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11/07/2016 09:32:00

Crisi politica a Marsala, Sinacori: "Linda Licari non spari nel mucchio"

C'è pausa, in consiglio comunale a Marsala. Devono riprendere le sedute a Sala delle Lapidi e il dibattito si sposta al di fuori del palazzo. La maggioranza che sostiene il sindaco Alberto DI Girolamo vive momenti difficili, con dissidi interni. Linda Licari, consigliera di Cambiamo Marsala, è intervenuta nei giorni scorsi per dire che c'è bisogno di una verifica politica

Ora le risponda Giovanni Sinacori, che è invece di opposizione, e fa parte dell'Udc.  

L’intervento pubblico della capogruppo di Cambiare Marsala, Linda Licari,  sulla situazione politica di Marsala, mi suggerisce alcuni spunti di riflessione che desidero esternare.
Lo faccio dopo due giorni dalla pubblicazione della nota, durante i quali ho letto attentamente l’analisi di Linda Licari, perché mi illudo ancora che si possa individuare un percorso che, in qualche modo, possa creare le condizioni per disincagliare la città dalle secche nelle quali ristagna.
Il primo dato che risalta non è per me una novità. Diverse volte sono intervenuto sulla questione restando inascoltato, ora è ufficiale: anche la rappresentanza politica più ortodossa della coalizione che sostiene Alberto Di Girolamo certifica, e lo rende noto, il fallimento politico ed amministrativo del Sindaco di Marsala.
“La situazione politica che si è venuta a determinare negli ultimi mesi nella nostra città non ci ha consentito di lavorare serenamente e con l’efficienza necessaria per risolvere i problemi più lementari.”, scrive Linda Licari , aggiungendo ancora : “In politica si vive in una continua campagna elettorale, dove in luogo di una sana e costruttiva competizione prevale la personalizzazione, l’invidia, la voglia di osteggiare ogni iniziativa creando ogni tipo di ostacolo……..”.
Essendo chiaro che queste doglianze sono dirette verso i gruppi che sostengono il Sindaco, in quanto la minoranza, oltre ad essere tale per definizione, aveva un progetto politico alternativo, appare evidente la mancanza di una regia politica della coalizione che, generalmente, viene esercitata dal partito di maggioranza relativa attraverso la propria segreteria, in questi casi il risultato finale è il fallimento politico del progetto.
Sulla questione amministrativa non mi sento di infierire, piuttosto ha il sapore di una resa il passaggio nel quale Linda Licari afferma: “La situazione politica che si è venuta a determinare negli ultimi mesi nella nostra città non ci ha consentito di lavorare serenamente e con l’efficienza necessaria per risolvere i problemi più elementari.” Senza affrontare, ovviamente i problemi seri e strutturali con i quali la città si confronta ogni giorno; per quelli non c’è alcuna speranza.
Risulta interessante l’analisi che emerge per l’individuazione delle cause che hanno determinato questa situazione tutto questo, a dire di Linda Licari, è da addebitare alla “personalizzazione, l’invidia, la voglia di osteggiare ogni iniziativa creando ogni tipo di ostacolo, frustrazione, isolamento, a meno che non si è disposti ad ‘allinearsi’ alle decisioni prese altrove e contro i principi ai quali ti eri ispirato.”
Aveva allora ragione Massimo Grillo quando pronosticava la inadeguatezza del candidato sindaco Alberto Di Girolamo ad affrontare la sfida di amministrare Marsala e metteva in guardia rispetto al fatto che, di fatto, la città sarebbe stata amministrata da decisioni prese altrove ?
Serio, e per certi versi inquietante, è il passaggio relativo alla burocrazia del comune :”  Persino lo stesso iter amministrativo ordinario ha subito delle battute d’arresto, a causa principalmente dell’ostracismo di parti consistenti della burocrazia la quale anziché agevolare l’attività e l’azione politica svolge un ruolo frenante, con le conseguenze negative che si hanno sui cittadini e l’intera comunità.”
La burocrazia non deve agevolare nessun percorso, ha il compito di seguire e concludere i procedimenti amministrativi nel rispetto dei principi di Trasparenza, Responsabilità e Merito, Qualità ed Efficienza, secondo tali principi ha il compito di proporre adeguate soluzioni per l’ottenimento di un risultato che sia di ristoro per i cittadini e per l’intera comunità. Se esistono condizioni per provare che “parti consistenti della burocrazia svolgono un ruolo frenante “ allora l’A.C. ha il dovere morale di intervenire nelle sedi opportune, la politica ha il dovere di intervenire con i mezzi a sua disposizione.
A nessuno, comunque, è consentito di sparare nel mucchio, sarebbe un errore gravissimo gettare ombre pesanti senza poter dimostrare di essere nel giusto, solo per giustificare una incapacità di governo che appare evidente principalmente agli occhi di quei cittadini verso i quali, troppo facilmente, si lanciano appelli e nobili dichiarazioni.
Nessuna autocritica da parte di Linda Licari, questa Amministrazione è la più osteggiata d’Italia, ha contro gli invidiosi, la maggioranza che non è tale, la minoranza che non capisce ed ostacola, la burocrazia, almeno una parte consistente, che rallenta i procedimenti amministrativi, e nessuno, tranne pochi eletti, riesce a comprendere la grande spinta propulsiva che Alberto Di Girolamo, la sua Giunta e pochi consiglieri stanno imprimendo alla rinascita della gloriosa città di Marsala.
Non credo che queste siano condizioni tali da consentire un dialogo, che la politica ha il dovere di cercare, tendente ad affrontare i problemi veri della città, quando si crede di essere gli esclusivi tenutari della verità si commette un grave errore.
Per la parte che rappresento dico subito che non intendo partecipare a nessuna riunione, a porte chiuse, dove si discute di fatti gravi come quelli affrontati nell’ultimo Consiglio Comunale, se siamo i sostenitori della Trasparenza, della Buona Politica, del Cambiamento non dobbiamo avere paura di discutere e di far sapere alla città cosa pensa questa Amministrazione del Consiglio Comunale.
Spero si possano ricreare condizioni diverse rispetto alle attuali, servono umiltà, rispetto reciproco personale e del ruolo rivestito, capacità di ascolto, bandendo l’arroganza e la superbia.