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28/01/2016 06:30:00

D’Alì: “Indecente accorpare il porto di Trapani con Palermo. E su Fazio vi dico..."

Antonio D’Alì, senatore di Forza Italia. Parliamo di Trapani,  perchè c’è questa riforma delle autorità portuali che il Governo sta portando avanti a fatica e, come annunciato da qualche mese, vede il porto di Trapani vaccorpato a Palermo in questa riforma complessiva che prevede anche Messina con Gioia Tauro. Lei come la vede?

Per la verità, mi permetto di dire che gli annunci erano stati categoricamente smentiti dai rappresentanti del Governo e della maggioranza che erano stati presenti a Trapani solo per fare un po’ di passerella.

Anche la senatrice Orrù aveva detto, guardate che non è così, poi in realtà…

Sì, la senatrice Orrù aveva invitato il senatore Filippi, che fa parte della Commissione Trasporti del senato, l’on. Oddo aveva invitato il vice ministro dei Trasporti Nencini, e tutti insieme e in coro avevano detto che non si sarebbe mai verificato l'accorpamento. Invece, puntualmente è arrivata la proposta del Governo. Proposta che noi riteniamo indecente e irricevibile oltre che illegittima perchè non risponde ai criteri della delega e non risponde alla normativa comunitaria. Io spero che i deputati regionali della provincia di Trapani, che alla fine sono tutti, ormai, nel contesto governativo, sollevino l’attenzione del governo regionale e chi ha potere di parere vincolante su questa vicenda faccia qualcosa. Siccome ho visto che il presidente Crocetta è intervenuto su Messina…

Come mai solo su Messina l’intervento di Crocetta? Ancora una volta sulla Sicilia orientale.

Crocetta conosce una piccola parte del territorio regionale. Gela, forse, e male, perchè credo l’abbia governata male e qualcosa della Sicilia orientale; non mi risulta che abbia conoscenza della Sicilia occidentale e tanto meno della nostra provincia.

Che rischio vede lei nell’accorpamento tra i porti di Trapani e Palermo?

Un rischio di subordinazione assoluta delle scelte, in ordine alla strategia sia dell’utilizzo delle aree portuali sia delle tratte, sia di tutto quello che risponde all’esigenze di un’attività marittima che deve essere proiettata verso una dimensione sud-occidentale che non è la dimensione tirrenica, invece, in cui opera Palermo. Rischiamo di diventare, diciamo così, una sorta di piazzola di sosta delle esigenze palermitane.

D’Alì, a proposito dei deputati regionali della provincia di Trapani, diceva che tutti, chi più chi meno, sono vicini al governo Crocetta, il riferimento vale anche per l’ex sindaco di Trapani, Mimmo Fazio?

Risulta agli atti che lui abbia dato una presenza in occasione del voto sul bilancio che è stata determinante perchè venisse approvato e quindi potesse rimanere in sella il Governo.

Questo elemento, lei lo collega alle voci di corridoio che vogliono Fazio candidato di un grande schieramento con pezzi del partito socialista?

Non devo essere io a collegarlo, i fatti della politica poi si collegano tra loro. Effettivamente, anche dalle dichiarazioni dei suoi colleghi del centrosinistra, viene fuori una immagine di una possibile coalizione della sinistra attorno alla sua candidatura.

Lei come valuta questa ipotesi?

Ma, guardi, come valuto tutte le ipotesi di quelli che fanno carriera con una casacca e poi continuano con un’altra...