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13/05/2016 08:56:00

Omicidio Rostagno, oggi inizia a Palermo il processo d'appello per Virga e Mazzara

 Comincia oggi, 13 Maggio, a Palermo, il processo a Palermo per l'omicidio del giornalista e sociologo Mauro Rostagno. Due anni fa, dopo circa settanta udienze, furono condannati all'ergastolo Vincenzo Virga, ritenuto il mandante del delitto su ordine a sua volta di Don Ciccio Messina Denaro, il padre del boss latitante Matteo, e Vito Mazzara, killer della famiglia mafiosa trapanese. La sentenze di primo grado (le cui motivazioni potete leggere cliccando qui) ha evidenziato le anomalie e le negligenze delle indagini. Addirittura sono stati contati ben 27 depistaggi, e diversi testimoni, come ad esempio il luogotenente dei Carabinieri Beniamino Cannas, adesso devono rispondere di falsa testimonianza. 

CHI ERA ROSTAGNO. Mauro Rostagno era un giornalista e sociologo, tra i fondatori di Lotta continua e della comunità di meditazione e poi di recupero di tossicodipendenti Saman.

Nato e cresciuto a Torino, sin da ragazzo Rostagno è stato attivo nel panorama politico della sua città, all’università di Trento diventa uno dei leader del movimento studentesco del sessantotto. Dopo l’esperienza di Trento, nel 1969 fonda Lotta Continua insieme ad Adriano Sofri, Guido Viale, Marco Boato, Giorgio Pietrostefani, Paolo Brogi, Enrico Deaglio. Dopo la laurea, Rostagno si trasferisce a Palermo per qualche anno per lavorare come assistente della cattedra di sociologia all’università di Palermo.

Dopo lo scioglimento di Lotta continua alla fine del 1976, nell’ottobre del 1977 Rostagno torna a Milano e fonda Macondo, un centro culturale che diventa un punto di riferimento per l’estrema sinistra milanese. Il locale viene chiuso nel 1978 e Rostagno insieme alla sua compagna e a sua figlia Maddalena si trasferisce in India, dove si unisce agli arancioni di Osho.

Nel 1981 torna in Italia, in Sicilia, e fonda una comunità di arancioni a Lenzi di Valderice, in provincia di Trapani. Da metà degli anni ottanta lavora come giornalista e conduttore per l’emittente televisiva locale Radio Tele Cine (Rtc). Nel suo lavoro di giornalista denuncia le collusioni tra mafia e politica locale: la trasmissione di Rostagno seguiva per esempio tutte le udienze del processo per l’omicidio del sindaco Vito Lipari, nel quale erano imputati i boss mafiosi Nitto Santapaola e Mariano Agate.

Il 26 settembre 1988 viene ucciso vicino a casa sua a Lenzi in un agguato, aveva 46 anni.