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04/02/2016 10:04:00

I cani randagi al porto di Trapani, psicodramma e polemiche

 Sta diventando uno psicodramma con tratti aspramente polemici la vicenda dei due cani randagi del porto di Trapani che, secondo la commissione veterinaria, non possono stare lì perchè violenti (hanno aggredito anche un passante) e secondo gli animalisti - Rizzi in testa - sono invece delle tenere mascotte del porto. Pupa e Bianca sono i nomi
delle due cagne che nelle scorse settimane erano state prelevate dalla zona del porto di Trapani e poi trasferite in un canile a Caltanissetta. In difesa dei due animali erano intervenuti parecchi cittadini oltre al segretario nazionale del Partito Animalista Europeo, Enrico Rizzi. Come annunciato da Tp24,  Pupa e Bianca erano state riportate a Trapani e sottoposte ad un ulteriore controllo, eseguito dal dottor Fabio Rotolo del servizio veterinario dell'Azienda Sanitaria Provinciale. Il nuovo parere del medico è stato praticamente conforme a quello iniziale, tant'è che il Comune di Trapani ha nuovamente trasferito Pupa e Bianca al canile. Il dottor Fabio Rotolo è però adesso oggetto di insulti, e ci sarà anche una manifestazione "contro", convocata da Rizzi, per domani davanti al suo ambulatorio privato.  In difesa dell'operato del dottor Rotolo è intervenuto con un comunicato stampa il dottor Roberto Messineo, presidente dell'Ordine dei Medici Veterinari di Trapani. "Le valutazioni comportamentali dei cani sono competenza prettamente Medico Veterinaria, pertanto si richiamano le istituzioni e la cittadinanza al rispetto dei ruoli e delle competenze. L’Ordine dei Medici Veterinari di Trapani pertanto con la presente intende tutelare l’immagine e la professionalità dei propri iscritti”. Da parte sua il dottor Fabio Rotolo ha voluto evidenziare le motivazioni della decisione presa:

"L’acquisizione del quadro anamnestico, attraverso una compiuta disamina del quadro etologico, ha consentito di definire attraverso il criterio di cautela e precauzione che i soggetti non presentavano requisiti idonei a garantire l’incolumità pubblica ed evidenziavano la loro potenziale pericolosità in ambiente non controllato. Assicuro ai cittadini che non è stata una decisione presa a cuor leggero e mi dispiace immensamente per chi teneva a questi cani, ma i miei obblighi nei confronti dell’incolumità pubblica non potevano esimermi dal prendere una tale decisione”.