Marsala. Il consiglio comunale aperto sul porto della Myr. Si rivede Giulia Adamo
Il gran pienone a Sala delle Lapidi per la ratifica dell'accordo di programma sul progetto della Marina di Marsala della Myr. Accordo di programma firmato due settimane fa tra il presidente della Regione Rosario Crocetta, il sindaco di Marsala Alberto Di Girolamo, l'amministratore della Myr, Massimo Ombra e gli altri enti interessati.
C'era il gran pienone. E c'era anche l'ex sindaco Giulia Adamo, che si è lasciata andare, dopo le prime presentazioni, all'ennesima difesa del suo progetto di messa in sicurezza, il porto pubblico. Era assente la volta scorsa per l'accordo di programma, ma ieri è arrivata puntuale all'appuntamento della ratifica di un progetto che comunque ha osteggiato, e non senza un filo di polemica. “Oggi sono qui, la volta scorsa non sono stata invitata” ha detto Adamo costringendo il sindaco Di Girolamo ad imbronciarsi e a smentire la cosa. E c'era anche Renzo Carini, l'ex sindaco che nel 2009 avviò la procedura attraverso la Legge Burlando, un po' emozionato in aula. Presenti i deputati regionali Nino Oddo, Antonella Milazzo, Sergio Tancredi e Valentina Palmeri.
“Siamo in dirittura d'arrivo di una iniziativa privata avviata con la legge Burlando – esordice Enzo Sturiano presentando i lavori. Un progetto che porta a qualificare la costa. Un iter che parte nel 2009, con l'amministrazione Carini. Fino ad arrivare al passaggio con l'amministrazione Adamo e l'ultimo step con l'amministrazione Di Girolamo”.
Poi tocca all'amministratore della Myr, Massimo Ombra che ricorda che “bisogna risistemare l'intero bacino portuale. Vogliamo far ritornare Marsala una città costiera. Puntiamo a portare all'interno della città il turismo. Le amministrazioni hanno posto sempre l'accento sulla salvaguardia delle attività esistenti. Il progetto è stato sviluppato con le categorie marittime. L'amministrazione Carini ha scelto questo progetto rispetto a quello concorrente, si è concluso con la giunta Adamo. C'è stata una lunga fase di via vas e poi si è andato avanti”.
Spetta poi a Francesco Di Noto presentare il progetto alla città. Di Noto, ingegnere Myr ripercorre le tappe dell'iter del progetto dalle prime battute con l'amministrazione Carini alle ultime firme con Di Girolamo e Crocetta che si sono incontrati due settimane fa. “Questo passaggio in consiglio comunale – in sostanza – si rende necessario perchè il progetto non è conforme al piano regolatore portuale che è stato modificato grazie all'accordo di programma. La ratifica è di natura pianificatoria, non verte sul progetto che è già definitivo. In questa sede non è prevista alcuna modifica al progetto, o emendamenti. Il consiglio è chiamato a ratificare l'accordo di programma. In caso di mancata ratifica decade l'accordo di programma e non si avrà l'autorizzazione demaniale”.
Di Noto conferma che ci sarà una inversione tra le aree del porto turistico e l'area del porto commerciale, “questo esce dallo studio commissionato dal Comune nel 2008, costato 350 mila euro, da cui è uscita questa linea d'indirizzo”. Gli interventi a carico della Myr consistono nella protezione dell'imboccatura portuale e dragaggi, nelle opere di trasferimento degli operatori portuali e nella realizzazione approdo turistico Marina di Marsala. “Nell'investimento la Myr il 50% lo spende all'esterno dalla propria concessione, di cui non trae beneficio diretto – aggiunge Di Noto. Abbiamo pensato alla tutela degli operatori, perchè prima si spostano loro e poi si realizzerà il Marina”.
Interventi di circostanza e di ringraziamento dei deputati regionali Nino Oddo (“quest'opera colma una lacuna incresciosa), di Antonella Milazzo (“un progetto che apprezzo sempre di più”), di Sergio Tancredi (“Ho un pizzico di invidia, a Mazara siamo messi male. Mi ha colpito l'apertura della struttura alla città”). Poi tocca a lei, a Giulia Adamo.
“Sono d'accordo che questo bellissimo progetto vada avanti. Ma mi pare che tutti abbiano dimenticato che il porto di Garibaldi, di Woodhouse, è diventato soltanto un porto turistico. Passeremo alla storia, entreremo nel guinness dei primati con questa trasformazione di un porto commerciale in porto turistico, non si è sentito mai. Per come noi abbiamo lavorato con la Myr non deve succedere, abbiamo aiutato questo progetto”. Come ai tempi della “macedonia” al posto di poseidonia la Adamo si lancia nell'errore di calcolo e considera Marsala la “quarta città della Sicilia”, facendola salire di una posizione. E poi la Adamo cita ancora il progetto di messa in sicurezza, la profondità dei fondali da portare a sette metri “per far arrivare le navi da crociera”. L'ex sindaco ricorda la questione dei 50 milioni di euro per il porto pubblico, con “il progetto fermo ancora, non so perché, all'assessorato regionale territorio e ambiente. C'è un impegno della Regione di 50 milioni di euro, la provincia di Trapani è stata mortificata, trattata malissimo”. Ma quei soldi in realtà non ci sono. L'opera della Adamo è in elenco, ma non sono previsti fondi né della Regione né dell'Ue. Ma il sindaco insiste: “Dobbiamo portare avanti anche l'altro progetto, quello pubblico. Io adesso sono in pensione, ma l'assessore Musillami è giovane e vi può aiutare”. Adamo chiama ancora il suo braccio destro assessore. Poi la Adamo dice che per la firma dell'accordo di programma non è stata invitata e che non è vero che stava male.
Microfono aperto anche per Renzo Carini, l'ex sindaco che ha avviato la procedura nel 2009. “Sono felice che si possano avviare i lavori al porto di Marsala. E' un'iniziativa epocale per l'economia della nostra città. Dobbiamo sfatare il vecchio detto siciliano “sì Marsala avisse u porto Trapani fusse morto”. Anche rispondendo alla Adamo, Carini ricorda che “una delle due navi di Garibaldi per lo scirocco finì contro il molo della lanterna bianca. La città ha avuto sempre il problema della protezione dallo scirocco”. Carini ricorda il progetto del “biscottone”, una diga in mezzo al mare per bloccare lo scirocco. “Un intervento maldestro e non c'erano soldi, per questo è nato il progetto attraverso la legge Burlando”. Carini non ne può fare a meno, e risponde ancora all'Adamo. “Presidente – rivolgendosi a Sturiano – puoi fare tutte le ricerche che vuoi, ma alla Regione questo non c'è nessun progetto esecutivo del porto pubblico e non può essere finanziato. Questo non è un porticciolo turistico, la città di Marsala fa un passo in avanti. Dimentichiamoci che le navi da crociera possano entrare nel porto di Marsala, ma non per questo sarà un porto di serie B”.
Carini risponde all'Adamo, che però già se n'è andata. E poi ci penserà anche il sindaco Alberto Di Girolamo a replicare sull'invito: “Abbiamo invitato tutti i sindaci precedenti”. Per Di Girolamo il porto della Myr “cambierà l'economia della città. Non possiamo parlare di turismo e poi bloccare tutto. Questa unione tra aeroporto e porto può sviluppare l'economia della Sicilia occidentale. Il cinese non viene a Marsala, viene in Sicilia occidentale. Sto parlando con la Regione e soldi non ce ne sono per il porto pubblico”.
E poi gli operatori portuali, che hanno ripetuto le proprie perplessità, le proprie speranze e il rammarico che in questi anni non ci sia stata una politica comune sullo sviluppo della struttura portuale. Per la ratifica non c'è stato il tempo, se ne parlerà la prossima settimana. E così si metterà la parola fine.
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