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08/01/2016 06:15:00

Linares e la beffa olimpica. Non tutto è perduto. La velista marsalese punta al Mondiale

Punta tutto sul mondiale di Israele e sulla decisione finale del Coni per approdare ai giochi olimpici di Rio de Janeiro 2016. Laura Linares dopo la beffa della Federvela che ha preselezionato per le Olimpiadi Flavia Tartaglini, si sta allenando al meglio per arrivare fisicamente e psicologicamente al meglio all’appuntamento dei mondiali, ultima spiaggia per andare a Rio.
Il 2015 per la velista marsalese si è concluso con la notizia della decisione della Federvela di preselezionare la romana Flavia Tartaglini per la classe Rs:x di Windsurf per le olimpiadi. Una decisione che lascia di stucco la velista marsalese perchè arrivata in netto anticipo rispetto ai tempi previsti dai regolamenti.
Tutto il suo rammarico la Linares lo esprime in una lettera pubblicata sul suo profilo Facebook. La Linares parla di una partita finita prima del 90’, di risultati non proprio eccellenti della Tartaglini che non ha mantenuto i risultati di prestigio. Secondo il regolamento della Federvela gli atleti che accedono alle olimpiadi sono coloro che raggiungono, nel 2015 risultati di prestigio o confermano risultati di eccellenza dell’anno precedente. Ci sono tre classi di merito: A (in cui rientra chi ha ottenuto podi mondiali, europei o ai test event Rio), B (prime 10 posizioni ai mondiali o prime 7 agli europei o prime 5 nei test event Rio). E poi la classe C (Prime 20 posizioni ai mondiali, prime 15 agli europei, e prime 10 al test event.
Nel 2015 la Tartaglini era alla classe B, mentre la Lineres nel gruppo C. Per il 2016 invece la Tartaglini è stata declassata allo stesso gruppo della Linares. Nonostante questo, e sta qui tutto il rammarico della Linares, la Tartaglini, il 12 dicembre scorso, viene preselezionata dalla Federvela. Tutto ciò senza aspettare i mondiali e gli europei del 2016. Ora, per gli europei il tempo non c’è, perchè si terranno a luglio. Ma a febbraio ci sono i Mondiali ai quali parteciperà la velista marsalese e che, da regolamento, possono essere utili a far cambiare la decisione alla Federvela o per lo meno al Coni, che ha l’ultima parola sull’invio degli atleti a Rio. La designazione definitiva deve arrivare, infatti, entro il 30 giugno. Per questo la Linares parla di partita finita prima del 90’.
“Mi è stata così negata la possibilità di esprimermi al meglio avendo il Consiglio Federale fischiato prima del 90esimo minuto e contro la Normativa della Federazione Italiana Vela”.
Dopo lo sfogo la Linares è tornata ad allenarsi, pronta a dare il massimo per i mondiali.
Nel frattempo sulla rete si è scatenato un gran dibattito. E’ stato creato un gruppo su Facebook a sostegno di Laura Linares, il sindaco di Marsala Alberto Di Girolamo l’ha incontrata e le ha omaggiato un riconoscimento cittadino.
Sui siti specializzati di vela si sono susseguiti commenti e analisi del caso Linares. Luca Bontempelli sul blog Vento e Vele della Gazzetta dello Sport ha criticato l’uscita della Linares. Mentre, pubblichiamo in basso, ciò che scrive su “Albaria” Edoardo Ullo.

Lo sfogo di una atleta che si sente tradita da chi dovrebbe invece garantire l’andamento sereno dell’attività per la crescita di tutti gli atleti italiani e delle azzurre appartenenti la Nazionale di Vela Olimpica della quale fanno parte, come atlete di punta, la stessa Linares e Flavia Tartaglini. Quest’ultima rappresenta oggi per la Federvela l’atleta selezionata della flotta femminile, in base alla valutazione dello Staff tecnico che ha considerato anche le regate a cui la Linares non ha partecipato.
Laura Linares, campionessa italiana in carica RS:X si congeda da questo 2015 con un messaggio su Facebook dove spiega i motivi del suo dispiacere e comunque propone un 2016 operoso che onorerà – come ha sottolineato nel messaggio – “con determinazione ed onestà”.
Tuttavia, in primis, sofferma su come il Consiglio Federale della FIV, di recente, abbia ratificato ed ufficializzato la chiusura delle selezioni di partecipazione ai Giochi Olimpici 2016 di Rio de Janeiro di 3 classi. Tra queste anche quella delle tavole a vela RS:X femminile dove è stata scelta Flavia Tartaglini, preselezionata lo scorso anno insieme agli altri due equipaggi ma oggi con risultati che non sono paragonabili agli altri due che rappresenteranno l’Italia alle prossime Olimpiadi in Brasile: Giulia Conti-Francesca Clapchich campionesse del Mondo in carica (recentissimo il successo in Argentina) nella classe 49ER FX e Vittorio Bissaro-Silvia Siculi bronzo agli Europei 2015 nella classe Nacra 17. Risultati questi validissimi per le selezionarsi di Rio 2016 che sono andati al di sopra di quanto previsto dalla normativa della FIV.
L’atleta marsalese si congeda nel messaggio auspicando la vittoria del migliore… ma a partita finita. Così però non è e pertanto le riflessioni e con esse i dubbi partono. Insomma la partita per lei è ancora aperta, ma considerando che sarà il CONI a dire l’ultima parola, viene in mente Alessandra Sensini che oltre ad essere direttore tecnico della Fiv è anche componente della Giunta del CONI.

Questo invece è quanto scrive Fabio Colivicchi, direttore di Saily.it

Laura Linares, la farfalla siciliana, noi l'abbiamo chiamata così perchè leggera leggera da ragazzina volava via e vinceva tutto o quasi con suo windsurf. Poi da adolescente ha continuato. E poi da atleta grande, con voglie olimpiche più che giustificate.

Di Laura si è detto spesso che dietro alla sua leggiadria fisica si celava un'atleta con la A maiuscola, perchè l'agonismo, la voglia di vincere, sono sempre state parte del suo dna di sportiva. Strada facendo Laura atleta e Laura donna hanno incontrato discese e salite, come tutti. Una selezione olimpica per Londra 2012 clamorosamente sfiorata nientemeno che al cospetto di Alessandra Sensini.

La farfalla sembrava sul punto di diventare un jet, in quei mesi. Poi nella vita e nello sport si vince e si perde, e quelle selezioni Laura le perse. Recriminando. Cioè soffrendo non la sconfitta sportiva ma i contorni che ha creduto di vedere. Invece di vedere il bicchiere mezzo pieno (ha conteso fieramente la selezione olimpica alla più grossa atleta della storia olimpica della vela mondiale, è statistica), l'ha voluto vedere mezzo vuoto, e ha finito per svuotare se stessa. Per un po'.

Ma è tornata perchè le farfalle volano, devono farlo. S'è rimessa in gioco. Il dopo Sensini si chiamava Tartaglini o Linares. Gli strascichi del 2012 hanno lasciato qualche tossina nella farfalla, forse le ha impedito di liberare tutto di sè. Strade tecniche tortuose si sono scontrate con il corso veloce del quadriennio. Risultati alla mano: se il dopo Sensini fosse una lancetta, questa ha indicato Tartaglini e non Linares.

E' una verità che anche Laura conosce bene. Forse è vero che un altro anno, e l'avvicinarsi dell'appuntamento olimpico, avrebbero potuto cambiare le cose. Forse è vero il contrario, e la selezione può aiutare Flavia ad avvicinare Rio più concentrata. Perchè l'abbiamo detto più volte: l'obiettivo non è andare all'Olimpiade, ma andarci con i numeri per vincere qualcosa. Gli avversari non si battono a parole, nè rimarcando le loro debolezze, ma essendo più forti di loro quando è il momento.

Siamo dell'idea che un'atleta del valore e delle potenzialità di Laura Linares sia un patrimonio della nostra vela, cresciuto nella scuola italiana e con i valori tecnici e umani del nostro sistema. La Laura Linares che ci serve è quella che sa battere in regata anche se stessa, i fantasmi, spazzare via tutto, pensare solo al futuro, che è sempre più vicino di quanto ci si aspetti.



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