma di Di Girolamo?
Il programma neanche c’è.
Allora è per questo Di Girolamo che non vuole confrontarsi con lei?
Si. Evita qualsiasi tipo di comparsa pubblica che duri molto, anche. Nel suo comizio finale, in piazza, lui ha parlato cinque minuti. Prima hanno parlato i suoi capi…
E’ diretto da altri, Di Girolamo.
Si. Quando io sono stato nella sede del Pd perchè Di Girolamo ci voleva suoi alleati, abbiamo capito la sua totale inadeguatezza, e mi sono preso quel giorno anche un applauso dalla base del Pd perchè ho posto in evidenza tutte le criticità di quell’alleanza….
Lei ha preso molti voti in meno della sua coalizione. Fatta la tara a coloro che hanno sbagliato, c’è la sensazione che non si sia trattato di un caso…
La scheda elettorale, anche con il fatto della novità della doppia preferenza, ha creato diversa confusione tra gli elettori. Molte schede sono state annullate.
Ma nel suo caso si può pensare che ci sia anche dell’altro.
Molti candidati al consiglio comunale purtroppo non sono entrati nella logica della squadra, e non hanno avuto il tempo di spiegare bene come si votava per il Sindaco.
Secondo lei dalle parti di Di Girolamo hanno un po’ di paura per il ballottaggio?
Le rimonte sono nella storia del ballottaggio. E’una sfida tra persone, non tra partiti.
Salvatore Lombardo, lunedì sera, era al suo comitato, Grillo, a dettare la linea. L’ex Sindaco è passato dall’essere un supporter silenzioso al suo testimonial principale.
Il notaio Lombardo sa che questa non è una coalizione di centrodestra, come qualcuno cerca di dire per intorbidire le acque. La mia è una coalizione civica con personalità di prestigio come Lombardo. Lui vuole, come noi, riportare Marsala al centro della politica. Sa che Di Girolamo è inadeguato, e che Marsala ha bisogno di un Sindaco vero. La settimana prossima cercheremo di spiegare questo messaggio a tutti i marsalesi.
Lei ha parlato in questo mese dei suoi cinque grandi progetti: dal tram treno alla talassoterapia. Non pensa che magari era il caso di parlare di cose di più stretto interesse dei cittadini? Strisce pedonali, marciapiedi…
Quando noi parliamo di mobilità, di tram treno, di trasporti, diciamo a tutti gli studenti marsalesi che possono arrivare a casa dopo dieci minuti, anzichè dopo due ore. E’ una cosa di loro diretto interesse. Dall’altra parte, il mio avversario ha parlato solo di buche, lampadine, fermate dei bus, perchè non ha altro da dire. Io invece dico di più: sarò un Sindaco che non si occuperà solo dell’ordinaria amministrazione, ma cercherò di creare sviluppo e occupazione con questi progetti.
Di Girolamo dice che lei promette posti di lavoro che non può mantenere.
Una buona amministrazione può creare occupazione e lavoro per i cittadini. Non è la logica della promessa di posti di lavoro, la mia, e la logica della promessa dello sviluppo della città. Questi miei cinque progetti rimetteranno con sicurezza in moto la nostra città. Il mio avversario ha solo in mente l’ordinaria amministrazione.
Alberto Di Girolamo fa appello al voto degli elettori del Movimento Cinque Stelle e promette di dimezzarsi l’indennità. Lei come vuole “sedurre” i pentastellati.
Io, su certe logiche della politica, ho cominciato a protestare prima di Beppe Grillo. Io non ho bisogno, perchè è demagogia, dire che mi taglio lo stipendio da Sindaco, perchè è la mia storia che parla: ho rinunciato a stipendio e pensione da parlamentare contro proprio la cattiva politica. Nel mio programma sono previste iniziative dirette per la partecipazione popolare: il 5% dei cittadini può presentare delibere in consiglio comunale, ad esempio. Chiedo di essere valutato su questo. Dall’altra parte ci sono 40 anni di politica, in comitati di gestione delle Asl, una dimissione da presidente del consiglio comunale per un avviso di garanzia, l’incapacità a confrontarsi con gli avversari.

 



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