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29/03/2016 06:30:00

Alberto Di Girolamo: "Il nuovo assessore? Lo scelgo io. A Marsala pochi dirigenti"

La giunta Di Girolamo a Marsala subisce la prima defezione. Antonino Barraco si è dimesso da assessore alle attività produttive. Il motivo principale delle sue dimissioni è l'impossibilità di lavorare per le scarse risorse, per i lacci della burocrazia, e per la mancanza di un gruppo di lavoro a suo supporto. Sindaco Di Girolamo come ha preso questa decisione di Barraco e come valuta le sue motivazioni?

 

Certo sono dispiaciuto. E' difficile amministrare una città. Chi ha delle idee geniali, perchè è per questo che ho scelto Barraco, a volte si scontra con i tempi delle amministrazioni. Amministrare una città è una cosa molto più complicata di amministrare un'azienda. Se ho delle idee buone non è detto che sono tali anche per i cittadini. E poi comunque si devono trovare i soldi per realizzarle. Siamo in un momento in cui non ci sono più soldi, questo alcuni forse non l'hanno ancora capito. Quindi alcune idee si scontrano con la realtà.

 

Barraco evidenziava, oltre alla mancanza di fondi per realizzare progetti, anche una certa disorganizzazione nel Comune di Marsala, con poche risorse umane e delle carenze che coinvolgono tutti i rami della pubblica amministrazione. In sostanza, sindaco, qual è lo stato di salute della macchina amministrativa?

 

Una volta il Comune di Marsala aveva tra i 10 e i 12 dirigenti. Ora ce ne sono appena due, e non possiamo assumerne altri perchè è stato tutto bloccato a livello nazionale. Prima la macchina amministrativa funzionava di più perchè c'erano molti più soldi. La mancanza di dirigenti la può dire lunga sulle difficoltà che ci sono nell'amministrare un Comune. Da anni non vengono immesse nuove figure lavorative. A Marsala ad esempio ci sono circa 160 dipendenti di fascia A, cioè operai. Io credo che i Comuni abbiano più bisogno di dirigenti, di funzionari, che sappiano fare delibere, che hanno compiti diversi. I Comuni piangono un certo tipo di politica fatta negli anni passati. Non puoi mandare a casa i dipendenti di fascia A e prendere dei tecnici esperti, non si può fare.

 

 

Come si possono risolvere allora queste carenze? Qual è la sua ricetta per lavorare nonostante le poche risorse umane?

 

Rispetto all'assessore Barraco sono più pragmatico: questa è la realtà, attrezziamoci con ciò che abbiamo. Facciamo in modo che possiamo rendere di più, in una situazione in cui il sindaco non può fare niente. Se avessi potuto prendere altri 8 dirigenti l'avrei fatto. Se avessi potuto prendere altri ingegneri ed esperti li avrei presi. Il Comune non lo può fare. Il lavoro che abbiamo fatto in questi mesi, con pazienza, è stato quello di mettere attorno ad un tavolo dirigenti e funzionari per portare avanti tutto ciò che si può fare con i soldi a disposizione. E' un lavoro difficile ma non c'è alternativa. L'alternativa sarebbe dire “così non è possibile, andare a casa e far venire un commissario”. Ma non si può fare in questo modo. Di fronte ai problemi bisogna affrontarli e cercare di fare tanto, e credo che noi ci stiamo riuscendo nonostante le ristrettezze.

 

Cosa succederà adesso alla sua giunta? Ha già pensato come sostituire Barraco?

 

Sto facendo una serie di riflessioni. Troverò una soluzione per sostituirlo degnamente.

 

E sarà una soluzione politica o tecnica?

 

Barraco era un tecnico e continuerò su questa linea.

 

Non ascolterà le pressioni da parte dei gruppi politici che sostengono la sua amministrazione?

 

Tutta questa pressione non l'ho vista attorno a me. Né la scorsa estate né adesso. Nino Barraco era stata una scelta mia, di un tecnico capace, speravo che lui portasse questa sua esperienza nell'amministrazione. L'ha portata in questi pochi mesi, però mi rendo conto delle difficoltà di coniugare la sua attività con i tempi dell'amministrazione per una città complessa. Abbiamo fatto tanto lavorando più di 12 ore, più di quanto facevo in ospedale.

 

Sindaco, lei dice che farà una scelta tecnica, che non ci sono pressioni. Ma sei mesi fa Democratici per Marsala, il gruppo di Sturiano, rivendicava quel posto in giunta.

 

I cittadini marsalesi hanno votato Alberto Di Girolamo e la compagine che era con lui in base al programma, al progetto, e alla serietà di portarlo avanti. Noi l'abbiamo fatto. Abbiamo grandi idee. Rispetto ad altri che parlano di grandi progetti e poche cose concrete, noi abbiamo fatto moltissime cose concrete, siamo l'amministrazione del fare. E ai cittadini non interessa sapere se il gruppetto di due consiglieri comunali che si mettono insieme hanno l'assessore oppure no.

 

Si riferisce a Letizia Arcara e Oreste Alagna?

 

Parlo in generale. Alcuni anni fa ogni volta che nasceva un nuovo gruppo si cambiava assessore. Non funziona, non potrà mai funzionare. Speravo di avere i miei assessori per cinque anni, e questa situazione di Barraco mi porta a trovare una soluzione degna di questa città come ha fatto lui in questi mesi. Mi rendo conto che chi non è abituato all'amministrare può trovare difficoltà. Io e il vicesindaco siamo più abituati. Io ho l'esperienza del reparto di Cardiologia a Trapani, da zero sono riuscito a fare un reparto di Cardiologia che funziona ancora. Se hai seminato bene poi i frutti si raccolgono e così faremo anche con Marsala. Stiamo portando a termine opere pubbliche ferme da anni. La filosofia di fare politica è diversa rispetto ad altri. Stiamo dicendo tanti no, da una parte ci dispiace ma diciamo tanti sì ai cittadini per le cose che interessano tutti i cittadini.

 

Ignazio Chianetta, consigliere eletto con una delle liste a sostegno di Massimo Grillo, è passato in maggioranza ricostituendo il gruppo del Psi. Come vede questo passaggio? L'impressione è che lei si interessi poco delle beghe politiche e degli equilibri del consiglio comunale.

 

C'è un progetto dietro all'amministrazione Di Girolamo. Se altre persone che non state elette nella mia maggioranza riconoscono che questo progetto è valido, va bene così. Il vecchio sistema di far politica non funziona più. Io non ho promesso grandi cose, in campagna elettorale ho promesso che avremmo sistemato le cose essenziali per i cittadini. Gli autobus, le strade, le opere pubbliche, come il Monuento ai Mille, la piscina, i diritti per i disabili.

 

Quindi nulla di scandaloso, dice, se uno dell'opposizione aderisce al suo progetto.

 

Assolutamente no. Se riconosce che il progetto del sindaco è meglio rispetto a quello degli altri noi ci stiamo. Sanno che col sindaco Di Girolamo non funziona “io passo da te se mi dai mezzo assessore”.

 

Anche perchè l'assessore il Psi già ce l'ha.

 

Parlo sempre in generale. Così non funziona. Le linee d'indirizzo le dà sempre il sindaco. Gli assessori non rispondono ad altri, devono rispondere al sindaco.

 

 

 

 



Politica | 2024-06-07 06:00:00
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