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22/10/2015 10:30:00

Castelvetrano, una due giorni in ricordo del Prof. Rosario Di Bella. L'Efebo a Selinunte

Si è svolta a Castelvetrano una due giorni dedicata al ricordo del Prof. Rosario di Bella. Organizzata da alcuni dei tanti amici storici, tra i quali Beppe Bongiorno, Alfredo Finotti e Giovanni Santangelo, per ricordare ad un anno dalla scomparsa l'illustre letterato castelvetranese. Nella giornata di sabato 17 ottobre, presso il piazzale Martiri d'Ungheria, si è tenuta la cerimonia di scopertura della targa che ha intitolato all'emerito studioso, la strada che lo stesso ha percorso per 25 anni per recarsi presso il Liceo Classico Giovanni Pantaleo dove insegnava. Alla presenza dei familiari, di un nutrito gruppo di studenti e di cittadini si è svolta la toccante cerimonia con gli interventi del sindaco e del senatore Bongiorno che hanno ricordato la cifra umana e professionale di “Sarino”, come veniva affettuosamente chiamato il prof. Di Bella.
Domenica, invece, presso la chiesa di San Domenico, si è tenuta una lectio magistralis, curata dall’insigne linguista, filologo e lessicografo italiano prof. Francesco Sabatini, per celebrare l’opera del Di Bella, raffinato “italianista”, studioso della lingua, della letteratura e della cultura italiana. Ad aprire i lavori il Sen. Bongiorno che ha ricordato con grande commozione la lezione di grande umanità che lo stesso Di Bella ha saputo infondere ai suoi allievi e agli amici che hanno avuto la fortuna di conoscerlo.  Questo il saluto del sindaco Errante: “Ho avuto l'onore da Sindaco di aver contribuito a scrivere una bella pagina di storia di questa città. La partecipazione della cittadinanza e il coinvolgimento emotivo che si respirava in tutti i momenti della due giorni, hanno doverosamente onorato un galantuomo di altri tempi.” Dopo gli interventi istituzionali ha preso il via la lectio del professore Sabatini, conosciuto per essere ospite fisso della trasmissione di Rai Uno Mattina in Famiglia, che e' anche presidente onorario dell’Accademia della Crusca e professore emerito dell’Università Roma Tre. Sabatini ha analizzato “La formazione delle lingue di cultura. L’intreccio del siciliano con la nascente lingua italiana”, richiamando implicitamente la passione per la lingua e la cultura italiana del Di Bella".

L’Efebo torna al Parco Archeologico di Selinunte. Venerdì 23 ottobre a mezzogiorno, si terrà l’inaugurazione della mostra che è stata allestita per il ritorno dell’Efebo a Selinunte. Il giovinetto bronzeo dell’Efebo, che è custodito presso il Museo Civico di via Garibaldi, e che è stato temporaneamente trasferito presso il Parco Archeologico di Selinunte, sarà esposto presso la Casa del Viaggiatore, all’interno dell’Acropoli, nell’ambito della mostra “Selinunte accende lo spirito dell’arte greca in Sicilia, precorrendo la via dei Mulini e la Regia trazzera” che è stata ideata e curata dal consulente del Sindaco per la rivalutazione e la riqualificazione culturale del territorio, Dr. Emerico Amari. L’evento che è stato fortemente voluto dall'Amministrazione, ed è realizzato sotto l’alto patrocinio di Expo 2015, è patrocinato dall’Assessorato dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana della Regione Siciliana, dal Parco Archeologico di Selinunte e Cave di Cusa e sponsorizzato dalla compagnia di assicurazioni Willis Italia.
“L'Efebo è uno dei reperti archeologici più importanti e famosi dell’antichità - le parole del sindaco Errante - e senza tema di smentita possiamo parlare di un evento storico, poiché anche se ha viaggiato per il mondo in occasioni particolari, per la prima volta sarà esposto all’interno del Parco Archeologico di Selinunte, per poi fare ritorno tra qualche mese alla sua sede naturale. ” L’evento di venerdì, che vedrà la presenza dei sindaci del territorio e delle scolaresche della città si aprirà con un interessante convegno, organizzato con il patrocinio del Consorzio di ricerca Gian Pietro Ballatore, che si terrà presso i locali della biglietteria del Parco Archeologico a partire dalle 09.30, sul tema dei grani storici siciliani.