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14/07/2016 11:10:00

Marsala, comprano pollo arrosto in un supermercato. Ma ci trovano i vermi: due intossicati

 Doveva essere una cena veloce, a base di pollo arrosto. Il pollo però era pieno di vermi, come dimostra la foto accanto a questo articolo, e due marsalesi sono finiti in ospedale con una intossicazione alimentare.
Avevano comprato un pollo in uno dei supermercati di Marsala che hanno anche il reparto gastronomia. Ma dopo averlo mangiato si sono accorti che qualcosa non andava, che il pollo arrosto non era proprio sano e all'interno c'erano dei vermi. Hanno così cominciato ad accusare i primi malori, mal di testa e vomito. Così, con una intosicazione alimentare, sono andati a finire al Pronto soccorso dell'Ospedale Paolo Borsellino di Marsala. E' successo tutto ieri sera.

Adesso, secondo le procedure, acquisito il referto dal Pronto Soccorso dell'ospedale di Marsala, l'Asp di Trapani presenterà un esposto in Procura (al momento il nome del supermercato non è stato reso noto). L'ipotesi di reato è quella di contaminazione di alimenti e di lesioni, e prevede sanzioni per diverse migliaia di euro. Il sospetto è che il pollo, una volta cotto, sia rimasto troppo a lungo "esposto" e quindi alla fine le "mosche della carne" hanno deposto le uova, a causa della cattiva conservazione.

 La mosca della carne, detta sarcophaga carnaria, è un dittero della famiglia delle sarcophagidae. Depone nella carne in putrefazione (animali morti, avanzi di cibo, etc...) delle uova che si schiudono in pochissimo tempo.  La larva è chiamata bigattino. Si tratta di un piccolo verme biancastro (qualche millimetro di lunghezza massima per un paio di millimetri di larghezza) che durante il suo ciclo, prima della metamorfosi, si ciba di carne in putrefazione. Le larve in capo a pochi giorni (in condizioni ottimali di cibo e temperatura) si imbozzolano per uscire poco dopo sotto forma di mosca adulta. Per il suo rapido spostarsi la mosca è l'insetto che contamina più di tutti gli alimenti e pericolosi per la diffusione di malattie epidemiche gravi.