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25/11/2016 06:15:00

Salemi. A dicembre inizia l’avventura della raccolta differenziata

Nella città di Tony Scott è tempo di stappare bottiglie di ottimo spumante siciliano. E’ un momento storico per Salemi. Ammessa di recente nel ristretto club dei borghi più belli d’Italia, la mancanza della raccolta differenziata era un neo grande come una montagna. Una contraddizione in termini. Ma anche un normale smaltimento dei rifiuti soli ed organici. Basti pensare all’infernale periodo, a cavallo tra la fine della primavera e la fine di questo autunno. Una Città, nota per essere stata l’Atene del Vallo di Mazara, che può vantare anche una delle più prestigiose biblioteche comunali dell’Isola (mai avuto a che spartire con la Valle del Belìce, storicamente, culturalmente e geograficamente) è stata letteralmente sommersa da rifiuti di tutti i tipi per lunghissimi mesi. A memoria d’uomo e le cronache non registrano simili tristi eventi. Nemmeno quando i rifiuti venivano ritirati facendo uso di pazienti asini. Roba da non fare dormire sonni tranquilli al sindaco Domenico Venuti, come lui stesso ha confessato nel corso dell’incontro con i cittadini, accorsi numerosissimi al Centro Kim nella serata di mercoledì. Convocato per annunciare l’avvio della raccolta differenziata, essa dovrebbe trovarsi finalmente in linea di partenza dal 12 dicembre. Usiamo il condizionale per scaramanzia. Sono tanti gli ecologisti dell’ultima ora, convertiti oggi alla raccolta differenziata dopo averla osteggiata o ignorata per un decennio ( i tempi della Belice Ambiente) a gufare o a intravedere un nuovo business, a seconda dei punti di vista. Alcuni di questi sono gli stessi che da anni hanno dominato la scena politica. Dai quali ci saremmo aspettati un minimo di autocritica. Un primato negativo quello detenuto da Salemi. Rimasta fanalino di coda tra gli undici comuni aderenti alla fu Belice Ambiente. Una vera onta per i cittadini salemitani, che in quanto a “civiltà” non vogliono essere secondi a nessuno. Superati oggi persino da Castelvetrano e Mazara, i comuni che hanno egemonizzato la gestione dei rifiuti in questo distretto. E’ toccato a Venuti, con onestà intellettuale, il compito ingrato di fare il “mea culpa”. Spesso le colpe dei padri politici ricadono sui figli. Il Sindaco, che della questione “rifiuti” aveva fatto uno dei vessilli della campagna elettorale e uno dei punti più qualificanti del suo programma, ha dovuto pagare lo scotto in prima persona, quando invece i veri responsabili del disastro ambientale consumatosi, tra la fine della primavera e l’autunno inoltrato di questo anno, erano gli amministratori della Belice Ambiente. Che, è bene non dimenticarlo, poi i rappresentanti delle amministrazioni comunali. Ma c’è stato di più. La sconsiderata azione politica di Crocetta e della sua disincantata Assessora regionale Contrafatto, ha contribuito alla disfatta. Tutta la buona volontà dell’Amministrazione comunale era destinata così ad infrangersi sulle barriere dell’incapacità politica regionale, eufemisticamente definita “burocrazia”. Di responsabilità politiche si tratta. Solo un insensato non se ne sarebbe reso conto. Sparare alzo zero contro Venuti non sarebbe stato capito dalla gente. E del resto, l’opposizione politica presente in sala (un rappresentante di Forza Italia, la pentastellata Daniela Saladino e l’indipendente Giuseppe Loiacono) quando ha alzato i toni ha avuto difficoltà a mettersi in sintonia con l’assemblea non ricevendo un cenno di applauso. La cronistoria fatta dal Sindaco è stata convincente, perché realmente coincidente con la realtà dei fatti. Ci sono gli atti a dimostralo. Che evitiamo di elencare per non appesantire la lettura. Una cosa è certa. I fatti sconvolgenti di questa estate, erano prevedibili! Gli Ato si sono rivelati come macchine infernali buone solo a creare un abisso di debiti senza creare le condizioni per l’abolizione delle discariche. Che non sono eterne. Arriva sempre il momento del loro esaurimento. La raccolta differenziata era ed è l’unica concreta alternativa. Non solo un fatto di civiltà, ma una via obbligata se non si vuole accelerare la fine dei nostri territori.

All’incontro era presente l’ingegnere Salvatore Forte in rappresentanza della Eco Ambiente srl, la ditta che temporaneamente svolge il servizio di raccolta, e che accompagnerà i cittadini e l'amministrazione nell'inizio di questa avventura. L’ingegnere ha sottolineato l'impegno dell'amministrazione e dei propri dipendenti per la risoluzione dell'emergenza rifiuti, problematica derivante da una controversa gestione da parte della società precedente. “L’avvio del servizio da parte della ditta Eco ambiente è stato alquanto difficoltoso”, ha detto Forte, “ a causa delle diverse problematiche cui è stata soggetta. In primis il passaggio del personale, peraltro non ancora completato, certamente la libertà di scelta di un privato ed un approccio dinamico ed operativo di entrambe le parti (comune e ditta) hanno fatto si che tutti i problemi potessero essere affrontati in maniera celere e risolutiva. Le problematiche relative all'emergenza rifiuti, sono stato un banco di prova per entrambe le parti, le quali si trovano oggi ad affrontare l'avvio della raccolta differenziata. Durante l'incontro sono emerse alcune paure e perplessità manifestate da alcuni interventi dei cittadini. Questo non esclude che all'inizio vi saranno notevoli problemi da affrontare, anche perché come ha sottolineato la ditta durante la conferenza, "non esiste un sistema o una organizzazione che possa andare bene per due comuni differenti, ogni comune con il proprio servizio deve determinare le diverse variabili al fine di raggiungere un equilibrio che rimane unico per ogni area.” Le difficoltà oggettive esistono. L'estensione del Comune, la presenza di notevoli e densamente popolate zone di campagna, la particolarità del centro storico, richiederanno una attenta analisi per la gestione del servizio. Analisi che ovviamente richiede un tempo di avviamento. La ditta ha comunque dato la piena disponibilità a determinare un sistema di gestione che possa contemporaneamente soddisfare le esigenze dell'amministrazione e quelle dei singoli cittadini, con l'obbiettivo di permettere una gestione efficiente non solo  in questa temporanea fase transitoria ma anche nel prossimo futuro. Staremo a vedere. Come è noto, tra il dire e il fare, si presentano sempre le incognite. L’importante è che vi sia la collaborazione dei cittadini, come a ripetutamente invocato Domenico Venuti. Il coinvolgimento delle scuole è già iniziato. Sono in programma incontri in tutti gli istituti. Sul piano pratico c’è infine da dire che il ritiro porta a porta prevede tre giorni a settimana ( lunedì, mercoledì e venerdì) per l’organico o umido; il martedì sarà il turno della carta e cartone; il giovedì invece verranno ritirati plastica e vetro, mentre il sabato l’indifferenziato. Per le attività commerciali: lunedì e mercoledì il vetro; martedì e venerdì carta e cartone e infine giovedì plastica e vetro. Per i rifiuti speciali c’è un calendario diverso: alluminio, l’ultimo giovedì di ogni mese; mentre telefonando per prenotarsi al 3455396756, verranno ritirati rifiuti ingombranti (elettrodomestici, divani, materassi, materiali in legno e in metallo ecc). In attesa dell’individuazione dei siti su cui allocare due nuovi isole ecologiche, resterà sempre in funzione quella attua di Contrada Cuba. Ci saranno i risparmi per il Comune e di conseguenza per i cittadini? Una domanda da cento milioni di euro. Oggi paghiamo 120 euro per ogni tonnellata di rifiuti indifferenziati portati in discarica. Tenuto conto che di rifiuti ne produciamo 53 al giorno, il conto è presto fatto! Meno rifiuti indifferenziati produrremo e più alto sarà il risparmio. E viceversa. Rimane solo la speranza che, essendo arrivati buon ultimi, i cittadini di Salemi sappiano riscattarsi al più presto, gettando in discarica l’umiliante bandiera nera che fino ad oggi ha contraddistinto uno dei “borghi più belli d’Italia”. Città che diede i natali anche ad Alberto Favara, uno dei più grandi etnomusicologi europei e che nessuna Amministrazione ha mai pensato, in 93 anni dalla morte, di onorarlo per come meriterebbe. Cosa c’entra, dirà qualcuno. C’entra, eccome!

Franco Ciro Lo Re