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20/05/2016 06:30:00

Marsala. Sinacori (Udc): "Scaduto il periodo di prova per il sindaco"

Giovanni Sinacori, consigliere comunale e segretario dell'Udc a Marsala, in Sicilia e a Roma il suo partito è forza di governo col Pd, con Renzi e con Crocetta. A Marsala siete d'opposizione al sindaco del Pd Alberto Di Girolamo. O manca poco per vedervi in maggioranza?

 

Noi abbiamo scelto alle elezioni di un anno fa di far parte della coalizione che sosteneva Massimo Grillo. Abbiamo perso, e in coniglio comunale rappresentiamo la minoranza. Siamo felici di esserlo.

 

Perchè?

 

Stiamo vedendo che quanto dicevamo in campagna elettorale purtroppo si sta avverando. Noi denunciavamo la mancanza di un programma, di direttive di sviluppo da parte dell'amministrazione. Non siamo neanche ad un anno di amministrazione, ma se il buongiorno si vede dal mattino.

 

Ha capito cosa ci faranno nel “luogo” dei Mille?

 

No. Ho capito che è un monumento aperto, che tutti lo possono utilizzare, un infopoint turistico. Avevo letto da qualche parte che si voleva trasferire la pro loco.

 

Quella che insiste in questo momento in via XI Maggio, non la pro loco 2.0 di Mario Ottoveggio.

 

No, quella storica, per così, dire. Però questa seconda iniziativa è interessante. C'è una legge regionale che regolamenta la nascita di pro loco per una sana competizione di idee. Penso sia necessario di un po' di brio, cose diverse, senza nulla togliere alla vecchia pro loco.

 

Qualche giorno fa in consiglio comunale ha ricordato che la regione Sicilia si è fatta bocciare l'ecotassa.

 

E questo dopo che abbiamo approvato l'aumento della Tari che prevede l'ecotassa.

 

Ma ha parlato anche del Monumento ai Mille.

 

Sì, per dire che non mi è piaciuta l'intervista del sindaco a Sky.

 

Perchè?

 

E' venuta malissimo. Tutta Italia sicuramente non ha apprezzato.

 

E' diventata virale per certi aspetti.

 

Era concitato il sindaco. Ma alla domanda del giornalista, su quanto si è speso in questi anni per il monumento ai Mille, il sindaco ha eluso. Non era importante dare la cifra, ma dire che da quel momento a Marsala si ripartiva, che si dava un esempio positivo. Il sindaco si è inoltrato in un ragionamento di contesto storico e politico, che riguardava Craxi, le tangenti, lo spreco, cose vere, ma infelice in quel momento.

 

Tutti i sindaci siciliani, con un documento dell'Anci, hanno detto che sono sull'orlo della bancarotta, che non possono approvare bilanci. Ogni sei mesi i sindaci dicono così. C'è da crederci questa volta?

 

E' vero. Va a regime il nuovo modo di concepire i bilanci per gli enti locali. Sono bilanci per cassa e non più di previsione. Non possono esserci quelle finanze creative di una volta. “Prevedo di vendere...”. Come villa damiani, il mattatoio comunale.

 

Che hanno permesso di chiudere dei bei bilanci.

 

Adesso non funziona più. Il commissario che di fatto chiude i bilanci della Regione è Baccei, un pretoriano di Renzi e Delrio. Ogni volta che fa una finanziaria e i sindaci del Pd lo contestano c'è qualcosa che non quadra.

 

Uno degli atti importanti di questo primo anno di consiliatura è stato la rinegoziazione dei mutui. All'epoca lei si è preso il merito, Agostino Licari, vicesindaco, ha detto che invece era una sua idea.

 

Arrivavamo dalla bocciatura della Tasi, a quel punto l'amministrazione tagliò i servizi. Io gli dissi di accendere dei mutui, ma Licari mi disse che non era possibile per le spese correnti. Io eccepì che non era così, e venne fuori la possibilità di rinegoziare i mutui. Loro hanno ripreso al balzo l'occasione.

 

Ma lei lo prende il gettone di presenza?

 

Non lo prendo.

 

Non faccia il grillino.

 

Non lo prendo davvero. L'ho detto prima delle elezioni.

 

Anche il sindaco ha detto di rinunciare a metà dell'indennità.

 

Secondo me ha sbagliato a muoversi. Bisognava abbassare di una percentuale di sua scelta il gettone a tutti, e l'indennità anche agli assessori. Io a settembre ho comunicato in maniera ufficiale dicendo che non voglio alcun centesimo, e ne sono fiero.

 

Agostino Licari è molto contento per lo studio sul nuovo piano dei rifiuti. Dice che si risparmierà tanto, e miglioreranno i servizi. Secondo lei?

 

Bisogna fare un ragionamento molto serio. Siamo arrivati a un periodo di transizione con un contratto capestro. Per evitare di trovarci con altri comuni, come adesso, con un sistema di raccolta che non viene fatto dal Comune stesse, abbiamo pensato che l'Aro fosse la soluzione ottimale. Adesso c'è il piano di raccolta. Bisogna vedere se quanto proposto dalla Esper sia idoneo alla nostra città.

 

E' una gara d'appalto che fa gola a molti.

 

Bisogna avere un servizio migliore e ad un costo sostenibile.

 

Come?

 

Bollettazione puntuale e premialità per chi fa la raccolta differenziata. Ci sono una serie di questioni che andrebbero risolte.

 

Nel nuovo sistema è previsto che tramite un'app il comune in tempo reale come si sta raccogliendo.

 

Il problema però è che dobbiamo mettere la gente nelle condizioni di fare la differenzita, non solo perchè è una questione di civiltà e ambiente, ma perchè la gentedeve capire che può avere un risparmio.

 

A febbraio, dice il sindaco, è aumentata la differenziata. Però il costo del conferimento dell'indifferenziato non è diminuito. Come si spiega?

 

Strano. Bisogna avere regole chiare. Non ha senso essere tassati per la superficie, ma per quello che produco.

 

Il governo regionale chiede lo stato d'emergenza sui rifiuti ed è pronto ad istituire un ente regionale per controllare tutto, e che sostituirà tutti gli Aro. Che succede in tal caso, che il progetto che è stato fatto a Marsala finisce nella spazzatura?

 

E' questo che mi preoccupa. Ho chiesto un incontro a Palermo per comprendere meglio. Al di là dei 20 mila euro per la Esper, ma si è disorientati.

 

Sinacori, c'è il Pd a Marsala? Perchè il sindaco non fa più il segretario che se su carta lo è, il partito non si riunisce più, in consiglio comunale il capogruppo va spesso contro il suo sindaco.

 

Il Pd doveva essere la locomotiva di questo consiglio comunale con sette consiglieri. Il sindaco avrebbe dovuto dimettersi da segretario del Pd, avrebbe liberato una grande energia. Oggi ci troviamo il Pd e il Psi che si trovano con le ali tarpate. Nella maggioranza c'è il gruppo dei Democratici per Marsala fuori già dall'inizio. Quindi c'è il Pd, Una voce per Marsala e quel che resta i Cambiamo Marsala che sostengono il sindaco. Il problema è capire come mettere in cantiere iniziative per rilanciare la città.

 

Il dato è però che Antonio Vinci ha cominciato a fare opposizione.

 

Però è riuscito a mantenere fermo il timone. Ricordo il suo mal di pancia sulla Tari. Lui ha sempre lamentato una mancanza di dialogo. Arturo Galfano è più drastico, dice che non c'è proprio condivisione.

 

Si parla sempre di mancanza di dialogo, è una mancanza del sindaco secondo lei? Perchè anche con Giulia Adamo, ad esempio, i consiglieri lamentavano la poca condivisione.

 

Magari è il consiglio che non si fa rispettare. Io con Adamo ero assessore ai rapporti col consiglio comunale. Non abbiamo mai mancato di riunirci sulle questioni importanti. Penso anche che ci sia una sorta di situazione inconscia da parte del sindaco che pensa “io sono il sindaco i consiglieri mi seguono”.

 

Il Psi ha fatto capire che quando vogliono cambiano la Cerniglia. Il sindaco dice che non accetta ordini da nessuno.

 

Sarebbe un peccato cambiare la Cerniglia. Non perchè abbia fatto chissà cosa a livello amministrativo. Ma è una persona vera e sincera. Lei è segretario del Psi a Marsala, anche se non lo sa tenere, perchè se due consiglieri se ne vanno qualcosa che non va c'è. Io mi sarei già dimesso da segretario al suo posto.

 

Il sindaco dice che stanno facendo un sacco di cose. Palazzo Grignani, il Monumento ai Mille, l'accordo per il porto. Eppure voi dite che non fa nulla.

 

Solo una cosa è da accreditare a questa amministrazione, l'aver destinato 230 mila euro per il Monunento. Per il resto non ha fatto nulla. Non ha fatto quello che aveva detto di fare. Come gli autobus, aveva detto che doveva cambiare tutto, cambiare le fermate. Mentre adesso li fermano solo la polizia stradale per tutti i problemi che hanno. Le strisce pedonali, non ci sono, scompaiono subito, e dice che non è colpa sua. L'illuminazione è pessima. Lui sapeva che soldi non ce n'erano. Secondo me non ha saputo inquadrare e far partire la macchina comunale.

 

Quanto tempo bisgna dargli?

 

Io non gliene do più.