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16/02/2016 06:45:00

Il dramma della disoccupazione, uomo si da fuoco al Comune. Sgomento a Marsala

Ha suscitato sgomento il disperato gesto di ieri al Municipio di Marsala, di un uomo, Simone Sammartano, di 60 anni, ex autista di scuolabus, si è dato fuoco davanti il sindaco della città.

L’uomo ha ustioni in diverse parti del corpo, ma non è in gravi condizioni e si trova ricoverato all’ospedale di Marsala.

E’ successo tutto intorno alle 9.30. L’uomo è salito su al primo piano del palazzo municipale, al Quartiere Spagnolo, e dopo aver chiesto in segreteria un appuntamento con il vice sindaco, ha proseguito verso la Sala Giunta. Qui era in corso la visita di una scolaresca, accolta dall'assessore Lucia Cerniglia e dal sindaco Alberto Di Girolamo. Poi il panico. L’uomo si è cosparso di alcol davanti il sindaco che ha cercato di dissuaderlo dal dare continuare il suo gesto. Nel frattempo, gli studenti venivano fatti allontanare dai dipendenti presenti. Nonostante i tentativi di fermarlo, l'uomo è riuscito ad infiammare l'alcol con un accendino e, in un istante, le fiamme hanno cominciato ad avvolgerlo. E’ stato provvidenziale l’intervento di un dipendente, in particolare, che ha immediatamente abbracciato l'uomo e poi l’ha buttato a terra facendo spegnere le fiamme. Questo ha evitato il peggio. Sul posto è intervenuta la Polizia Municipale e giunti i sanitari del 118, che hanno soccorso e medicato l’uomo prima di trasportarlo in ospedale.
Ex autista scuolabus, l’uomo ha lavorato con la Cooperativa che, negli scorsi anni, svolgeva il servizio comunale. Dall'anno scolastico in corso, con la nuova aggiudicazione ad altra ditta, l'uomo – ed altri ex autisti nella sua stessa situazione – non è stato riconfermato, restando quindi senza lavoro. Nei mesi scorsi i 26 lavoratori storici avevano protestato al Comune, con il supporto del sindacato Sinalp che aveva presentato anche un esposto in procura. Si è parlato di una guerra tra poveri. Ma in quell’occasione la giunta aveva garantito di aver rispettato tutte le regole.
“Un gesto disperato che mi ha profondamente colpito e addolorato - afferma il sindaco Alberto Di Girolamo. La mancanza di lavoro è fonte di grande sofferenza per chi non trova come sostentare la propria famiglia; un dramma che investe il mondo globalizzato e che non è certo un fenomeno locale. Questa Amministrazione, nei pochi mesi di guida della città ha sicuramente creato nuove occasioni di lavoro. Non con assunzioni dirette, ma con concorsi e appalti pubblici che offrono opportunità lavorative secondo quella che è la vigente normativa, e in assoluta trasparenza. Comunque - conclude il sindaco Di Girolamo – al momento il mio pensiero è a quell'uomo, alla sua salute e alla sua famiglia”. Dopo l’accaduto il sindaco si è recato all’ospedale di Marsala a trovare l’uomo e sincerarsi delle sue condizioni che, comunque, anche se non gravi restano sotto osservazione.

Sull’accaduto è intervenuto il segretario comunale dell’Udc, Giovanni Sinacori.


Il nostro pensiero, in questo drammatico momento, è rivolto alle condizioni fisiche del lavoratore autore del gesto autolesionista avvenuto poco fa al Palazzo di Città, e con grande senso di prostrazione, preghiamo affinchè le conseguenze di quanto avvenuto siano pienamente e prontamente superate. Alla Sua Famiglia, ai suoi colleghi, i sensi più sinceri della Nostra Vicinanza. Fatti come quelli accaduti stamattina segnano in modo indelebile e mettono in evedenza la fragilità del sistema sociale attuale e la impossibilità ad agire, in modo concreto, affinchè ogni essere umano possa vivere una serena e dignitosa esistenza. L'azione politica, a tutti i livelli, deve essere rivolta, sempre con maggiore senso di responsabilità affinchè si possano raggiungere quelle condizioni, anche minime, tali da consentire un livello di vita nel quale il lavoro costituisca fonte di reddito, e di dignità della persona.

Anche la Cgil, la Filcams Cgil di Trapani e la Camera del Lavoro di Marsala esprimono solidarietà e vicinanza al lavoratore. La Cgil ha annunciato che continuerà a sollecitare le amministrazioni comunali della provincia di Trapani sui temi del lavoro affinché si elaborino politiche concrete per arginare la disoccupazione e garantire lavoro.


“Il disperato gesto compiuto dall'ex autista scuolabus di Marsala denota la grave situazione occupazionale in cui versa il territorio trapanese, dove i disoccupati, senza più alcuna fonte di reddito, sono migliaia”.
“L'assenza di reddito e di prospettive occupazionali – dicono il segretario generale della Cgil di Trapani Filippo Cutrona, della Filcams Cgil Anselmo Gandolfo e della Camera del lavoro di Marsala Piero Genco – non è più tollerabile così come è inaccettabile che un cittadino arrivi a un punto di disperazione e solitudine tale da decidere di darsi fuoco. I mancati investimenti nazionali e regionali per il Mezzogiorno e, in particolare, per la Sicilia stanno producendo danni pesantissimi che si traducono in pessime condizioni di vita per i cittadini e in arretratezza per il territorio. La disoccupazione - concludono - è diventata una enorme piaga sociale per questo chiediamo agli enti locali di attivarsi, di accelerare l'iter delle gare di appalto e di sbloccare i finanziamenti per garantire lavoro e sviluppo”.

 

Anche il Sinalp, il sindacato di cui fa parte Sammartano, interviene su quanto accaduto. E sono parole forti quelle che si leggono nella nota a firma del segretario provinciale Ignazio Parrinello e del segretario regionale Andrea Monteleone.

Purtroppo alla fine si è giunti al gesto eclatante e disperato di un lavoratore che ci siamo sempre augurati non avvenisse mai, pur avendo più volte avvisato la Giunta Comunale della situazione disperata che la loro non volontà di agire ha generato.
Cospargersi di benzina e darsi fuoco è l'ultima ratio di un uomo disperato, offeso, svilito nella sua dignità sia umana che lavorativa.
Questo purtroppo è l'assurdo ma prevedibile epilogo causato da una politica e da una amministrazione arrogante, supponente, incapace di gestire la cosa pubblica nel rispetto delle norme ed indisponibile ad ascoltare le altrui ragioni.
La completa chiusura verso un gruppo di propri cittadini che chiedono soltanto il diritto al lavoro, il rispetto delle leggi, e la tutela della loro dignità di uomini oggi ha generato questo gesto estremo. Questo gesto eclatante che diventa purtroppo l'unico mezzo per comunicare il proprio malessere, per denunciare la mancata attenzione di una Politica e di una Giunta di Governo Comunale arroccata sulla propria torre a difesa dei loro diritti e privilegi, capaci solo di nascondersi dietro rinvii, indecisioni, ed incapacità di affrontare i problemi e decidere per il bene dei propri cittadini. Amministrare una Città significa avere la consapevolezza e la capacità di decidere; significa affrontare i problemi e non sfuggire alle responsabilità.
Il SINALP Provinciale di Trapani e la Segreteria Regionale Sicilia chiedono le immediate dimissioni dell'intera giunta e del Sindaco che con quanto accaduto oggi hanno dimostrato la loro indisponibilità a gestire i problemi dei propri cittadini e risolverli applicando semplicemente la legge.
Da tempo la scrivente O.S. denuncia la mancata applicazione della legge e il diritto dei lavoratori dello scuolabus a transitare nella società subentrante nell'appalto, abbiamo per ben due volte occupato il Comune per difendere questo sacrosanto diritto, ma l'arroganza di questa Giunta non ha mai permesso di risolvere la problematica nelle sedi opport
une generando l'eclatante gesto del darsi fuoco come ultimo grido al rispetto ed alla dignità di un uomo.