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19/02/2016 06:30:00

Marsala, i 60 anni dello Stadio. La storia del Municipale, che una volta era un gioiellino

Lo stadio dedicato alla memoria del "presidentissimo"  Antonino Lombardo-Angotta compie oggi l'anniversario di nascita raggiungendo il traguardo dei sessant'anni. E' l'unica struttura sportiva in "pompa magna" della città di Marsala assieme al Palazzetto San Carlo.

Lo stadio marsalese ha una capienza di circa 13000 posti ed è tra i primi cinque stadi più grandi per estensione in Sicilia. Possiede una sua storia particolare e di fascino. Comincia tutto nel 1952 quando l'allora assessore ai lavori pubblici del Comune di Marsala, appunto il professore Antonino Lombardo-Angotta e presidente a sua volta del Marsala calcio, servendosi di un finanziamento regionale destinato all'organizzazione dei cantieri di lavoro riuscì a realizzare con il consenso del sindaco di quel tempo, l'avvocato Francesco Pizzo, un'opera degna di una città di tradizione calcistica di primo piano. Erano altri tempi. I soldi arrivano, i lavori cominciano e finiscono.
Lo stadio fu inaugurato nel  1956, ed oggi taglia il nastro dei sessanta anni. Era, infatti, il 19 febbraio di sessanta anni fa quando, sul terreno di gioco di via degli Atleti, fu giocata la prima gara inaugurale. Il Marsala ospitò la Reggina di Oronzo Pugliese in IV serie girone H. Risultato finale: 1-1.  In quella partita, il Marsala al 5' passò in vantaggio con Lerici trasformando il penalty assegnato dalla terna arbitrale, ma la squadra amaranto con Totò Bumbaca sul finale di tempo rinvenne al pari sempre su rigore. Ironia della sorte, proprio quest'anno il Marsala ritrova la Reggina in campionato e proprio domenica scorsa azzurri e amaranto si sono scontrati al Municipale.
Domenica scorsa però non c'era il pubblico di sessant'anni fa. Proprio in quella occasione, la struttura risultò piena come un "uovo" con circa 10000 spettatori assiepati sugli spalti che assistettero alla partita. A fine stagione, la Reggina, forte del proprio importante blasone, riuscì a trionfare in campionato ed approdare in serie C. Il "Lombardo Angotta", per anni, fu il gioiellino dell'intero meridione d'Italia, apprezzato dagli addetti ai lavori e bisogna dire che pure il Palermo del presidente Parisi dovette ripiegare sullo stadio lilybetano, riuscendo a calcare il suo prato, nel periodo di ristrutturazione dello stadio "Favorita" con tifosi raggianti al seguito ad attenzionare l'avventura dei rosanero nell'esilio forzato di Marsala. Memorabile la partita tra Palermo e Catanzaro dinanzi al pubblico che raggiungeva le 10000 unità. La gara fu decisa dal gol del rosanero De Biasi, realizzazione che allungò il passo verso la "B" alla squadra sicula. Tornando ai giorni nostri, il "Municipale" il 7 maggio 2002 venne intitolato e riconosciuto alla persona di Antonino Lombardo Angotta. Nello stesso anno vi fu il cambio di denominazione e l'impianto sportivo venne ampliato con la costituente "Curva Nord" (la quale diventerà da lì a poco il cuore del tifo biancoazzurro) con una capienza di circa 3600 posti. In seguito lo stadio, però, attraversò un momento di disinteresse, sia per indifferenza politica e sia per la non curanza totale della tifoseria nei confronti di una squadra caduta in basso nei polverosi campi di periferia disputando a malapena campionati regionali. La "gradinata", polmone attivo della tifoseria azzurra rimase chiusa per inagibilità otto anni (dal 2002 al 2010 ). Tornando ai fatti recenti, tre anni fa, la Tribuna tornò ad essere agibile e tutto lo stadio rimase omologato al pubblico per 13000 posti totali. Per una piazza calcistica come Marsala che, per tanti anni ha fatto calcio a certi livelli e conta più di trenta partecipazioni nel professionismo (ben 34 nella "vecchia" serie C) lo stadio vuol tornare o, perlomeno, si sforza di essere il fiore all'occhiello dell'intera isola.

Durante l'estate scorsa il Municipale è stato messo a nuovo sotto vari aspetti. La società azzurra da parte sua, ha effettuato lavori di restyling per rendere l'impianto agibile e a norma di legge. Ma questi lavori, in sostanza, cosa hanno riguardato?. E' stato messo in atto un programma di lavori affidato ad una ditta privata - si è trattato di lavori di sistemazione e rifacimento dei pozzetti perimetrali e dell'impianto di irrigazione, il livellamento del terreno e la semina sul rettangolo di gioco e c'è stata una piccola modifica alle due panchine e alle porte. Il vecchio "Municipale", in seguito, è stato reso pronto, garantendo la massima capienza, a partire dalla prima giornata del torneo di serie D (il 6 settembre 2015 vittoria sul Città di Siracusa per 2-1). Effettivamente, la Commissione della Lega Nazionale Dilettanti-Dipartimento Interregionale aveva imposto alla società dello S.C. Marsala 1912 di sottostare ad alcune norme per l'omologazione dell'impianto di gioco prima che aprissero i battenti per la stagione agonistica 2015/2016 di serie D.

Tanti auguri caro "Lombardo Angotta". Sono sessanta le candeline da spegnere, sperando che nel futuro ti sia conferita la giusta attenzione ed importanza.

 

Emanuele Giacalone-Antonio Li Causi