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06/10/2015 06:30:00

Mimmo Turano: "Io contro le trivelle. Il Pd? A chiacchiere siamo tutti bravi"

Mimmo Turano, deputato regionale capogruppo all'Ars dell'Udc. La scorsa settimana c'è stato il voto sull'istituzione di un referendum per abrogare quegli articoli del decreto Sblocca Italia che liberalizzerebbero nuove trivellazioni nel Mediterraneo. Il Pd ha votato contro per difendere una scelta del governo Renzi, la cosa però ha creato molte polemiche. Il referendum si farà lo stesso grazie alle altre regioni che invece hanno votato a favore. Lei, ha votato a favore. Che commento fa di questa situazione? Perchè la gente è rimasta perplessa davanti a un Pd che ha diversi sindaci che fanno le battaglie per l'ambiente e anche lo stesso Crocetta e poi in aula vota tutt'altro.

Io non mi arrendo mai. Già sono in campagna elettorale per far passare il referendum. Grazie al contributo delle altre regioni italiane questo referendum si farà. Sono schierato in prima linea, intanto per convincere le persone ad andare a votare.

Perchè se non si raggiunge il quorum del 50% non ha valore il referendum.

Esatto. Poi per dare un'indicazione chiara, perchè lo Sblocca Italia va cambiato senza se e senza ma. Nessuno può diventare il padrone del nostro mare. Quando ero presidente della Provincia di Trapani mi sono attivato su questo punto. Diedi incarico all'università di Palermo che riuscì, grazie al professor Mazzola, a fare una relazione molto importante su cui Report fece un servizio e si bloccarono le inopportune e truffaldine concessioni alla Leon, quella società che attraverso copia e incolla riuscì ad ottenere una serie di attività di ricerca nel nostro mare vicino le Egadi e vicino Campobello.

Anche lei dice “U mare un si spirtusa”?

Certo. Il mare non è proprietà di nessuno. C'è un ecosistema che funziona, sul turismo e su questo ecosistema dobbiamo costruire la nostra prospettiva. Non è stato soltanto un voto mio di libertà di coscienza, ma tutto il gruppo Udc ha votato per il referendum. Ho votato contro la maggioranza, a me non fa piacere ma su alcuni temi sconti non ne faccio a nessuno, neanche al ministro dell'Ambiente che è del mio partito.

I deputati del Pd invece non hanno libertà di coscienza?

Ognuno risponde delle proprie azioni. A chiacchiere siamo tutti bravi, poi nei fatti dobbiamo essere conseguenziali.

Com'è la situazione al Governo Regionale? Il rimpasto col Nuovo Centrodestra? Crocetta, lo vede durare fino a fine legislatura?

Non faccio programmi di lungo termine. Un presidente legittimamente eletto deve arrivare alla fine del mandato. Quando facevo il presidente della Provincia di Trapani c'erano fibrillazioni continue, ognuno organizzava la fronda, poi la politica vinceva. Questo governo nuovo avrà una connotazione politica e questo sarà uno strumento per uscire dalla crisi. Avverto che nei rami dell'amministrazione, dove ci sono dei politici, le cose si muovono più celermente.

Ad esempio?

Baldo Gucciardi è diventato assessore alla Sanità, non è del mio partito, ma in due mesi di gestione ci sono stati dei risultati. In commissione si sono rifatte le piante organiche, ora si sbloccano i concorsi. E' una cosa giusta, poi non so quanti posti saranno messi in concorso. Ma una accelerazione c'è stata, se in un ospedale ci saranno più medici si tratta di un maggiore servizio per i cittadini.

Quindi lei dice, che in un momento di antipolitica la politica serve e risolve i problemi.

Ma la politica non è tutta la stessa. C'è una politica nobile, e una meno qualificata.

La politica serve al territorio e le vicende legate all'aeroporto di Trapani Birgi ne sono l'esempio. E' venuta a mancare la Provincia, ed è venuta a mancare la politica, e ora c'è la Ryanair che minaccia di andarsene. Nella sua palla di vetro cosa vede per i prossimi mesi sull'aeroporto?

Il nuovo Cda dell'Airgest deve preoccuparsi solo di non perdere l'opportunità di Ryanair. Quando è arrivata la Ryanair il presidente della Provincia ero io. La Ryanair ha fatto molto bene al nostro territorio, l'ha sdoganato, ha portato tanti turisti. Quando c'ero io Trapani era collegata con 44 città europee ora sono meno. Dobbiamo lavorare con le capitali europee. Penso ci sia un comportamento irresponsabile da parte di quei comuni che ancora non hanno pagato le quote. Se va via Ryanair qui siamo nei guai.
 

 

 

 



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