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04/10/2015 06:30:00

Salemi. Il mondo del calcio in subbuglio Anche l’Olimpia chiude dopo sedici anni

 

Il calcio, come metafora della vita, avevamo detto in un nostro precedente articolo. Ce ne dà un’ulteriore conferma una nota inviataci dall’Asd Olimpia Salemi . A partire dall’imminente apertura della nuova stagione sportiva, l’associazione cessa ogni attività. Sospensione la definisce, eufemisticamente. E non poteva essere diversamente. Viene confermata così la tesi secondo cui ad una città in lento ma inesorabile declino non può non corrispondere anche la crisi di attività calcistiche organizzate. Dopo l’estinzione della gloriosa US Salemi, sia pure rinata sotto nuove spoglie e sigla, ora è il turno di “Olimpia Salemi” che si apprestava a celebrare la 17^ stagione sportiva. Con un curriculum di tutto rispetto l’ Associazione, nata nel 1999, grazie alla passione di alcuni dirigenti, tra cui il popolare Baldassare Stallone, il silenzioso tuttofare Franco Crimi, e tecnici provenienti da altre società, con esperienza nel settore del calcio giovanile. Tutti consapevoli di svolgere un ruolo sociale rilevante per la comunità locale. Come deterrente anche a talune devianze giovanili. Insomma la pratica dello sport con lo spirito didattico di inculcare uno stile di vita leale sul piano psicologico e salutare su quello fisiologico. Anni di febbrile ed encomiabile attività quella svolta dall'Olimpia e da tutti riconosciuta.
Per svolgere le attività avevano individuato nel campo sportivo Cappuccini la struttura idonea e ideale anche sul piano logistico.
Lo stato di completo abbandono in cui versava la struttura in quel lontano anno d’inizio, non fu motivo di scoraggiamento. Restava sempre potenzialmente l'impianto ideale da poter utilizzare per lo svolgimento dell'attività. E così, dopo aver stipulato un contratto di comodato d'uso con i padri cappuccini, si misero all'opera per bonificare l'area e rendere praticabile la struttura. Oltre a tanta volontà, ci volle anche un notevole impegno economico per la ristrutturazione del fondo campo, della recinzione e della zona circostante, nonché, dell'area parcheggio. Unica pecca, la mancanza di essenziali strutture ricettive. quali gli spogliatoi. E tuttavia a dispetto di tale carenza, l'attività è durata per sedici lunghissimi anni. I successi numerosi ed indimenticabili non mancarono. I ragazzi della città, compreso il figliolo di chi scrive, hanno avuto uno strumento per portare, in tutta Italia, il nome dell'Associazione. Ma ogni iniziativa non speculativa e portata avanti con enormi sacrifici se non adeguatamente supportata è destinata a fallire e chiudere i battenti. Cosa che puntualmente è avvenuta. Dopo una ponderata riflessione, l’amara decisione.
Frutto, come essi stessi dicono, con una non tanto sottile punta polemica nei confronti dell’Amministrazione Comunale “anche della insensibilità, che in  tutti questi anni, gli amministratori locali hanno mostrato ad affrontare il problema, diversamente da quanto hanno fatto le amministrazioni dei  paesi limitrofi dove esistono ormai impianti parzialmente o completamente ristrutturati, tant'è che per portare avanti i nostri impegni siamo stati costretti ad utilizzare i terreni di gioco dei paesi vicini, in quanto il San Giacomo non è praticabile durante tutto il periodo invernale per evidenti problemi di drenaggio“.                 
Già. Perché Salemi si distingue anche in questo. Se il sindaco Pd Domenico Venuti può contare, a differenza del collega della vicina Marsala, sulla lealtà e sulla solidità della sua maggioranza, con addirittura qualche supporto in più proveniente, a corrente alternata, dalla minoranza, di contro qualche critica o contestazione gli giunge per via indiretta e su argomenti non decisamente “politici”. Questa presa di posizione estrema fatta dall’Olimpia, ove si tenga conto della vicinanza politica tra Baldassare Stallone e il Sindaco, ci sembra esserne una conferma, dopo le contestazioni avute sulla ZTL e non ancora sopite e di nessuno a parlato. Ma non tutto, fortunatamente, è perduto per i giovanissimi che amano il calcio a Salemi. A colmare il vuoto provvederà anche quest’anno l’ “ASD-Città di Salemi” , acronimo che sta per Associazione Sportiva Dilettantistica. Un’Associazione, giunta al suo quarto anno di attività, che si occupa di calcio giovanile, attingendo alle risorse umane di Salemi e Gibellina. Si tratta di una vera e propria scuola che si occupa della crescita fisica Tecnico- Motoria, ma soprattutto sociale, dei bambini nella fascia di età che va dai 5 ai 15 anni. Anima della scuola è il professore Baldo Benenati, già tecnico istruttore nell’”Olimpia Salemi”, coadiuvato dai dirigenti Pietro Caradonna e Giancarlo Conventi.
L'idea di seguire e crescere i bambini con amore, passione e competenza è stato un vecchio obiettivo da sempre coltivato da Benenati, che da un ventennio segue i giovani di Salemi e Gibellina in questa disciplina. “Le responsabilità e gli impegni da portare avanti”- ci dice con soddisfazione il tecnico- sono tanti ma le gioie e le soddisfazioni, che regalano gli allievi per ogni loro piccolo progresso gratificano ogni sacrificio. Tutto ciò naturalmente è reso possibile dal contributo giornaliero che ricevo dai miei tecnici e collaboratori, che si dividono il lavoro nelle diverse fasce d'età, nella conduzione dei gruppi formati negli anni. Una società in crescita, ci assicura, con staff di tutto rispetto, formato da Paolo Scaglione, Giuseppe Marchese, Giuseppe Bruno, Davide Distefano, Daniele Messina, Paolo Pompei.
Oltre al lavoro di Paolo Scaglione, Francesco Di Santo, Giacomo Cusenza la società si avvarrà nella corrente stagione di due nuovi tecnici, Giammalva Antonino e Nastasi Baldo. Quest’ultimo si dedicherà alla crescita generale di tutti i Portieri. L’Associazione, dopo l’abbandono da parte dell’Olimpia, ha siglato in questi giorni un accordo con il Responsabile Guardiano della Comunità parrocchiale Padre Michele dei Padri Cappuccini. L’intesa prevede la fruizione del campo da gioco, in condominio con i giovani delle comunità dei profughi africani, abbastanza numerosi in Città, che giornalmente calcano il rettangolo di gioco. Sono in corso i lavori di pulizia e di messa in sicurezza per i bambini, in attesa di un ulteriore miglioramento della struttura. In questa giocheranno i “grandicelli”, quelli cioè compresi nella fascia di età tra gli 11 e i 15 anni, mentre i “piccoli amici”, tra i 5 e i 7 anni, e i “pulcini”, tra gli 8 e i 10 anni, svolgeranno il lavoro settimanale, curando al massimo l’aspetto ludico, ci tiene o sottolineare più volte Baldo Benenati, nella splendida cornice del Centro Sportivo di Fontana Bianca, una moderna struttura privata dotata di erba sintetica di terza generazione.
“Se non fossi diventato un cantante sarei stato un calciatore... o un rivoluzionario. Il calcio significa libertà, creatività, significa dare libero corso alla propria ispirazione” a dirlo era il grande Bob Marley. Non ci rimane che auguralo al maggior numero di questi uomini di domani.

Franco Ciro Lo Re