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12/02/2016 14:05:00

Il falso problema del biglietto di ingresso allo Stagnone di Marsala

di Dino Agate -  In questi ultimi giorni, a scorrere i giornali, sembra che l'argomento importante sullo Stagnone sia di sapere se il sindaco é stato informato o ascoltato dalla regione prima che venisse approvata la legge che ha istituito l'obbligo del pagamento di un biglietto per entrare nell'area della laguna. Eppure, lo Stagnone ha ben altre urgenze ed esigenze. Innanzi tutto bisognerebbe salvaguardarlo, e non lasciarlo in balia di gestori incapaci, come sono stati finora gli amministratori della defunta - resuscitata provincia regionale.

I mali che insistono sullo Stagnone, e ne fanno un gioiello a rischio di estinzione, sono diversi. Vediamone alcuni:

1. Le sue coste sono state rovinate da un'urbanizzazione scriteriata e in centinaia di casi abusiva.

2. Le sue acque vanno perdendo la originaria mobilità, perché i canali tra le isolette, che costituivano l'Isola Lunga, non esistono più. La Bocca di Tramontana, inoltre, si è andata sempre più intasando di sabbia e detriti in parte provenienti dal mare aperto ed in parte dalla foce del fiume Birgi.

Una decina di anni fa, e poi di nuovo l'anno scorso, si é avviata la procedura per far riconoscere lo Stagnone patrimonio dell'umanità, tutelato dall'Unesco. Come non si é riusciti con la procedura iniziata dieci anni fa, sarà difficile riuscirci stavolta. Prima si dovrebbe riportare il luogo ad una decenza ambientale ed urbanistica, che possa far accettare l'inclusione nell'elenco mondiale dei beni protetti.

3. Delle molte costruzioni abusive - forse centinaia, ma non ho mai visto un elenco ufficiale delle costruzioni da abbattere - che dovrebbero essere abbattute lungo la riva dello Stagnone, ne sono state abbattute un decina in una decina d'anni. La maggior parte dell'abusivismo é ancora in piedi. Le case abusive sono abitate, e le società elettriche e telefoniche forniscono i loro servizi, e non potrebbero.

Questo per quanto riguarda la salvaguardia. Poi c'é da ricordarsi della valorizzazione delle terre che fronteggiano lo Stagnone, da Villa Genna alla contrada Birgi. Attualmente hanno in genere un indice di edificabilità di 0,03 mc/mq, tale da non consentire alcuno sviluppo turistico. Ci sono pure spezzoni di edificabilità maggiori, ma non inseriti in un programma di sviluppo complessivo. Si dovrebbe pure indagare per scoprire come mai certi appezzamenti di terra hanno ottenuto un indice di edificabilità ben maggiore di terre limitrofe e di pari valenza.

Il comune non ha approvato il piano regolatore generale, che consentirebbe di regolamentare con finalità turistico - ricettive quelle contrade.